lunedì 31 agosto 2015

KILLER ISTINCT di S.E. Green

Si può entrare nella testa di un serial killer, seguirne le mosse, capirne le emozioni... senza lasciarsi incantare dal proprio lato oscuro? Lane non ne è certa, le pulsioni che sente sono molto forti, ma forse c'è un modo per imbrigliare il proprio istinto e farlo diventare una forza in grado portare giustizia...
Killer Instinct è un libro originale che appassiona ma lascia insoddisfatti. Seguite la scia (di sangue!) e leggete la mia recensione.

Killer instinct-1 
 
L'opinione di Eva Purple

Vado avanti io, allungo una mano e giro il pomello di porcellana. La porta si apre.
Urla scuotono i muri.
Sangue schizza sul soffitto.
Un raggio di sole luccica sulla lama di un lungo coltello.
Barcollo all'indietro.
Mamma mi afferra. "Lane?"
Chiudo gli occhi. Una donna bionda, gli occhi spalancati per la paura, allunga un braccio verso di me. "Aiutami."
"Lane?" Mamma mi scuote.
Mi volto ed esco di corsa dalla casa.

Killer Instinct è un libro che coniuga due generi, il New Adult con il thriller. Entriamo subito nella testa di Lane, sedicenne un po' atipica, un po' nerd e ossessionata dai serial killer. Certa di avere un "lato oscuro" latente, che prima o poi esploderà, nutre le sue curiosità cercando informazioni sui giornali, su internet (soprattutto grazie all'amica genialoide e hacker) e, quando riesce a superare la password, sul computer di mamma che, guarda caso, lavora all'FBI e si occupa proprio di assassini seriali.
Lane segue il suo istinto ma, anziché usare la pulsione verso la violenza a fin di male, decide di usarla a fin di bene rivestendo la parte - un po' inverosimile a tratti - di giustiziera, mascherandosi e agendo fin dove può per combattere le ingiustizie che le sono note (fa provare a un ragazzo tutte le torture che lui riservava agli animali domestici; libera clandestini messicani imprigionati in un magazzino da un venditore di schiavi; terrorizza un maniaco sessuale). 
I problemi arrivano quando la sua morbosa curiosità si incrocia con la scia di sangue lasciata dal "Decapitatore", un killer che uccide le donne - soprattutto bionde e maestre d'asilo - riconsegnando i loro corpi a pezzi alla polizia. L'assassino infatti sa molte cose su di lei e sembra voglia coinvolgerla nel suo intricato piano... 
Il romanzo, scorrevole e gradevole, funziona bene sul piano del New Adult, un po' meno bene sul piano del thriller. Mancano infatti dettagli, approfondimenti psicologici, e il finale è abbastanza prevedibile. Il punto di vista di Lane è interessante e originale, e il libro appassiona, ma è troppo breve. Poco più di duecento pagine passano veloci e alla fine della lettura si ha la sensazione che sia mancato qualcosa. Anche i personaggi di contorno avrebbero richiesto maggiore spessore, soprattutto quelli nati smaccatamente per depistare i sospetti dei lettori (non faccio i nomi ma, a lettura finita, si intuiscono molto bene).
Insomma un inizio di serie (pare che la saga continuerà con "Killer Within" in cui vedremo Lane di nuovo nei panni del "Salvatore mascherato") che, pur avendo delle buone originalità, zoppica un po'.


Il libro

Killer instinct-1 
 
editore: Mondadori
collana: Chrysalide
genere: New Adult / Thriller
pagine: 224
prezzo: 18.50 euro
Rilegato
eBook: 6.99 euro
 
 
L'Autrice 
 
S. E. Green è lo pseudonimo di Shannon Greenland, un'autrice americana. Lavora come insegnante e vive in Florida. Ha vinto molti premi con i suoi romanzi, ascrivibili nella categoria «young adults» o «teen». Viene pubblicata in Italia per la prima volta nel 2015 da Mondadori, con Killer Instinct.
 
 
 La Trama
"Io studio i serial killer. Sono gente solitaria. Soffrono di un disturbo ossessivo-compulsivo. Non provano sentimenti e hanno fantasie di violenza. Dotati di una grande intelligenza, visti dall'esterno sembrano normali. È interessante questo: anch'io corrispondo al profilo. Ho degli impulsi. Invento modi per infliggere una punizione brutale a chi ha fatto del male ad altri. Natura contro cultura. Questo l'ho studiato, è ovvio. Non so perché sono come sono, perché ragiono come ragiono, perché faccio quello che faccio. La mia unica certezza è che sono diversa. Lo sono sempre stata." Per il resto Lane è una ragazza perfettamente normale: ha una famiglia che l'adora, a scuola non è niente male e fa la volontaria in uno studio veterinario. Il suo "lato oscuro" ha imparato a tenerlo a bada dedicandosi alla caccia dei serial killer. In fondo chi li capisce meglio di lei? E così quando la polizia fallisce ci pensa Lane a fare giustizia…Finché un giorno scompare una giovane maestra che viene ritrovata tempo dopo fatta a pezzi. Il killer si fa chiamare il Decapitatore, e questa volta sa benissimo chi è davvero Lane o meglio cosa si nasconde dentro di lei. Inizia così una caccia al topo in cui però non si sa bene chi sia il gatto e chi il topo…

sabato 29 agosto 2015

THERE di Leonardo Patrignani - recensione


"I fenomeni citati in questo romanzo, come le OBE (Out of Body Experiences) e le NDE (Near Death Experiences), non sono frutto di un volo dell'immaginazione, ma oggetto di studio sempre più attento in neurofisiologia. Esperenze extrasensoriali che un tempo potevano essere confinate nel ghetto delle scienze occulte o della parapsicologia oggi ricevono un'attenzione nuova, in un periodo storico in cui si cominciano a prendere in considerazione affascinanti e rivoluzionarie ipotesi sulla coscienza umana"     
 dalla nota dell'autore all'incipit del romanzo


Non di freschissima pubblicazione - è uscito infatti lo scorso 9 giugno - There è una di quelle letture senza tempo che non passeranno mai di moda e che, in qualunque periodo e in qualunque stagione, avranno sempre qualcosa da "dire" e soprattutto qualcosa da "dare" ad ogni lettore che vi si accosterà. There è un libro incredibile anche se, incredibile, é paradossalmente l'aggettivo piú sbagliato che mi possa venire in mente dato che l'ho trovato stupendo proprio per il suo essere credibile! Plausibile. Verosimile. Reale. Per me é cosi.
Una vera "esperienza" fisica e "metafisica" la lettura di questo libro che é sì un "romanzo" ma anche uno squarcio "al di là dei recinti del mondo" ... 
Il lavoro di Leonardo è un vero e proprio regalo a chi questo tipo di esperienze le ha già vissute, a chi é scettico o a chi, anche senza saperlo, cerca o cercherà una "consolazione".
A costo di ripetermi, stupendo!

opinione di Sngueblu

Dicono che finiamo sempre per trovarci esattamente
dove dobbiamo trovarci, e che l'universo
risponda in autonomia alle nostre necessità.
Legge dell'attrazione. Così la chiamano."

Non è un caso che abbia aspettato proprio oggi a scrivere e pubblicare la mia "recensione" di There, l'ultimo - assolutamente meraviglioso - romanzo di Leonardo Patrignani.
Non solo perchè proprio in questa data ricorre l'anniversario della scomparsa di mio padre, ma anche perchè, per una strana coincidenza della vita, proprio stanotte ho vissuto in maniera molto forte e vivida, anche se per un lasso di tempo davvero breve poichè sopraffatta da un'emozione troppo intensa per proseguire "il contatto", un'esperienza molto simile a quella vissuta da Veronica, la protagonista del libro. E non è stata neanche la prima volta. Tutto questo come a dare conferma a quanto sostiene l'autore e fulcro dell'intero romanzo, ossia che "non vanno mai via davvero".

Prima di continuare a leggere la mia opinione vi prego perciò, per questa volta, di non considerare la mia "posizione" di blogger o il mio effettivo rapporto con l'autore, che in questi anni è diventato un buon amico. Credetemi; in questo momento io non sono nè l'una nè l'altra. Sono solo una semplice ragazza che è incappata in un romanzo (iniziato persino con una buona dose di perplessità e scetticismo, dal momento che non avevo la più pallida idea di che cosa ci sarebbe stato lì ad aspettarmi) e che si è trovata completamente immersa in una storia affatto estranea e che le ha fornito risposte; le ha infuso speranza; le ha dato conferme a tante cose vissute in prima persona e da persone a lei vicine di cui, in tutti questi, anni ha avuto testimonianza, e che le ha trasmesso una felicità e una serenità nel cuore difficile da descrivere.
Una serenità e una gioia profonde che non si raggiungono però se non attraverso calde lacrime, emozioni squassanti e veri e propri brividi. La lettura, che pur procede spedita e in continuo crescendo, che avvince e conquista non è una cosa "facile".  L'"esperienza" con questo libro è sia fisica che metafisica. Si vive con le ossa e con i muscoli in tensione fino allo spasimo in alcuni momenti; si vive con lo stomaco che si comprime, con il cuore che a volte martella e a volte sembra smettere di battere. There si vive con gli occhi della mente e dell'anima. Con il subconscio. O con qualche altro stato di coscienza che forse non sappiamo neanche di avere.
A prescindere che possiamo essere capaci o meno di squarciare quel velo, che riusciamo a concepire una dimensione astrale del nostro spirito, o che possiamo credere o aver avuto esperienze dirette o indirette di questo tipo.
Qualunque sia la tipologia di lettore che ci caratterizza - che ci piacciano i thriller, i romance, la narrativa, i gialli o il fantasy - quella con There sarà una bellissima esperienza di "viaggio". Soprattutto in noi stessi. E se pure (ne dubito fortemente , in effetti) non riuscisse a toccare in voi le corde più profonde dell'animo o dell'immaginazione come ha fatto con me, vi regalerà comunque una lettura appassionante ed originale che non vi deluderà nè per l'intreccio della trama, nè per la caratterizzazione psicologica dei personaggi, in cui l'autore riesce a calarsi con rara sensibilità e acume; sorpendendoci ancor di più, in qualche modo, per il fatto che dà voce ad una protagonista femminile.
Veronica appunto.

Curioso come proprio questo tema del viaggio, tanto caro a Leonardo grazie ai suoi precedenti romanzi della trilogia Multiversum tanto apprezzata e tanto amata in tutto il mondo e che ha già coinvolto e conquistato migliaia di quelli che si autodefiniscono ormai "Viaggiatori", trovi in There secondo me la sua apoteosi. Un viaggio non più "fantascientifico" attraverso il tempo e attraverso mondi e dimensioni parallele. Ma un vero e proprio viaggio "sovrannaturale" attraverso la materia; attraverso quello che ci rende creature così misteriose e affascinanti ossia la nostra coscienza. Al di - THERE - appunto... in un'altrove dove non smettiamo di esistere e dove siamo e saremo nell'espressione più limpida della Natura (qualunque sia il nostro "credo" o "non credo") che è l'Amore eterno
Ed è proprio qui, forse, il più grande e meraviglioso paradosso di questa lettura.: il sovrannaturale che appare (o diventa? o "è"? ) così reale! Un paradosso che potrete scoprire solo leggendo.

Che Leonardo è uno scrittore "con la stoffa" ce lo aveva dimostrato ed è molto probabile che per i prossimi vent'anni almeno, e glielo auguro di tutto cuore, continueremo a leggere i suoi romanzi e sentir parlare di lui. Ma sono convinta che questo, per i prossimi quarant'anni, resterà il suo capolavoro (sarò più che felice di essere smentita!) 
Questo libro è totale. In primis per gli argomenti trattati, che per quanto metafisici si avvalgono di un grande studio e fonti più o meno documentate di fenomeni simili. Inoltre si sente quanto ciò che Leonardo vuole trasmetterci, sebbene in forma di un plot thriller-scientifico-metafisico, è qualcosa in cui crede molto; che sente fortemente vivo e vero dentro di sè e che è a molto vicino all'esperienza personale. Almeno a livello concettuale. (Forse solo chi ha perduto una persona cara può realmente capire!) Questo messaggio arriva forte e chiaro e colpisce dritto al bersaglio. Nel mio caso il cuore e l'anima, che entrano ancor più facilmente in empatia con la protagonista e con la storia per via della mia esperienza personale.
A livello stilistico è perfettamente equilibrato.
Scorrevole, incisivo, coinvolgente. Poco prevedibile e ricco di personaggi e sviluppi che si intersecano e si rafforzano a vicenda. Se ci sono delle ripetizioni, queste sono funzionali a ribadire importanti concetti che il lettore deve assimilare e lo aiutano comprendere meglio non solo i presupposti scientifici (e non) e di parapsicologia su cui si fonda il romanzo ma anche ad entrare maggiormente in comunicazione con la psicologia e i sentimenti dei personaggi.
Anche in questo, ossia proprio la caratterizzazione dei personaggi, trovo che l'autore sia stato magistrale, soprattutto perchè non doveva essere un'impresa semplice mettersi "nella testa" di una ragazza... Eppure Leonardo lo fa e ci riesce benissimo.

Pur essendo una storia molto triste, perchè tutto si sviluppa e si costruisce intorno all'uccisione improvvisa della madre di Veronica, avvenuta in banca per una "sfortunata coincidenza" e il relativo senso di vuoto, disperazione e perdita (immaginate una ragazza che a 18 anni perde tutto il suo mondo e ogni ragione per essere felice; e che oltre alla solitudine e alla sofferenza si trova costretta a provvedere da sola a sè stessa trasformandosi in una ragazza completamente diversa, senza sorriso; senza speranza, senza un quel futuro che le sarebbe spettato o che aveva immaginato), quella di Veronica, e di There di conseguenza, è una storia piena di speranza, coraggio e meraviglia.

Da undici mesi niente ha più lo stesso aspetto.
Dal Giorno Senza Senso, ogni colore del mondo circostante
è stato retrocesso a un'anonima scala di grigi.
Ogni gesto, ogni parola, ogni sguardo,
è diventato la battuta scritta male di un copione,
lo sviluppo di un intreccio che non mi interessa più.

A distanza di quasi un anno, mi rendo conto che
sono riuscita a responsabilizzarmi e a riprendere
a vivere. Sopravvivere, pardon.
Cammino sola in una notte senza stelle,
e non so se e quando troverò la mia strada.
So solo che batte nel petto un cuore
schiacciato da un peso insostenibile,
un macigno che preme senza pietà.

Pian piano Veronica, passata attraverso le sue fasi del dolore (Shock, Consapevolezza e Distacco) e grazie a delle esperienze molto particolari "fuori dal corpo" che la porteranno ad incrociare la strada di alcuni personaggi cruciali come il Dottor Raymond Laera, Samuele, Martin (che mi ha emozionata tantissimo), Mila e Christian, capirà il senso di molte cose e troverà prima uno scopo e poi la serenità e la gioia per andare avanti. Diventerà protagonista di un'avventura fantastica - e un po' spaventosa se pur molto affascinante - per cercare di entrare in contatto con lei. ( No... non immaginatevi tavole Ouija, medium o simili!!! quello che vi aspetta è qualcosa di assolutamente forte e realistico... Per avere un'idea di quello che intendo dovreste pensare a ciò che sapete o che avete sentito dire su chi, per esempio, ha esperienze di distacco dal corpo in situazioni di coma.)

Le NDE sono esperienze della coscienza, dell'anima.
Non si sa dove avvengano.
A un livello superiore, uno stadio non terreno,
e per questo non costretto entro i limiti che
conosciamo da quando siamo nati.
Lo so, è difficile immaginare un luogo che non è un luogo".

Esiste qualcosa che viaggia ben oltre la velocità della luce. Sappiamo che passato, presente e futuro non sono altro che punti nello spazio-tempo, dai tempi di Einstein. Possiamo muoverci attraverso questo tessuto. Da sempre. 

Geniale la scelta del titolo e soprattutto la grafica per realizzare la cover, che fa sfumare la T e un pochino anche la e finale ad includere la parola Here (QUI) all'interno della parola There (LA'). E poi anche Her (LEI) nella mia supposizione Delia: colei che fa da motore all'intera vicenda.... 
Ho parlato abbastanza ma credetemi se ci sarebbe tanto, tantissimo da dire su questa storia e soprattutto sui sui presupposti. Spero di essere riuscita ad incuriosirvi e permettetemi di consigliarvi caldamente questo libro che dovreste assolutamente leggere, prima o poi, nella vostra vita. Magari ci vorrà un momento "giusto". Lo stimolo "giusto". La motivazione "giusta". O l'età "giusta" (Assurdo come in moltissime librerie, forse a causa della sua collocazione nella collana Chrysalide, lo posizioni sugli scaffali delle letture consigliate per ragazzi dal momento che dubito possa essere una lettura che questa fascia d'età possa apprezzare appieno....) E anche se non vi sentite la "persona giusta" questo romanzo saprà regalarvi forti emozioni ed una chiave di lettura della vita, e della vita oltre la vita, che vorrei tanto - e forse vorremmo - fosse il più vicino possibile alla realtà!

Tanti complimenti, sinceri e doverosi, a Leonardo Patrignani.


Le opere

Multiversum  (recensione QUI )
Multiversum Memoria  (recensione QUI )
Multiversum Utopia  (recensione QUI )

There

l'Autore


Leonardo Patrignani è nato a Moncalieri nel 1980. Appassionato lettore di Stephen King, è anche compositore e doppiatore. I diritti del suo romanzo d'esordio, Multiversum, sono stati acquisiti da 18 Paesi.


IL LIBRO

editore: Mondadori
collana: Chrysalide
genere: Thriller sovrannaturale
pagine: 363
prezzo: 18.00 euro
Rilegato
eBook: 6.99 euro

Trama

È passato quasi un anno dalla mattina in cui la madre di Veronica è stata uccisa per mano di un folle. La vita della ragazza è finita quel giorno e le sue notti da quel momento sono tormentate da una frase, incomprensibile che la madre ha cercato di dirle prima di morire. Ora vive sola in un monolocale e le sue giornate si susseguono monotone e uguali, grigie come la periferia in cui vive. Finché, una notte, Veronica si trova nel mezzo di un incendio che distrugge una pompa di benzina. Sembra solo un tragico incidente, fino a quando un giornale pubblica in rete le immagini di una telecamera a circuito chiuso che ha ripreso la scena: Veronica non è presente nel filmato. Eppure ricorda. Ha visto tutto nei minimi dettagli. Ha visto anche quella persona allontanarsi mentre le fiamme divampavano. E la vedrà ancora. Veronica si mette nelle mani di Raymond Laera, un vecchio ed enigmatico studioso delle esperienze pre-morte, e del suo giovane e brillante allievo, il neurochirurgo Samuele Mora. Ha bisogno di capire cosa le sta succedendo, di trovare delle risposte anche a costo di intraprendere un cammino al confine tra la vita terrena e l'aldilà. E se questo è un modo per riabbracciare la madre, per sentire la sua presenza, lei è pronta ad andare fino in fondo. Perché forse è l'unica via per demolire la stanza in cui è murata. Per tornare a vivere.


******

"I miei occhi sono lucidi, fissi sulle foto.
Non cederò. Mi manchi, mamma.
Mi manca ogni cosa. 
E' da stamattina che cerco di non pensarci.
E' da stamattina, da quando sono uscita di casa,
che una parte di me sa benissimo che oggi è l'anniversario della tua morte,
e l'altra parte fa fa di tutto per cacciare via la ricorrenza.
Ma ora sono qui, e voglio stare con te.
Voglio addormentarmi con te. Voglio sognarti.
Sarebbe fantastico se passato, presente e futuro
non fossero altro che punti sparsi per lo spazio,
come sostiene Samuele:
farei di tutto perchè mi indicassero la strada che ci separa.
L'itinerario da percorrere.
Sarebbe la mia unica destinazione."

Ti voglio tanto bene, papà.


venerdì 21 agosto 2015

QUANTO TI HO ODIATO di Kodi Keplinger - recensione


Un tempo ero convinta che avere il ruolo della DUFF
significasse non vivere tragedie amorose.
Evidentemente mi sbagliavo.
Come era successo? Come era possibile che io,
la brutta della situazione, fossi finita
in mezzo a un triangolo amoroso?
Non ero una romantica.
Non volevo neppure uscire con qualcuno.
Invece eccomi lì, divisa fra due bei ragazzi con i quali
non mi sarei mai sognata di avere una possibilità.
(fidatevi, non è entusiasmante come sembra).

Se da questo breve estratto che ho scelto per introdurre questo romanzo state pensando di trovarvi davanti all'ennesima storia, trita e ritrita, del "solito" triangolo amoroso allora vi ho portato fuori strada. Ho scelto questo piccolo "sfogo" della protagonista diciassettenne Bianca Piper per mostrarvi la sua condizione. Il presupposto di partenza, ovvero la sua (presunta) condizione di Designated Ugly Fat Friend (ossia l'amica "brutta" del gruppo; quella che fa risaltare le altre) che nel corso della storia la porterà ad una serie di risvolti e di conseguenze tutt'altro che negative. Cose che la faranno crescere, maturare e superare le insicurezze. Che la faranno smettere di scappare, perchè la verità resta sempre lì e ci troverà sempre, prima o poi. Che le insegneranno che non bisogna mai mentire a sè stessi solo per stare al sicuro,  ma fare ciò che ci rende felici. E soprattutto che, nella vita, è sempre tutto una questione di prospettiva.

l'opinione di Sangueblu

Riprendo in mano le redini del blog dopo più di un mese di (meritata) vacanza e, nonostante le decine di recensioni arretrate da recuperare, lo faccio proprio con questo romanzo che ho finito stanotte e ho trovato assolutamente delizioso e degno di nota. (Tra l'altro dal 19 Agosto è possibile vedere la sua trasposizione cinematografica in tutte le sale, nel film dal titolo L'A.S.S.O. nella manica).
Una storia realistica, frizzante e briosa - nonostante racchiuda al suo interno anche dei risvolti drammatici ed estremamente attuali come il bullismo, il divorzio, il sesso e l'amicizia - e che credo rispecchi gran parte degli adolescenti di oggi. E un po' anche quelli di ieri. Anche se è prettamente uno Young Adult, secondo me questo romanzo strizza l'occhio infatti ad un pubblico potenzialmente più vasto e ritengo possa piacere indistintamente a maschi e femmine. 
Un po' per la tematica affrontata, così attuale ed interessante; per la storia in sè che non è ne smielata nè banale; e infine per lo stile in cui è scritta: così scorrevole, diretto, cinico... come la protagonista, (che è adorabile, nonostante tutti i suoi difetti!).

"Non mi piace" - spiegai.
"Per il novantasei per cento del tempo mi fa venire l''orticaria,
e a volte vorrei solo strangolarlo.
Ma allo stesso tempo voglio che sia felice.
Lo penso molto di più di quanto vorrei, e..."
"Lo ami"
"No!", gridai, voltandomi di scatto.
"No, no e no! Non lo amo, va bene?
L'amore è raro, difficile da trovare,
e impiega anni a crescere.
Gli adolescenti non si innamorano."

BIANCA PIPER è una diciassettenne come tante, un po' in carne, piuttosto insicura in amore dopo la sua delusione con l'unico ragazzo della sua vita e che si limita a "sognare ad occhi aperti" una storia a "senso unico"  con un ragazzo "modello" e piuttosto inavvicinabile che però le consente di mantenere ben salde le sue convinzioni, da brava cinica quale è, che sia impossibile amare davvero da adolescenti e che in fondo è meglio vivere questa fase della vita "senza distrazioni" che non siano la scuola, le amiche o sani passatempi.
Tutto cambia quando si incontra/scontra, nel solito locale in cui piace sempre tanto andare alle sue due migliori amiche Casey e Jessica , con WESLEY RUSH... Il ragazzo più bello e affascinante della scuola; quello che "non corre dietro alle ragazze perchè sono loro che corrono dietro a lui", che lei odia profondamente a causa della sua superficialità e della sua reputazione con le donne con le quali non ha problemi ad andare a letto, una dopo l'altra. Proprio lui le sbatterà letteralmente in faccia una realtà che fino a quel momento era sconosciuta a Bianca, definendola DUFF ovvero quella brutta e grassa del gruppo; il cesso della situazione; quella che nel gruppo fa valorizzare le altre e che inizialmente quelli come Wesley sembrano avvicinare per arrivare a loro... Non sapendo però che proprio questa cosa (apparentemente brutta o negativa) non solo comporta dei vantaggi

1- non devi preoccuparti dei capelli o del trucco.
2- non devi sforzarti di comportarti in modo fico, tanto non è te che guardano
3- eviti gli scazzi coi ragazzi.

ma sarà proprio la chiave per farle capire tante cose, risolvere delle questioni e trovare la strada per la felicità.
Bianca è una ragazza abituata a scappare. A cercare distrazioni dai problemi.
E in questa fase della sua vita di problemi ne ha davvero tanti: prima l'arrivo del suo ex-fidanzato che sta per sposarsi con la ragazza con cui l'aveva tradita, poi il divorzio dei suoi genitori e infine la ricaduta nell'alcolismo di suo padre.
Inaspettatamente trova in Wesley un valido "alleato"... La sua distrazione per non "pensare"; il suo "sballo".

Quelle tipe pensavano di avere un’opportunità con Wesley, 
lo trovavano sexy e attraente e, in modo perverso, lo era davvero.
Credevano che fosse un bravo ragazzo, erano convinte di poterlo domare,
ma io sapevo che era uno stronzo. Io volevo solo il suo corpo.
Nessun legame. Nessun sentimento.
Io volevo solo lo sballo.

Suo malgrado e molto presto si ritroverà invischiata in "qualcosa" difficile da rinunciare e sempre più difficile da gestire.
Da "amici con benefici" diventeranno l'uno per l'altra qualcosa di più.
Alla fine riuscirà ad entrare in quella testa dura. Perchè Bianca non sarà l'unica a crescere. Anche Wesley, grazie a lei, capirà molte cose di sè stesso e cambierà... (scoprirete voi come) ma lo farà con una naturalezza, una spontaneità e una purezza che mi ha lasciata più volte disarmata.

Ho davvero adorato questo romanzo e soprattutto il personaggio di Wesley...
Ci sono due cose che non dimenticherò e che credo rimarranno impresse anche a voi, se deciderete di legger, come spero e vi consiglio, questo libro:
uno, ovviamente, la lettera che scriverà alla sua Duffy...
e poi il discorso che le fa sul pregiudizio degli altri.
Penso che siano parole molto importanti e che vorrebbero sentirsi dire molti adolescenti confusi.
Ed è molto bello il rapporto di amicizia tra Bianca, Casey e Jessica. Sono davvero stupende!

Insomma, questo romanzo è davvero entusiasmante ed oltre ad avere il pregio di sottolineare quanto ogni medaglia abbia il suo rovescio, può insegnare secondo me ai giovani ad avere più autostima, a non nascondersi dai propri errori e non scappare dalla realtà. Di quanto ognuno di noi, a seconda dei casi e della prospettiva, possa essere una o un DUFF ma che non potremmo mai sapere come veniamo realmente percepiti nella testa delle altre persone. Soprattutto da chi ci vuole bene.

Perchè mi ero arrovellata tanto su quello stupido nomignolo quando era così semplice?
Sarei dovuta andare fiera di essere la DUFF.
Fiera di avere grandi amiche che, nelle loro teste,
erano DUFF in confronto a me.

Forse vi sembrerà strano, ma mi viene spontaneo e naturale concludere questa recensione con la frase di una canzone di JAx di qualche hanno fa, intitolata "Tutta Scena". Non ho potuto fare a meno di pensarci, in più occasioni, durante la lettura di questo libro, perchè in maniera molto curiosa ne condensa il succo...

Niente paura è tutta scena, 
e lui si sente solo come te 
niente paura è tutta scena, 
e lei si sente brutta come te 
niente paura è tutta scena, 
a volte tremo come te 
niente paura è tutta scena

Se avete voglia di ascoltarla...



E se volete vedere il film, sappiate però che è qualcosa di molto diverso rispetto al libro e che probabilmente vi deluderà se cercavate una trasposizione fedele del romanzo!



L'Autrice



È nata e cresciuta in una piccola città del Kentucky. Ha scritto Quanto ti ho odiato durante il suo ultimo anno di liceo, a diciannove anni. Ora vive a New York, scrive a tempo pieno e insegna in workshop di scrittura. Nel 2015 è uscito negli Stati Uniti il film tratto dal romanzo e ha avuto un successo inatteso al botteghino, tanto che è stato venduto in 22 Paesi esteri, tra cui l’Italia, dove è in programmazione per l’estate. Per saperne di più su di lei:



IL LIBRO

editore: Newton Compton
genere: narrativa/romance Young Adult
pagine: 281
prezzo: 9.90 euro
Rilegato
eBook: 4.99 euro

Trama

Bianca Piper ha diciassette anni, è cinica ma leale e sa benissimo di non essere la più carina tra le sue amiche. D'altronde sa anche di essere più sveglia e intelligente rispetto a molte sue coetanee, che si lasciano incantare dal fascino di ragazzi come Wesley Rush, il più corteggiato e viscido della scuola. Bianca infatti detesta Wesley. Ma dato che le cose in famiglia non vanno granché bene e Bianca è alla disperata ricerca di una distrazione, un giorno si ritrova a baciare proprio Wesley. E... scopre che le piace! Tanto che, sempre più desiderosa di fuggire dai propri problemi familiari, finisce per farci sesso e per ricorrere a questo "diversivo" ogni volta che qualcosa va storto. Ma quando viene fuori che Wesley è bravo ad ascoltare e che anche la sua, di vita, è più scombinata del previsto, Bianca intuisce che la situazione le sta sfuggendo di mano e si rende conto con terrore che potrebbe essersi innamorata proprio del nemico...

martedì 11 agosto 2015

PROVA AD AMARMI di Sylvia Kant

Agrodolce, con punte di eccellenza e punte di grande sconforto letterario. Un libro torbido e misterioso con personaggi ambigui ma affascinanti che, mio malgrado, mi ha costretta a leggerlo fino alla fine.
 


"Volevi sapere che cosa eccita uno come me?" chiede Antony con un sospiro disperato, quindi le passa il dorso della mano sul viso in fiamme. "Questo", e la fissa con occhi pieni di sgomento. "Questo mi eccita da impazzire", sussurra lentamente.

E' stata una lettura strana, che mi ha strattonato da una parte all'altra. Mi sembrava di essere in balia di onde dispettose: ora mi cullavano placidamente, ora mi facevano ballare furiosamente, ora mi sommergevano facendomi bere acqua disgustosamente salata. Questo libro è stata un'altalena di emozioni e di sconforto. Sono stata lì lì per lasciarlo innumerevoli volte, e poi ho sempre deciso di dargli un'altra chance che, puntualmente, veniva confermata da qualche passo brillante. E poi di nuovo giù, verso le bassezze della letteratura erotica... 
Ma andiamo per ordine.
Dopo aver letto le prime pagine di "Prova ad amarmi" (spinta da una serie di commenti super entusiastici in rete) mi sono detta, con un sospiro di sollievo: "finalmente un erotico scritto bene e che sembra avere una trama complessa e ben articolata". 

Pesta piedi, strascichi, s'impiglia in capelli, in sguardi di sdegno, s'affretta con le gambe, s'affretta con gli occhi, ma gli occhi, si sa, quando vanno di fretta, colgono sempre un particolare: una giacca chiara in mezzo ai blazer blu, gesti eleganti e sicuri tra mani isteriche, un sorriso assassino tra sorrisi stereotipati e, per un attimo infinito, occhi che entrano negli occhi, liquefanno il cervello, bruciano reni, contraggono viscere, risalgono fino al cuore, un paio di extrasistole ed è la fine.

Ma poi sono inciampata in alcune battute allucinanti (una su tutte, ve la devo riportare: quando Angela va a cavallo con Antony, in un contesto di colline molto british e con un'atmosfera elegante e romantica, i due salgono entrambi su uno stesso animale; lui prende le briglie e si "appoggia" a lei. Angela ha una reazione istintiva di imbarazzo e Antony le dice "Tranquilla, non voglio sodomizzarti"... ma si può!?!), in scene di sesso molto spinto non sempre pertinenti, e in alcuni importanti problemi linguistico-sintattici (ad esempio si può dire "spengere" e "spenge" al posto di "spegnere" e "spegne"? probabilmente l'autrice ha origini toscane, ma non si usa in italiano fluently!) e mi è caduto il palco e la fascinazione per la storia. Tuttavia l'allure torbida di questo libro, il suo mix di erotismo spinto, mistero e romanticismo (anche se con punte a volte davvero troppo agrodolci) mi hanno convinta a continuare e a sciropparmi le oltre 500 pagine segnate dal mio ereader.
I cosiddetti "plus" sono pochi, ma, per dovere di cronaca (e per giustificare la mia recensione non totalmente negativa) vanno elencati. 
La trama è nuova e originale. L'idea di un gigolò, con tutta la frustrazione e gli annessi e connessi, non era mai stata affrontata in questo genere e il suo mescolamento con un pizzico di suspense (Antony è nei corpi speciali, una spia sotto falsa identità) è molto interessante. Se la storia non fosse stata troppo sbrodolata (i weekend in campagna, per capirci, sono troppi e anche le paranoie della protagonista femminile) e non avesse avuto delle piccole cadute di stile e di verosimiglianza, il libro avrebbe acquisito un peso diverso.
Le scene di sesso sono tutte potenti e intriganti. Attente le deboli di cuore o di stomaco: non si lesinano i dettagli più scabrosi e spesso il tipo di sesso descritto vira verso il sadomaso spinto. Peccato che a volte dette scene siano troppo gratuite, insistite senza un motivo e intorbidite da situazioni poco verosimili (orge inenarrabili, fiumi di coca ecc.).
Il protagonista è molto attraente e coerente in una parola: molto arrapante.

"Il problema è che mi sarei innamorata di te, anche se fossi stato brutto come il peccato, perché è il tuo fascino a essere maledettamente intrigante. Il tuo corpo è solo il costoso accessorio di un'arma molto più temibile", lo fissa bieca. "E tu ne sei schifosamente consapevole".


Il finale è sospeso ma molto molto romantico e appagante. Indica che ci sarà una continuazione (e le scene di omicidio, che ancora rimangono non spiegate, suffragano questa ipotesi), ma io l'avrei fatto finire qui comunque. I finali sospesi mi piacciono.

Morale: consiglio la lettura di questo libro? A dir la verità non lo so ancora. Se lo leggete con tutte le precauzioni del caso e armate di tanta pazienza... forse sì. Ma sicuramente non è un libro che rimarrà negli annali della letteratura erotica, almeno per quanto riguarda il mio personale scaffale.

Qualche curiosità

All'inizio pensavo che alcuni problemi di linguaggio e sintassi dipendessero da una cattiva traduzione. Quando ho scoperto che la protagonista è italianissima ho capito che erano connaturati nella scrittura e che semplicemente non sono stati "puliti" dal lavoro editoriale.

Il libro, uscito in autopubblicazione e molto dibattuto e letto, ha convinto la casa editrice Newton Compton a mettere sotto contratto l'autrice, che, effettivamente, sta finendo di scriverne la continuazione.

La dedica iniziale dell'autrice è "A mio marito". Accostare questa dedica con le imbarazzanti scene di sesso del libro fa arrossire spudoratamente (come la protagonista).


Il libro

casa editrice: Newton & Compton
genere: erotico
pagine: 512
prezzo: 4,90 cartaceo, 3,99 ebook

La trama
Antony Barker è un gigolò dalla bellezza statuaria. È l’amante ufficiale di Rachel Norton, donna algida e senza scrupoli a capo della più grande industria farmaceutica degli Stati Uniti.
Ma Antony ha anche molti altri clienti che richiedono i suoi servizi ormai leggendari nel jet set e negli ambienti più facoltosi della Grande Mela. Ha rapporti con uomini e donne, e anche di gruppo, ma non si lega e non si innamora di nessuno. È freddo, professionale e la sua sensualità è seconda soltanto alla sua determinazione. Angela Palmieri, giovane ragazza italiana appena sbarcata a New York per lavorare nell’ufficio marketing di Rachel, diventa subito la favorita del capo e viene introdotta suo malgrado in un mondo di lusso, eccessi e dissolutezza.
Una storia che toglie il respiro, un incredibile successo decretato da migliaia di lettori sul web.


giovedì 6 agosto 2015

GUIDA ASTROLOGICA PER CUORI INFRANTI di Silvia Zucca

Come sarebbe la caccia all'uomo dei nostri sogni se badassimo solo all'oroscopo e alle mappe astrali? Per ciascun segno - e ascendente - c'è la persona giusta per voi sulla carta... ma non è detto che le stelle remino sempre a favore. Un romanzo ironico e divertente con forti componenti di originalità.



L'opinione di Eva Purple

Non è un brivido, non sono farfalle nello stomaco, non è un calore che mi accende il ventre. Guardarlo è un terremoto nella quiete perfetta. Non mi viene neppure una parola. E finisco
col rimanermene lì come uno stoccafisso, mentre leggere nella mia testa ricominciano magicamente a suonare le note di
Reality di Richard Sanderson.

Un linguaggio ricco, spumeggiante, intriso di battute cinematografiche, refrain della pubblicità, ritornelli delle sigle dei cartoni animati di una volta... Un'ironia vivace e arguta, che pervade tutto il libro e dei personaggi eccentrici e simpatici.

"Guido, Alice dice che ha ricevuto dei fiori 
e non sa da chi!" grida la mamma.
"Si saranno sbagliati!" esclama molto carinamente 
mio padre dall'altra parte della casa.
"Perché devono essersi sbagliati? Non posso 
ricevere fiori, io?" esclamo piccata.
Certo sarebbe una novità, passerotto. Di questi tempi 
lo sai bene che uomini ci sono in giro."
Sento ancora mio padre, in sottofondo: "Se qualcuno ruba un fiore per te è perché nons a come fare, ma a letto ti vuole portare". 

Una trama originale che coniuga amore e astrologia e un'ambientazione particolare - gli studi di una piccola emittente televisiva.
Questi gli ingredienti di "Guida astrologica per cuori infranti" sapientemente mescolati da Silvia Zucca. Un libro che è come un concentrato dei migliori magazine per donna, Vanity Fair in testa, con un passato - comune a tutte le 30-40 enni di oggi - che affiora ogni tre quattro righe. Dirty dancing, Karate Kid, Ghost, Harry ti presento Sally, Il tempo delle mele, Supercalifragilistacaespiralitoso... Le citazioni si sprecano e sono sempre al momento giusto, aggiungono quella sfumatura al contempo nostalgica e divertente al testo e possono essere capite soprattutto dalle lettrici di quella fascia d'età.
Ma.
E' stato montato un caso su questo libro, che è arrivato in libreria sull'onda di un successo già raggiunto - i suoi diritti sono stati venduti in 15 paesi prima ancora della sua pubblicazione. I motivi sono facili da individuare, il libro è carino, è simpatico, accattivante, unisce due temi molto cari al pubblico femminile - l'amore e l'astrologia - in un modo vivace e moderno, la storia scorre fluida senza intoppi, ha un lieto fine ed è molto cinematografica... non mi stupirei se anche i diritti per la trasposizione su film fossero stati venduti.
Ma a me non ha convinto.
Tutta questa elaborazione, il linguaggio curato nei dettagli, la costruzione originale e simpatica mi hanno dato fin da subito un'impressione di artificio, di libro scritto a tavolino. In più la tanto decantata ironia, che, come ho detto, è una componente fondamentale del romanzo e del carattere della protagonista, alla lunga è un filino fastidiosa e, anziché portare il lettore a immedesimarsi nelle sfortune amorose di Alice, strappa solo qualche sorriso qua e là.
Ma ciò che manca soprattutto, e che ha fatto sì che a metà libro guardassi più volte la banda inferiore del mio ereader nella speranza che mancasse poco alla fine, è l'assoluta mancanza di tensione.
Non parlo della tensione sessuale, a un contemporary romance basato soprattutto sull'ironia non si può chiedere che sia anche un po' erotico (anche se qualche romanzo riesce nella difficile impresa), ma la tensione narrativa. Il finale è più che evidente man mano che Alice, come una trottola, passa da findanzato improponibile a un altro fidanzato improponibile. E l'epilogo, seppur romantico, è scontato.
Insomma, bella prova stilistica (che raggiunge il suo apice nelle meravigliose cronache dello svenimento di Alice di Paola, Tio e Giorgio, scritte con tre diversi POV davvero irresistibili: Candy Candy/infermierina; Guerre stellari e Rambo), interessanti "riesumazioni" dalla mia/nostra adolescenza... ma tutto qua. Un libro particolare, che però non mi ha toccato il cuore.

Il libro
editore: Nord
genere:contemporary romance
pagine:468
prezzo: 16,40 cartaceo, 4,99 ebook

L'Autrice


Silvia Zucca è laureata in Letteratura inglese e, come la protagonista del suo romanzo, ha lavorato per anni per una piccola rete televisiva milanese. La sua vera passione, però, è sempre stata la narrativa, cui ora si dedica a tempo pieno, sia come traduttrice, sia come autrice. Guida astrologica per cuori infranti è il suo primo romanzo e si subito imposto come caso internazionale: i diritti di traduzione, infatti, sono stati venduti in 15 Paesi prima ancora della sua pubblicazione in Italia.


 La Trama
Trent’anni passati da un po’, single (NON per scelta) e con un lavoro che offre ben poche prospettive di carriera, Alice Bassi accoglie la notizia del matrimonio del suo mai dimenticato ex come il proverbiale colpo di grazia. E, se non fosse ancora abbastanza, nella piccola rete televisiva per cui lavora arriva Davide Nardi. Fisico niente male e sorriso indecifrabile, Davide sarebbe il sogno proibito di Alice… se non fosse stato assunto come «tagliatore di teste». Insomma: non ce n’è una che vada per il verso giusto. Almeno finché Alice non incontra Tio, un giovane attore convinto di conoscere il segreto per avere successo: l’astrologia. Non quella spacciata sui giornali, ovviamente, ma una «vera» lettura delle stelle, che esistono proprio per segnalarci i giorni più propizi per la sfera professionale o per farci trovare l’anima gemella. Seppur scettica, Alice decide di provare e inizia a uscire con uomini dal segno zodiacale compatibile col suo. Ma, stranamente, l’affinità astrale non le impedisce di collezionare incontri sbagliati, delusioni terribili e sorprese ben poco entusiasmanti. Come non impedisce a Davide di diventare ogni giorno più attraente. E, a poco a poco, Alice scoprirà che forse il vero amore non è sempre scritto nelle stelle…

lunedì 3 agosto 2015

LA PRIMA VOLTA CHE TI HO INCONTRATO di Pippa Croft (Blue Trilogy)

Non leggete questo libro. Mi sono già immolata io per la causa (ovvero per consigliarvi di non farlo). Perché non leggerlo? Le ragioni sono molte, una su tutte la forma, che contrappone un'ambientazione dorata da fiaba a un linguaggio scurrile da scaricatori di porto. Ma fosse solo questa...


L'opinione di Eva Purple
Ricchi, bellissimi, dediti alla caccia, alle cene in lussuosi manieri, alle sbronze senza ritegno, vestiti con abiti da migliaia di euro, avezzi a regali di Cartier... Questi sono i protagonisti di "La prima volta che ti ho incontrato" di Pippa Croft, viziati e insopportabili membri della nobiltà o di quella che un tempo veniva definita "borghesia arricchita", sono iscritti a Oxford per il dottorato. Lo studio però è un accessorio, contano di più le uscite con gli amici, le cene, i balli sontuosi e, soprattutto, il sesso.
In questo erotico mal contaminato con il New Adult i contrasti sono all'ordine del giorno, ma, anziché aggiungere ritmo e coinvolgimento al testo, sprofondano il lettore in una storia vuota e inverosimile.
Lauren Cusack è un'americana figlia di un senatore che, per "ribellarsi" ai suoi decide di venire a studiare arte a Oxford, in Inghilterra; Alexander Hunt, figlio di un marchese, anch'egli ribelle, è arruolato nelle forze speciali dell'esercito - è un parà - ma allo stesso tempo cerca di portarsi a casa un dottorato a Oxford. La nouveau riche e il sangue blu si incontrano e si scontrano tra formalismi e banalità in un'atmosfera "fiabesca". Ma parlano come scaricatori di porto.
In modo particolare Lauren Cusack, attraverso il narratore in prima persona, racconta la sua vita e dialoga con Hunt inserendo moltissime parolacce. Cosa che potrebbe anche avere un senso, forse, per dare un'idea del parlato (mah...), ma che, nelle descrizioni sessuali rasenta davvero il ridicolo. "Culo", "cazzo" ecc. si sprecano, macchiando con volgarità la scenografia dorata.
Non merita davvero altre parole di commento questo libro, che sconsiglio vivamente. Non ha contenuto e non ha forma e, in più, è stato pure corretto male e la lettura inciampa in moltissimi refusi (anche una "o" di congiunzione scritta con l'acca...).
Che dire? Lettura deludente che ho portato avanti fino alla fine nella speranza che, almeno, ci fosse un virtuosismo finale, un colpo di coda che desse maggior senso alla trama. 
Speranza disillusa.

Il libro


editore: Newton Compton
genere: erotico
pagine: 320
prezzo: cartaceo 9.90, ebook 4.99
1# Blue Trilogy


L'Autrice


È lo pseudonimo di Phillipa Ashley, autrice di romanzi rosa già nota in Inghilterra. Dopo aver studiato letteratura a Oxford, ha lavorato come copywriter e giornalista prima di pubblicare il suo libro d’esordio, Decent Exposure, che ha vinto il premio come miglior opera prima e da cui è stato realizzato un film per la TV. La scrittrice vive in un paesino al centro della Gran Bretagna con il marito e la figlia. La prima volta che ti ho incontrato è il capitolo iniziale di una nuova serie erotica, la Blue Trilogy. Per maggiori informazioni, visitate il sito phillipa-ashley.com o la sua pagina Twitter.


La Trama
Quando Lauren Cusack, figlia di un senatore americano, arriva nel bellissimo Wyckham College di Oxford, spera sinceramente di riuscire a riattaccare i pezzi del suo cuore infranto da una brutta delusione d’amore buttandosi a capofitto nello studio. Ma all’improvviso piomba nella sua vita il nobile inglese Alexander Hunt e tutto cambia. Sexy, riflessivo, con un passato oscuro da cui vuole fuggire, quel ragazzo è proprio tutto ciò di cui Lauren non ha bisogno… eppure non può fare a meno di lasciarsi travolgere da lui. Alexander e Lauren sono consapevoli che dovrebbero restare il più lontano possibile l’uno dall’altra, ma il loro desiderio è così forte e intenso da superare ogni ostacolo. Riuscirà Lauren a conquistare una volta per tutte Alexander? E cosa ha a che fare Hunt con le forze speciali dell’esercito britannico? Quali misteri nasconde il suo passato?