venerdì 27 gennaio 2017

BLOGTOUR GIORNO DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 2017




Nel giorno della Memoria partecipiamo a un blogtour in cui vi consiglieremo, insieme ad altre blogger,  libri e film dedicati all'olocausto. Vi parleremo anche di storie che riguardano le nostre città per testimoniare quanto la persecuzione al popolo ebraico fosse presente anche nel nostro paese. Sono convinta che sia importante non dimenticare, perché il tempo non può e non deve cancellare una pagina così buia della storia dell'Europa. Le nuove generazioni devono conoscere e capire l'atrocità che l'uomo ha compiuto con l'olocausto perché sia chiaro a tutti a cosa può portare l'odio razziale e sopratutto perché non si ripeta.


Inizierò parlandovi di Firenze e di una storia per anni dimenticata, che è stata riportata alla luce il 29 gennaio 2009 in occasione proprio del giorno della Memoria. Vedete la bella villa della foto? Si tratta di Villa la Selva, situata nel comune di Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze. Quello che oggi è un lussuoso complesso residenziale sui colli fiorentini, è stato dal Luglio 1940 al luglio 1944 un campo di internamento civile, in cui venivano raccolti anti-fascisti, oppositori al regime e gli ebrei stranieri che non avevano ottemperato al decreto di espulsione conseguente alle leggi razziali del 1938. La villa era stata requisita al suo legittimo proprietario, l'ebreo Silvio Ottolenghi già emigrato in Palestina. Si trattava di un campo di internamento maschile con circa duecento posti letto, i cui prigionieri vivevano in precarie condizione igenico ambientali. Dall'otto settembre 1943 il campo divenne uno dei campi di concentramento della Repubblica di Salò dove venivano rinchiusi gli ebrei prima di essere trasportati al campo di Fossoli, in Emilia, e da lì poi deportati nei lager nazisti in Germania.
Onestamente non conoscevo il passato di questa villa e sono rimasta molto stupita dal fatto che oggi sia stata trasformata in un complesso residenziale, quasi a voler cancellare il suo funesto passato. Fortunatamente la sua storia è stata riportata alla luce dalla figlia di uno degli internati, che ha ritrovato il diario del padre e un album fotografico, importanti testimonianze della vita nel campo. Così Matilde Jonas ha scritto un libro, La Saga Delle Colombe, edito da Passigli Editori, che ci aiuta a non dimenticare le spesso poco evidenziate persecuzioni razziali in Italia. Nel gennaio 2009 davanti alla villa è stato inaugurato un cippo commemorativo in ricordo degli internati e delle vittime del lager fiorentino. 

Il Libro

Titolo: Un Giorno Solo Tutta La Vita
Genere: Romanzo storico
Editore: Piemme
Pagine: 309
Prezzo ebook: € 6,99
Prezzo cartaceo: € 8,93
Il libro sull'argomento che vi consiglio è Un Giorno Solo Tutta La Vita un bellissimo romanzo storico ispirato a un fatto realmente accaduto che ci fa rivivere tutta l’atrocità dell’olocausto attraverso il racconto dell’amore fra un uomo e una donna che la guerra ha separato fisicamente ma che non si sono mai dimenticati. Un libro per tutti ma che consiglio particolarmente ai giovani perché possano apprendere tutta la ferocia della Shoah  attraverso la storia delle persone che l'hanno vissuta. In questo romanzo c'è tutto quello che i libri di storia non riescono a trasmettere.  Lenka la protagonista femminile di questo romanzo spesso si interroga su quello che le sta accadendo intorno, vede il suo mondo sgretolarsi piano piano ma non immagina ciò che l’aspetta, non crede alle voci sui campi di concentramento perché le sembra impossibile che si possa arrivare a tanta crudeltà. Lenka non è poi così diversa da noi, ha avuto un’infanzia felice e agiata in una bella città come Praga, con una famiglia unita e felice, con una grande passione e talento per la pittura e con un amore bello e romantico. Una vita perfetta e serena ma proprio quando l’emozione per il primo amore è da poco entrata nella sua vita le cose iniziano a cambiare e tutte le libertà che aveva date per scontate le vengono tolte una dopo l’altra.  La vita diventa dura ma è pur sempre vita finché non arriva la deportazione e allora tutto ciò che viene dopo non si può più chiamare vita. Attraverso il racconto agghiacciante di Lenka entriamo nel lager nazista, viviamo le sue angosce, l'incredulità fino all'ultimo che l'uomo possa essere una tale bestia con i suoi simili e la voglia, nonostante tutto l'orrore, di lottare per la sopravvivenza.  Lenka e Joseph si sono amati di un amore puro ed eterno, la guerra li ha separati ma quando ormai le loro vite stanno per giungere al termine il destino li ha fatti rincontrare come se volesse loro concedere un ultimo ballo. 


L'Autrice
Alyson Richman  vive a Long Island, New York. Ha pubblicato quattro romanzi, tradotti in quindici paesi, molto apprezzati dal pubblico e dalla critica. A fare di lei un’autrice bestseller è stato Un giorno solo, tutta la vita, un vero successo del passaparola. Il suo prossimo libro sarà ambientato ai tempi della Resistenza in Italia, paese cui è particolarmente legata.


Il Film
Il film che vi consiglio  è  Train de Vie, una  tragicommedia in cui convivono comicità, dramma e malinconia, che riesce a ironizzare allo stesso tempo su ebrei, tedeschi e i comunisti.  L'autore del film è riuscito ad affrontare il tema della Shoah in un modo del tutto insolito, facendo un ritratto caricaturale di tutti i personaggi che risultano grotteschi e surreali grazie all'esasperazione dei tratti tipici della loro cultura, lasciando volutamente la crudeltà del genocidio ai margini della storia. 
Il racconto di Train de vie inizia come una favola con "c'era una volta" e si conclude con un doppio finale che arriva diretto come un pugno allo stomaco e che sembra dirci che  le favole non esistono, esiste solo la storia e quella non si cambia.

Titolo originale: Train de vie
Paese di produzione: Francia, Belgio, Romania
Anno: 1998
Durata: 103 min
Genere: commedia, drammatico
Regia: Radu Mihăileanu
Soggetto: Radu Mihăileanu

Trama
TRAIN DE VIE un film francese del 1998. E' la storia di un villaggio ebraico dell'Europa dell'Est, siamo  nel 1941 quando Shlomo un membro della comunità, avvisa i suoi compaesani che nei villaggi vicini gli ebrei stanno venendo deportati dai militari nazisti. Il consiglio degli anziani decide allora di organizzare un finto treno di deportazione in cui ogni membro della comunità avrà un ruolo, alcuni impersoneranno i militari nazisti altri i deportati, lo scopo è quello di raggiungere la Palestina passando per l'Unione Sovietica.  La comunità inizia così i preparativi per la partenza, chi si dedica a cucire i costumi, chi si occupa della messa in funzione del treno, chi si prepara ad impersonare i militari nazisti cercando di parlare tedesco senza l'accento yiddish. 
Presto nascono diversi problemi all'interno della comunità, dove ogni membro si sente troppo coinvolto nel proprio ruolo dimenticando l'appartenenza allo stesso villaggio. E' così che prendono vita una serie di buffi litigi fra finti deportati, finti ebrei convertiti al credo comunista e finti ebrei-nazisti. Il lungo viaggio per la salvezza sarà pieno di difficoltà e più volte rischieranno di essere scoperti dai veri nazisti. 


"Dio esiste, Dio non esiste: che importanza ha? Vi siete mai chiesti se l'uomo esiste? Dio creò l'uomo a sua immagine... È bello: Schlomo a immagine di Dio. Ma chi l'ha scritta questa frase nella Torah? L'uomo. Non Dio, l'uomo. L'ha scritta senza modestia, paragonandosi a Dio. Dio forse ha creato l'uomo, ma l'uomo, l'uomo, il figlio di Dio, ha creato Dio solo per inventare se stesso... L'uomo ha scritto la Bibbia per paura di essere dimenticato, infischiandosene di Dio... Noi non amiamo e non preghiamo Dio, ma lo supplichiamo. Lo supplichiamo perché ci aiuti a tirare avanti: cosa ci importa di Dio per come è?, ci preoccupiamo solo di noi stessi. Allora la questione non è solo sapere se Dio esiste, ma se noi esistiamo."
Il Regista
Mihăileanu nasce a Bucarest da una famiglia ebraica. Il padre, Mordechai Buchman, di professione giornalista, dopo essere riuscito a fuggire da un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale, cambiò legalmente nome in "Ion Mihăileanu" affinché le sue origini ebraiche restassero celate e, quindi, non divenisse vittima delle discriminazioni attuate dal regime comunista di Ceaușescu, instauratasi nel paese alla fine del conflitto. Nel 1980, la famiglia Mihăileanu riesce a trasferirsi in Israele. Qui Radu vive per alcuni anni insieme ai suoi genitori, facendo la spola fra Israele e Parigi, in Francia, dove è studente presso l'Institut des hautes études cinématographiques. Una volta diplomatosi, Radu si trasferisce definitivamente nella capitale francese. Train de vie è il secondo lungometraggio di Radu Mihaileanu.
Come è egli stesso ad affermare: "L'umorismo come ebreo, è ciò che mi ha fatto sopravvivere, che ha salvato la nostra vita e la nostra memoria".

Vi lascio con un test che, se ne avete voglia, vi aiuterà a capire quanto siete informati sull'argomento.





giovedì 26 gennaio 2017

LA COLLEZIONISTA DI LIBRI PROIBITI di Cinzia Giorgio


" Non parlarmi come se avessi dodici anni!", esclamò a denti stretti, spingendolo da una parte per riuscire a passare. Davide fu più veloce e la immobilizzò, afferrandole i polsi e costringendola a guardarlo. " Lo so benissimo che non hai dodici anni.....lo so benissimo, accidenti". Era arrabbiato, adesso. Avevano entrambi il fiato corto e facevano fatica a controllare le proprie emozioni. Continuavano a guardarsi negli occhi senza riuscire a muoversi né a parlare. Il cuore di Olimpia batteva all'impazzata e le gambe le tremavano così tanto che per un attimo ebbe l'impressione che, se lui non avesse continuato a stringerle i polsi, sarebbe scivolata. Era inchiodata alla cassaforte, con il corpo di Davide premuto contro il suo. Sembrava furioso. Gli occhi si posarono sulle sue labbra mentre si chinava quasi impercettibilmente verso di lei. Olimpia trattenne il respiro.   

Il libro di cui vi parlo oggi è La Collezionista Di Libri Proibiti di Cinzia Giorgio, una storia ambientata fra Venezia e Parigi, due città ricche di arte e cultura che sono la perfetta cornice per un romanzo la cui protagonista ha una grande passione per i libri antichi. Una passione che domina tutta la vita di questa ragazza che inseguirà i suoi sogni a discapito di tutto il resto sacrificando anche l'amore.


Opinione di Blacksophia

Questa è la seconda recensione che scrivo da quando è iniziato il 2017 e ancora una volta sono stata trasportata fra i canali e le calli di Venezia, inutile dire che mi sia venuta una gran voglia di tornare a visitare questa splendida città che conserva sempre intatto il suo fascino antico e misterioso. Venezia e Parigi sono le città in cui è ambientato La Collezionista Di Libri Proibiti, due città nobili e sofisticate ricche di arte e cultura che risultano essere lo sfondo perfetto per un romanzo d'amore e passione dal gusto antico. In effetti pur essendo una storia ambientata in epoca contemporanea trasmette la sensazione di essere più lontana nel tempo e questo penso sia dovuto, in particolare, al mondo a cui appartiene la protagonista, un modo d'élite, con persone ricche e poco comuni, in cui l'arte, l'antiquariato e il collezionismo sono padroni della scena. Olimpia, la protagonista del libro, è una ragazzina che ha una grande passione per i libri e questa passione la rende molto diversa dalla maggior parte delle sue coetanee, infatti ha solo un'amica, Diana che come lei appartiene ad una famiglia molto ricca. Come molte adolescenti ha un rapporto conflittuale con sua madre e spesso si avvale dei consigli di Peggie, una ricca ereditiera americana un po' stravagante che sembra capirla alla perfezione e che spesso la aiuta a risolvere i suoi contrasti con la madre. Da quando Olimpia entra nella bottega di antiquariato di Anselmo Calvani la sua vita cambierà per sempre, in quella stessa bottega incontrerà i suoi due amori più grandi i libri antichi messi all'indice dalla Chiesa e Davide, il nipote di Anselmo. Olimpia nella bottega di Anselmo imparerà tutto ciò che c'è da sapere sui libri antichi, i segreti del mestiere di antiquario e la sua passione per questo lavoro crescerà sempre di più accompagnandola per tutta la vita. Nello stesso posto capirà anche cos'è l'amore per un uomo, la sua infatuazione per Davide si trasformerà nel tempo in una grande passione ma quando la loro storia sembra giungere al culmine della felicità un ostacolo si frappone fra loro e allora la felicità che sembrava raggiunta svanirà così come era arrivata. Un ostacolo che Olimpia non si sente di affrontare, che le sembra insormontabile e la porterà a concentrare tutte le sue forze sull'altro suo grande amore, quello per i libri. Lascerà Venezia e tutto ciò che le ricorda Davide e il loro amore, tuffandosi con tutte le energie nello studio per realizzare i suoi sogni e le sue ambizioni, riuscendo ad arrivare dove aveva sempre sognato.
Il suo lavoro la porterà a Parigi dove la carriera e nuovi amici renderanno quasi piena la sua vita ma il suo cuore non riuscirà mai a dimenticare il suo Davide a cui negli anni resterà legata da una misteriosa eredità lasciatale da Anselmo. Ogni anno Davide dovrà spedirle una lettera e un libro di Veronica Franco, una cortigiana e poetessa veneziana del cinquecento. Olimpia e Davide si rincorrono per tutta la vita ma per una serie di eventi, di malintesi e sopratutto per la testardaggine di lei, il loro amore conoscerà solo pochi momenti di felicità pura. Fra gli aspetti che ho apprezzato di più di questo romanzo, ci sono sicuramente le ambientazioni, molto ben rappresentate sia Venezia che Parigi, di entrambe viene esaltato il loro essere luoghi in cui l'arte si respira nell'aria ed è presente in ogni angolo della città. La cosa che mi ha più colpita invece sono tutti i riferimenti storici ai libri proibiti dalla Chiesa, un argomento che conoscevo poco ma che mi ha molto incuriosita e,  sopratutto leggendo le lettere di Veronica Franco, ho immaginato quanto potesse essere  affascinate trovarsi in una biblioteca ricca di documenti antichi che custodiscono segreti così lontani nel tempo. Per questo ho avuto l'impressione che in realtà la narrazione della vita di Olimpia e del suo amore per Davide fossero un pretesto per parlare dei veri protagonisti del romanzo che sono appunto i libri proibiti. E' vero che nella vita di Olimpia l'amore per Davide è sempre presente in un modo o nell'altro  ma alla fine passa costantemente in secondo piano rispetto al suo lavoro. Se veramente lui fosse stato importante quanto i libri, lei avrebbe messo la stessa tenacia e lo stesso impegno impiegati nello studio, per riprenderselo invece rinuncia a lui al primo ostacolo senza provare a lottare e a far funzionare le cose. Forse la nota dolente del romanzo è proprio la protagonista che mi ha dato l'impressione di essere una ricca ragazzina viziata che vive in un  mondo edulcorato, un po' snob anche con i coetanei ed egoista, infondo rinuncia a Davide perché non può essere soltanto suo. Soltanto nell'ultima parte del romanzo Olimpia riesce ad ammettere i propri errori e a riscattarsi ma per farlo dovrà superare la prova più grande e dolorosa che la vita le abbia riservato. Per concludere vi lascio con le parole dette da Peggie alla  protagonista che sono musica per le nostre orecchie da appassionati della lettura.

"In realtà chi legge ne sa molto di più di chi si limita a vivere la vita reale. Sa come comportarsi in ogni occasione perché l'ha visto fare e poco importa che la gente creda altrimenti. Poveri loro, non sanno cosa si perdono"
L'Autrice

Cinzia Giorgio è dottore di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Si è specializzata in Women’s Studies e in Storia Moderna, compiendo studi anche all’estero. Organizza i salotti letterari dell’Associazione di Studi Umanistici Leussô di Roma e insegna Storia delle Donne all’Uni.Spe.D. È autrice di saggi scientifici e romanzi. Per la Newton Compton ha pubblicato Storia erotica d’Italia e Storia pettegola d'Italia.

Il libro
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 288
Prezzo Cartaceo: € 9,90
Prezzo ebook: € 2,99
Data pubblicazione: 6 ottobre 2016

Trama

Dalla bottega di un antiquario di Venezia a una famosa casa d’aste a Parigi...

Venezia, estate 1975. Olimpia ha solo quindici anni quando conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce subito l’intelligenza e la sensibilità della ragazza e la incoraggia a seguire la sua inclinazione. Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorare lì e, con il suo aiuto, inizia a collezionare preziosi libri messi all’indice dalla Chiesa. Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi, anche quella per Davide, il nipote di Anselmo, segreta e non dichiarata, brucia l’animo della ragazza. E una notte, sospinti dalla lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana, i due cedono ai loro sentimenti…
Parigi, estate 1999. Olimpia vive ormai nella capitale francese. Ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi, tra le più quotate ed eleganti della città. Ogni anno riceve da Davide uno strano regalo: un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme a un libro considerato in passato “proibito”, di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l’eredità di Anselmo... Ma come poteva un modesto antiquario veneziano esserne in possesso? E che legame c’è tra quelle lettere e la bottega da cui provengono?

mercoledì 25 gennaio 2017

Blogtour: HAI CAMBIATO LA MIA VITA #3a Tappa GEORGIA, LA PROTAGONISTA FEMMINILE

Con The law of Moses (questo il titolo originale) Amy Harmon ci regala un'altra straordinaria ed indimenticabile protagonista femminile.
La terza tappa del blogtour di Hai cambiato la mia vita è infatti dedicata proprio a lei: Georgia Shepherd.

Sono una ragazza normalissima, Moses.
So di esserlo. E lo sarò per sempre.
Non so dipingere. non so chi sia Vermeer o Manet, se è per quello.
Ma se credi che la normalità possa essere bella,
questo mi dà speranza.
E, forse, qualche volta penserai a me
quando avrai bisogno di una fuga dalla sofferenza.


Capelli foltissimi e biondi, occhi castani, gambe tornite e lunghissime, sorriso caldo e sincero

Aveva i capelli sciolti sulle spalle, dello stesso colore
dei campi di grano che circondano il nostro paesino.
Però non erano secchi e pungenti come le spighe,
bensì setosi, folti e ondulati per via della treccia che 
aveva tenuto tutto il giorno. Era alta,
slanciata e snella, con la pelle ambrata
 e occhi marrone scuro, che contrastavano con i capelli chiari.
Il mio opposto

Georgia è una ragazza di paese, semplice e cristallina nella sua onestà. Piena di vita e sempre in movimento. Una ragazza estremamente divertente, simpatica, dalla battuta pronta. Anticonformista e poco interessata ad "integrarsi a tutti i costi". Non ha timore di essere sè stessa ed esprimersi. E' una ragazza dalle reazioni autentiche e a cui piacciono le sfide. Non a caso adora domare i cavalli. Anche quelli più difficili.

Proprio i cavalli sono a sua più grande passione, insieme a tutto quello che li riguarda. Da sempre, infatti, fanno parte della sua "famiglia" e della sua quotidianità, dal momento che i suoi genitori tengono, nella loro proprietà, sedute di ippoterapia. Si sente una cowgirl a tutti gli effetti e sogna di partecipare ad ogni rodeo del Paese conquistando trofei su trofei. Luna Park, parate, gare, camice a scacchi, cappelli, stivali sporchi di polvere fanno parte di lei e della sua cultura: di quel mondo di uomini e donne semplici e genuini che, pur non essendo le persone più intelligenti o ricche del mondo, davano l'impressione di poter salvare da soli l'Universo, perchè sono buone. Perchè si vogliono bene. Amano il loro Paese. Amano le loro famiglie. Cantano l'inno e ci credono. Si tolgono il cappello quando viene alzata la bandiera. Vivono e amano con devozione.

Si innamora perdutamente di Moses, andando oltre le apparenze e il senso comune che lo tacciava come un "figlio del crack": un ragazzo perduto, problematico, spezzato e senza speranza. Georgia è capace di andare oltre le apparenze, non solo spinta da una forte attrazione ma anche da una lungimiranza ed una profondità che le permette di vedere "attraverso le crepe" e saper trovare sempre un lato positivo. Lo fa specialmente quando qualcosa non va, quando si sente triste o arrabbiata. Il gioco delle cinque cose belle, insegnatole dai suoi genitori, e trasmesso poi anche a Moses, è l'esempio di quanto sia capace di essere grata per le cose belle che ha nel quotidiano; di quanto possano aiutare a "cambiare prospettiva". E' caparbia, testarda e tenace.
Non si arrende con Moses. Lo vuole con una forza quasi disperata ed è perfettamente consapevole, in fondo al suo cuore, che quella è la cosa giusta. E' sorprendente come cerchi di farlo capire anche a lui, come riesca a fargli "vedere" quello che anche lui aveva proprio davanti agli occhi.
Non sarà una cosa facile.
Non è una storia facile la sua.
Non lo è all'inizio. Non lo è "durante". Forse non lo è e non lo sarà mai.
La ragazza dura, categorica e determinata che Moses conosceva un tempo, ad un certo punto si trasforma in una ragazza impaurita ed insicura. Ma la forza, in realtà, è la sua caratteristica più forte; più importante. Accade un fatto.
Un'ombra, una tragedia che va oltre la sfortuna a che - come quasi sempre succede - ha anche un rovescio della medaglia.
Sarà doloroso e bellissimo scoprire quale, leggendo il libro.

Vi garantisco che conoscerete, realmente, una donna straordinaria! Un personaggio incredibile che vi conquisterà con la sua storia, con le sue azioni, con i suoi pensieri e con la sua crescita.
Vedrete Georgia vivere, crescere, soffrire e gioire pagina dopo pagina e le sue emozioni diverranno le vostre, vi entreranno sottopelle e - ne sono sicura - resteranno indelebili!
Quello che vi aspetta da domani, in tutte le librerie, è un vero e proprio capolavoro che, come pochi altri libri, saprà darvi delle emozioni di una forza e di una bellezza rara e preziosa. Perciò vi consiglio di non perdere assolutamente questo nuovo gioiello di una delle penne più "importanti" e "meravigliose" per questo genere di narrativa. Amy Harmon è una garanzia, anche se sorprende come ogni volta riesca a superare quella che puntualmente, con lei, è la perfezione! E non perdete anche il proseguimento di questo blogtour per approfondire ancora altri aspetti di questo incredibile romanzo e del mondo della sua autrice!

L'immagine di Georgia tornava in superficie,
e la pensavo. La ricordavo. Ricordavo quanto l'avevo voluta e odiata,
e desideravo che mi lasciasse in pace e allo stesso tempo
non mi abbandonasse mai. Mi mancava.
E, quando mi mancava, facevo la lista delle cose che odiavo.
Lei aveva sempre in serbo cinque cose belle,
io cinque cose odiose.
Odiavo la sua innocenza e la sua vita semplice.
Odiavo il suo accento e le sue credenze provinciali.
Odiavo il fatto che pensasse di amarmi.
Ed era decisamente la cosa peggiore.
Ma conoscevo alcune cose di lei che non potevo odiare affatto.
Molte cose che non potevo odiare.
La sua focosità, la sua vena testarda,
il modo in cui si aggrappava a me con le gambe, i suoi occhi nei miei,
che mi chiedevano di darle tutto, 
mentre mi sforzavo di prenderla senza innamorarmi di lei.

HAI CAMBIATO LA MIA VITA 
di Amy Harmon

editore: Newton Compton
genere: narrativa - new adult
pagine: 383
prezzo: 9.90 euro
Rilegato
eBook. 4.99 euro

Trama

Lo trovarono nel cesto della biancheria di una lavanderia a gettoni: aveva solo un paio di ore di vita. Lo chiamarono Moses. Quando dettero la notizia al telegiornale dissero che era il figlio di una tossicodipendente e che avrebbe avuto problemi di salute. Ho sempre immaginato quel "figlio del crack" con una gigantesca crepa che gli correva lungo il corpicino, come se si fosse rotto mentre nasceva. Sapevo che il crack si riferiva a ben altro, ma quell'immagine si cristallizzò nella mia mente. Forse fu questo ad attrarmi fin dall'inizio. È successo tutto prima che io nascessi, e quando incontrai Moses e mia madre mi raccontò la sua storia, era diventata una notizia vecchia e nessuno voleva avere a che fare con lui. La gente ama i bambini, anche i bambini malati. Anche i figli del crack. Ma i bambini poi crescono e diventano ragazzini e poi adolescenti. Nessuno vuole intorno a sé un adolescente incasinato. E Moses era molto incasinato. Ma era anche affascinante, e molto, molto bello. Stare con lui avrebbe cambiato la mia vita in un modo che non potevo immaginare. Forse sarei dovuta rimanere a distanza di sicurezza. Ma non ci sono riuscita. Così è cominciata una storia fatta di dolore e belle promesse, angoscia e guarigione, vita e morte. La nostra storia, una vera storia d'amore.


Il blogtour prosegue domani su Leggere Romanticamente e Fantasy

venerdì 20 gennaio 2017

ANTEPRIMA: LA SCELTA DECISIVA di Charlotte Link



Buongiorno lettori, oggi vi presentiamo il nuovo romanzo della regina dello  psicothriller  Charlotte Link, la scrittrice tedesca che ha venduto oltre 30 milioni di copie nel mondo e 1 milione solo in Italia.
La scelta decisiva si preannuncia un romanzo avvincente, inquietante, sorprendente.

Cosa succede quando, nel momento sbagliato,ti trovi nel posto sbagliato?   

«Charlotte Link non sbaglia un colpo! Realistico, avvincente, senza una sbavatura: La scelta decisiva non ha una parola di troppo!»  Bild am Sonntag

Abbiamo anche una bella notizia per tutti i fan di Charlotte,  lunedì 30 gennaio 2017 alle 18,30 l'autrice sarà a Milano per incontrarvi e presentare il romanzo.
Un incontro da non perdere!



Trama:
Voleva solo essere d’aiuto.
Non sapeva che la sua decisione gli avrebbe cambiato la vita.
Simon sceglie di passare le vacanze di Natale con i figli, nella casa al mare del padre, cedendo ancora una volta all’ennesima richiesta della ex moglie e mettendo alla prova per l’ennesima volta la pazienza della sua nuova compagna. Non solo: i piani all’ultimo momento saltano, e lui si ritrova da solo in un paese nel Sud della Francia, vuoto, triste e piovoso. Incerto sulle prossime mosse, Simon passeggia sulla spiaggia sotto l’acqua quando si imbatte in un alterco fra due uomini e una giovane donna, Nathalie: disperata, senza soldi, senza documenti non sa dove andare e Simon, quasi suo malgrado, le offre ospitalità. Non sa che questa sua decisione lo farà precipitare in un incubo da cui cercherà di uscire seguendo le tracce, macchiate di sangue che conducono fino a Sofia e a un’altra ragazza: Selina. Sullo sfondo di una Francia ferita, in cui si respira ancora l’odore acre della paura degli attentati, le storie di persone apparentemente lontanissime fra loro, per un incredibile inanellarsi di eventi, si intrecceranno in modo drammatico e inaspettato ai destini di Simon e Nathalie a mille chilometri di distanza, in una Bulgaria povera e disperata.
Avvincente, inquietante, sorprendente, La scelta decisiva è la riconferma dell'indiscusso talento di una delle maggiori autrici di thriller contemporanee.

L'Autrice:

Charlotte Link, nata nel 1963, è una delle scrittrici tedesche più affermate. In Italia Corbaccio ha pubblicato La casa delle sorelle, La donna delle rose, Alla fine del silenzio, L’uomo che amava troppo, La doppia vita, L’ospite sconosciuto, Nemico senza volto; la trilogia Venti di tempesta, Profumi perduti, Una difficile eredità; L’isola, L’ultima traccia, Nobody, Quando l’amore non finisce, Il peccato dell’angelo, Oltre le apparenze, L’ultima volta che l’ho vista, Giochi d’ombra, L’inganno (tutti anche in edizione TEA) e il memoir Sei nelle mie parole.


 Il Libro
Editore; Corbaccio
Genere: Thriller
Pagine: 428
Prezzo: € 18,40
Data pubblicazione:  26 gennaio 2017


                                                                                      

lunedì 16 gennaio 2017

LA SPIA DEL MARE di Virginia de Winter

Un viso fresco toccò il suo, occhi blu come il cielo al crepuscolo si confusero davanti al suo sguardo. Quando lui abbassò il capo cercandole la bocca, la pioggia smise di cadere o forse il cielo esplose un tuono, ma lei non se ne accorse perché ogni cosa era già lontana.



Un viaggio in una Venezia del passato, affascinante e misteriosa con atmosfere noir che fanno venire i brividi e la rendono fantastica. 
Venezia come non l’avete mai vista, avvolta in una nuvola di mistero, popolata da maschere, spie, morti viventi e alchimisti ma anche da uomini affascinanti e donne intraprendenti che rendono questo romanzo unico e avvincente. Suspense, combattimenti e passione creano un insieme originale che riesce a catturare il lettore pian piano in un crescendo di emozioni che sembra non finire neppure dopo aver chiuso il libro.


 Opinione di Blacksophia

Oggi vi parlo di un libro la cui autrice Virginia de Winter con la serie Blackfriars era riuscita a farmi provare emozioni che raramente mi capita di sperimentare nella lettura. Con la Spia del Mare è riuscita a confermare la grande stima che ho del suo lavoro non deludendo le mie altissime aspettative riguardo a questo romanzo. Virginia è riuscita a trasportarmi attraverso le parole in un altro mondo a farmi conoscere una nuova dimensione di Venezia terrena ma fantastica, legata alla realtà ma completamente diversa. Ho avuto la sensazione di camminare nei vicoli di questa città meravigliosa, di navigare lungo i canali con le gondole, di osservare le maschere e le feste respirando l’atmosfera mondana del carnevale. Mi sono innamorata di tutti i personaggi che popolano questa storia avventurosa e ricca di mistero, sia di quelli principali che dei personaggi secondari. La protagonista principale, Cordelia, è una vera eroina moderna in un mondo antico, dinamica, indipendente abituata alla solitudine e ai rapporti fugaci, per lei l’amore non esiste e il suo corpo è un’arma come un’altra per ottenere informazioni. Cordelia è una spia inglese chiamata a Venezia dal padre per svolgere una missione difficile e pericolosa che solo lei può portare a termine ma di cui non conosce i dettagli più importanti, si vede quindi costretta ad eseguire gli ordini di un padre quasi sconosciuto e che odia. Durante il periodo in cui si trova a Venezia oltre a fare il suo dovere di spia viene obbligata anche a sostituire sua sorella gemella Cassandra che gravemente malata non può passare molto tempo in piedi e per questo le chiede di prendere il suo posto a tutte le attività mondane a cui è invitata dal suo fidanzato, il bellissimo e conturbante Cassian D’Armer, un uomo dal passato oscuro. L’incontro con Cassian smusserà poco a poco la ruvidezza emotiva di Cordelia che suo malgrado non potrà fare a meno di innamorarsi di un uomo bello e pericoloso come Cassian. L'inganno però non destinato a durare a lungo, Cassian inizialmente resta confuso dalle diverse sfumature nel comportamento di Cassandra che in certi momenti lo osserva con occhi sognanti e pieni d’amore e in altri lo tratta con indifferenza e sembra fare di tutto per provocare la sua gelosia. Quando capirà di avere a che fare con due donne diverse la collera gli farà commettere un gravissimo errore che rischierà di compromettere per sempre il loro futuro. Questo è stato per me uno dei momenti più belli e difficili del romanzo, non posso spiegare perché ma posso dirvi che pian piano si arriva ad un punto di svolta nel rapporto fra i due protagonisti, ma sul più bello c'è una brusca interruzione e tutto sembra perduto. Per fortuna le sorprese e i colpi di scena non mancano e in realtà ci troviamo solo ad un nuovo inizio. Da qui in poi la storia prende una piega ancora più avvincente e passionale. Oltre al bellissimo Cassian nel romanzo sono presenti altri personaggi maschili altrettanto affascinanti, il giovane Casanova, bello e spregiudicato in amore, il misterioso e principesco spagnolo Manuel Alfonso, il francese Alain de Mortemart tutti legati da una strana amicizia che li porta a formare una sorta di squadra in cui ognuno protegge i segreti dell’altro.  La bellezza di questo romanzo sta anche nel saper amalgamare una sapiente ricostruzione storica della Serenissima Repubblica di Venezia con  elementi paranormali, con fantasmi e morti che tornano dall'oltretomba e di aver portato lo spionaggio alla James Bond nella Venezia del 1741. Potrei azzardare a definirlo un Fantasy storico ma un libro così ricco di sfumature diverse non può essere etichettato con due parole, e cosa ancora più difficile è esprimere a parole tutto quello che mi ha dato durante la lettura. Sono arrivata alla fine del libro con ancora tanta voglia di restare in compagnia di questi bellissimi personaggi, sono convinta che Virgina potrebbe scrivere una storia per ciascuno di loro e spero ardentemente che lo faccia.  Soprattutto sarei curiosa di leggere gli sviluppi di un amore appena accennato fra James e Cassandra. Ma se non dovesse esserci un seguito resta comunque un romanzo bellissimo, di quelli che non vorresti finissero mai perché sai che una volta letta l’ultima pagina dovrai fare a meno delle emozioni che ti ha regalato fino a quel momento e dovrai abbandonare quel mondo in cui la penna di Virginia de Winter ti ha sapientemente trasportato.



L'Autrice

Virginia de Winter è nata nelle assolate regioni meridionali e appena può corre verso i mari e le spiagge del Sud. Vive e lavora a Roma, tra librerie cariche e dispense desolatamente vuote, una famiglia molto amata e piantine che non vogliono saperne di sopravvivere alle sue cure. Adora i libri, le serie tv, anime, manga e chiacchierare di queste cose sui social network. È appassionata di architettura, opera lirica, musica e vintage, ma ama leggere sopra ogni altra cosa. Ha cominciato a pubblicare nel 2004 sul sito di fanfiction EFP. È autrice della serie Black Friars (L'Ordine della Spada, L'Ordine della Chiave, L'Ordine della Penna, L'Ordine della Croce) edita da Fazi dal 2010 al 2013 e de Il Cammeo di Ossidiana (Harper Collins, 2016).


Il libro
Editore: Mondadori
Data pubblicazione: 25 ottobre 2016
Pagine: 408
Prezzo cartaceo: 19€
Prezzo ebook: 9,99€


Trama

È il 1741. Mentre la scintillante e cosmopolita Repubblica di Venezia si prepara per le celebrazioni del Carnevale, una spia inglese di nome Cordelia Backson si mette sulle tracce di un feroce gruppo di assassini che celano la loro identità dietro le maschere della Commedia dell'Arte. Cordelia è bella e pericolosa, in grado di maneggiare ogni tipo di arma, esperta di combattimento e di intrighi politici, ma ancora ignora che qualcuno progetta la distruzione della Serenissima. E che l'uomo a capo di questo efferato complotto è profondamente legato alla sua vita e a quella di ogni singolo componente della sua famiglia – i Giustinian. Sarà proprio ricostruendo ciò che è accaduto in passato che Cordelia si troverà a sciogliere gli enigmi che coinvolgono i suoi genitori e la sua gemella Cassandra. Ma a tormentarla c'è anche altro: Cassian D'Armer, un giovane uomo alto e bruno di sconvolgente bellezza, il cui sguardo fiero e cupo intimidisce chiunque tenti di avvicinarlo e che il caso ha messo sulla sua strada. Sarà Cassian ad accompagnarla nella sua missione insieme a tre amici: Alain de Mortemart, un aristocratico francese fuggito dalla corte di Versailles, il giovane abate Giacomo Casanova, libertino impenitente, e un nobile spagnolo in esilio volontario. Nessuno di loro è un cittadino gradito alla Repubblica, ognuno nasconde terribili segreti, ma, quando il pericolo incomberà su Venezia, il Doge non esiterà a reclutarli come spie, promettendo in cambio la grazia per i loro delitti e rischiando di portare alla luce il più oscuro tra i misteri che offuscano la storia della Serenissima. Attraverso un'attenta ricostruzione storica, affiancando con maestria personaggi reali e di finzione, con una scrittura appassionata e accesa di accattivante umorismo, Virginia de Winter dà vita a un thriller incalzante dalle atmosfere tenebrose, portando sulla scena popolata dalle maschere del Carnevale agenti segreti, alchimisti e uomini di Stato. Un romanzo coinvolgente e unico, che è anche un grande omaggio alla città di Venezia.

venerdì 13 gennaio 2017

Anteprima: LA LOCANDA DELL'ULTIMA SOLITUDINE di Alessandro Barbaglia

È tutta in legno, la Locanda, alterna le pareti scure alle finestre piene di luce da cui entra sempre un po’ di vento. È fatta di poche stanze e una sola certezza: se sai arrivarci, facendo tutto quel sentiero buio che ci vuol poco a perdersi, quello è il posto più bello del mondo. 
  
    

Buon pomeriggio lettori oggi parliamo di un libro con una trama originale e diversa che mi ha molto incuriosita. Si tratta del primo romanzo di Alessandro Barbaglia, La Locanda dell'Ultima Solitudine edito da Mondadori. Una storia d'amore poetica e surreale i cui protagonisti inseguono i propri sogni e cercano il loro posto nel mondo. Non vedo l'ora di leggerlo per scoprire come e quando i loro percorsi si incroceranno.  Lo troverete nelle librerie a partire dal 17 gennaio.

Trama 
 Libero e Viola si stanno cercando. Ancora non si conoscono, ma questo è solo un dettaglio... Nel 2007 Libero ha prenotato un tavolo alla Locanda dell’Ultima Solitudine, per dieci anni dopo. Ed è certo che, lì e solo lì, in quella locanda tutta di legno arroccata sul mare, la sua vita cambierà. L’importante è saper aspettare, ed essere certi che “se qualcosa nella vita non arriva è perché non l’hai aspettato abbastanza, non perché sia sbagliato aspettarlo”. Anche Viola aspetta: la forza di andarsene. Bisogno, il minuscolo paese in cui abita da sola con la madre dopo che il padre è misteriosamente scomparso, le sta stretto, e il desiderio di nuovi orizzonti si fa prepotente. Intanto però il lavoro non le manca, la collina di Bisogno è costellata di fiori scordati e le donne della famiglia di Viola, che portano tutte un nome floreale, si tramandano da generazioni il compito di accordarli, perché un fiore scordato è triste come un ricordo appassito. Libero vive invece in una grande città, in una casa con le pareti dipinte di blu, quasi del tutto vuota. Tranne che per un baule: imponente, bianco. Un baule che sembra un forziere, e che in effetti custodisce un tesoro, la mappa che consente di seguire i propri sogni. Quei sogni che, secondo l’insegnamento della nonna di Viola, vanno seminati d’inverno. Perché se resistono al gelo e al vento, in primavera sbocciano splendidi e forti. Ed è allora che bisogna accordarli, perché i sogni bisogna sempre curarli, senza abbandonarli mai. Libero e Viola cercano ognuno il proprio posto nel mondo, e nel farlo si sfiorano, come due isole lontane che per l’istante di un’onda si trovano dentro lo stesso azzurro. E che sia il mare o il cielo non importa. La Locanda dell’Ultima Solitudine sorge proprio dove il cielo bacia il mare e lo scoglio gioca a dividerli. La Locanda dell’Ultima Solitudine sta dove il destino scrive le sue storie. Chi non ha fretta di arrivarci, una volta lì può leggerle. Come fossero vita. Come fossero morte. Come fossero amore. Con una scrittura lieve e pervasa di poesia, tra giochi linguistici, pennellate surreali e grande tenerezza, Alessandro Barbaglia ci racconta una splendida storia d’amore.


L'autore


Alessandro Barbaglia, poeta e libraio, ha trentacinque anni e vive a Novara. Pur avendo pubblicato qualcosa tra poesie e racconti, è alla sua prima prova di narratore. 

Il libro
Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo: 17,00 €
Genere: narrativa contemporanea
Pagine: 168
Data pubblicazione: 17 gennaio 2017

lunedì 2 gennaio 2017

FLOWER Release Party - Tate e Charlotte a New York


In occasione dell'uscita di Fower di Elizabeth Craft e Shea Olsen da oggi in tutte le librerie (per la verità qualche fortunata è già riuscita a trovare la sua copia cartacea in catene di grande distribuzione) partecipiamo con gioia al Release Party!

La storia di Charlotte e Tate si svolgerà tra Los Angeles, Telluride in Colorado, New York e Vernazza, in Italia. Tornata fresca fresca - ed entusiasta - da New York non potevo non scegliere questa location per l'estratto che vi propongo!


New York è una massa scintillante di luci sotto il cielo scuro, e quando l'aererò tocca terra un'eccitazione nervosa mi prende lo stomaco.  Hank sta al nastro dei bagagli, e fa un gran sorriso quando mi individua. Prende la mia valigia e la carica su un Escalade nera. La città sembra in fermento mentre attraversiamo Manhattan, i grattacieli svettano sopra di noi, la gente si muove rapida sui marciapiedi mentre una pioggerella si deposita sul parabrezza. Non posso credere di essere davvero qui.
Finalmente ci fermiamo davanti ad un altissimo albergo e un uomo in uniforme mi apre la portiera tenendo un ombrello. Un facchino recupera la mia valigia dal portabagli del SUV e la trascina sotto la tettoia che protegge l'entrata dalla pioggia. "La sua chiave, Milady", dice Hank quando mi vede sul marciapiede, e mi porge una Key card. Poi si rivolge all'uomo che mi sta riparando con l'ombrello: "Lei è nella suite".

Tate Collins è uno dei cantanti più famosi del mondo ed era fuori della scena musicale ormai da un anno - per i motivi che scoprirete solo leggendo - e proprio grazie all'incontro con Charlotte riesce a trovare nuova linfa e nuova ispirazione. Da questo incontro e da questo amore, dopo un momento di stasi artistica e di assenza di ispirazione, sgorgano invece parole e melodie che Tate ha la necessità di "trasformare" nel suo nuovo disco. E per farlo dovrà volare proprio a New York, dove c'è lo studio del produttore "giusto" che saprà rendere giustizia al suo atteso ritorno. 

Questa è la canzone che ho scelto perché mi fa pensare a loro... 



Ma la lontananza con Charlotte, ora che il loro rapporto si è fatto più serio e più intimo, non è facile da sopportare. Ed è così che Tate predispone un volo privato per la sua dolce metà nella grande mela, dove le regalerà un week-end da sogno!

Mi domando come io - Charlotte Reed, invisibile topo da biblioteca e insuperabile nere - possa averlo ispirato. Mi sembra così assurdo che quasi mi metto a ridere.
"Ho bisogno di una musa" continua, con il pollice mi strofina il labbro inferiore, "e tu sei diventata la mia musa, Charlotte.  Quando sono con te le parole mi appaiono nella mente. Non era mai successo prima. Le canzoni semplicemente sgorgano da me e io non vedo l'ora che tu le ascolti." (…) "Starei con te anche se non fossi riuscito a scrivere una nota. La musica, però, mi è sempre servita per mantenere l'equilibrio mentale. Ne ho bisogno. E tu, mi hai aiutato a ritrovarla, semplicemente essendo te stessa."
Butto fuori l'aria. "Ma tutto questo cosa significherà per noi?"
"Dovrò passare molto tempo nello studio" ammette. "Devo lavorare a questo album al meglio delle mie possibilità. Si tratta di un nuovo sound, una strada nuova per me, e ne ho bisogno per rientrare in sintonia con i miei fan alla grande." Il suo sguardo, intenso e indagatore, si incatena al mio. "Ma ti prometto che farò in modo di vederti ogni volta che posso, Charlotte. Tu sei tutto per me. Spero che tu te ne renda conto."
Annuisco cercando di non dare retta alla sensazione di paura che si sta insediando dentro di me. "Tra di noi le cose funzioneranno" sottolinea appena prima di baciarmi. "Ma come prima cosa devo partire per New York."


Fuori la città è vitale e in movimento come immagino sia durante il giorno. Una massa di persone si muove sui marciapiedi e io adoro l'anonimato, la sensazione di essere sperduta e libera in una città dove nessuno sembra riconoscere Tate. Dove siamo due persone normali che che camminano sotto una pioggerella sottile. (…) 

Quando finiamo di mangiare sento accendersi un'urgenza tra noi che minaccia di incendiarci entrambi. La strada è trafficata e Tate mi tiene vicino mentre fa cenno a un taxi di fermarsi. Non ci sono paparazzi che ci aspettano, né fan che gridano il suo nome. E io mi sento davvero come chiunque altro, come se questa fosse la nostra città e noi le appartenessimo… insieme.

FLOWER
di Elizabeth Craft e Shea Olsen

editore: Newton Compton
genere: romance
pagine: 288
prezzo: 9.90 euro
Rilegato
eBook: 4.99 euro

Trama

Charlotte vive con la nonna ed è una ragazza con la testa sulle spalle: bravissima a scuola, lavora in un negozio di fiori per pagarsi gli studi e nel tempo libero si prepara per l’ammissione alla prestigiosa università di Stanford. È molto concentrata e non si concede distrazioni, niente uscite serali e soprattutto niente ragazzi: la sua più grande paura è infatti quella di fare la fine di tutte le donne della sua famiglia, che hanno rinunciato a seguire le proprie aspirazioni a causa dell’amore. Una sera, all’ora di chiusura, entra nel suo negozio un misterioso e affascinante cliente, ombroso ma gentile, che le fa strane domande. Nonostante ne rimanga colpita, Charlotte è sicura di non rivederlo mai più… E invece la mattina dopo le viene recapitato in classe un mazzo di rose purpuree, i suoi fiori preferiti. A mandarglieli è stato proprio Tate, il ragazzo della sera prima, che inizia a corteggiarla in modo molto discreto ma deciso. Charlotte, dopo le resistenze iniziali, decide di uscire con lui per una sola sera. Ma appena fuori dal ristorante vengono assaliti da folla di paparazzi che grida il nome di Tate… Chi è davvero quel misterioso ragazzo e cosa nasconde dietro quei bellissimi occhi malinconici?