Non dimentico il rosso che mi hai tatuato sul cuore.
Sento ancora il bianco della purezza che mi hai fatto provare.
Sogno il verde tutte le notti, e ogni tanto, al buio,
mi avvolge il nero del tuo cuore.
Sei tutti i colori della mia vita.
Sei l'arcobaleno che non passa
e che al tempo stesso non posso vedere.
Un romanzo romantico e fresco ma non privo delle note di profondità e introspezione che caratterizzano la scrittura di Silvia Montemurro, già conosciuta amata con il suo bellissimo Cercami nel vento (recensione QUI). Con Shake my colors ci troviamo davanti ad una storia più "young adult" e (apparentemente) leggera che farà breccia nei cuori delle giovani lettrici che hanno cominciato a seguire le vicende di Laura, Geo e Paolo già su Wattpad. Batticuori ed emozioni assicurate, confezionate in una scrittura ineccepibile. Uno dei migliori romanzi YA dell'anno che promette tanto altro nei prossimi volumi che andranno a comporre la trilogia.
opinione di Sangueblu
"Io amo le farfalle bianche.
Sono le più pure. E riesco a vederle meglio.
Quando sbattono le ali, penso sempre che
sono al mondo solo per quel giorno,
per poi doversene andare.
Non è una tremenda ingiustizia?"
Paolo ci aveva penato un po' su.
"Hanno vissuto nel loro bozzolo per un bel po' di tempo"
mi aveva detto, "ed erano sempre farfalle.
Ma non se ne rendevano conto. Un po' come te."
"Come me cosa?"
"Niente" aveva risposto lui "Forse la sofferenza serve a questo"
gli avevo detto.
"A capire quanto è bello un giorno di sole.
Un giorno da farfalla."
Non è un mistero per chi ci segue il mio grande apprezzamento per Silvia Montemurro adoro la spontaneità ed il realismo delle sue storie calate perfettamente nel nostro paese e nel nostro presente, tra i giovani di oggi. Adoro l'equilibrio che riesce a trovare tra il dramma e la spensieratezza, tra la "tragedia" ed un inguaribile ottimismo che sembrano sempre sfumare l'uno nell'altro.
Adoro il suo stile impeccabile: pulito, lineare ed elegante.
E adoro i suoi "escamotage narrativi", le sue piccole trovate che vanno ad impreziosire le pagine e più in generale l'intera storia.
Nello specifico ho adorato l'idea - geniale - di far iniziare ogni capitolo con un colore e la descrizione delle sue caratteristiche. Silvia Montemurro è fatta così: riesce a prendere un oggetto, una cosa comune ben conosciuta e renderla "nuova"; ce la fa conoscere meglio e ci spiega qualcosa in più così che, in qualche modo ce la fa amare a nostra volta. ce ne fa appassionare. Era successo con gli strumenti musicali, con dei semplici appunti su una Moleskine, con delle lenzuola appese ad asciugare al vento...
Ora Silvia ci fa innamorare dei colori.
Tutti. In un caleidoscopio di sensazioni ed emozioni che escono dalle pagine e ci riempiono gli occhi. Ce li fa vedere... riuscendo perfino a farli vedere alla protagonista che, in realtà, i colori non può vederli affatto. Laura è infatti affetta da una malattia particolarissima - la acromatopsia - che impedisce la percezione dei colori. Il mondo di Laura è infatti tutto in bianco e nero... Fatto più di ombre che di luce, nella più completa assenza di colore ma soltanto una perpetua scala di grigi.
Crescere "diversa" dagli altri non le ah certo impedito di svolgere una vita "normale" grazie soprattutto alla sua determinazione e la sua curiosità che l'ha spinta a studiare qualsiasi cosa riguardasse i colori e alla sua innata capacità di percepirli attraverso l'anima delle persone che la circondano.
In più, Laura, fin dall'asilo, ha sempre potuto contare su un valido aiuto: quello di Paolo.
Paolo, un bambino e un ragazzo molto più che speciale che fin dal primo giorno di scuola diventa il suo migliore amico. Il punto di riferimento. Il suo faro; il porto sicuro.
Il loro è un legame fortissimo, quasi magico. Qualcosa di speciale e fondamentale nella vita di entrambi, che hanno avuto - letteralmente - la possibilità di crescere insieme dato che erano anche vicini di casa. Dividendo il loro rifugio sull'albero hanno diviso a metà anche il peso dei loro problemi: la malattia, per Laura, e una situazione familiare problematica, per Paolo.
Un rapporto solido, duraturo ma che, come è giusto e naturale che sia, non è statico e ha un'evoluzione parallela alla crescita dei personaggi.
Assisteremo infatti ai dubbi, ai conflitti e alle gelosie legate ad un rapporto ben più complesso di quello che sembra e che verrà messo alla prova dalla comparsa di Geo: un ragazzo bello e misterioso che sconvolgerà l'esistenza di Laura e le farà scoprire l'amore.
Un ragazzo che le farà sentire i colori; che le permetterà di essere (o almeno sentirsi) se stessa fino in fondo.
Un triangolo.
Ma molto di più.
Leggerete storie di amicizia (io mi sono innamorata del personaggio di Prisca, la classica "stronzetta" che per "colpa" della troppa bellezza spesso veste una maschera che non le appartiene); leggerete storie di famiglia con due situazioni molto diverse a confronto come sono quelle di Laura, unita ed affiatata di contro a quella di Paolo dove la madre, instabile e sofferente, condiziona profondamente la sua vita. Leggerete una storia di sport e passione.
(E questa è un'altra cosa che tanto amo nei romanzi di Silvia: la passione per qualcosa: che sia la musica, la scrittura o come in questo caso lo sport c'è sempre un grande motore che smuove i personaggi, che li fa crescere e che è per loro "maestro di vita"). Laura infatti è una pattinatrice.
Il pattinaggio ed il ghiaccio, l'artisticità, la competizione e la soddisfazione di perseguire un traguardo saranno un elemento centrale della storia.
Insomma... non vi annoierete neanche un secondo.
E questo non solo grazie alle idee ma anche grazie allo stile incalzante e trascinante dell'autrice.
Un rapporto solido, duraturo ma che, come è giusto e naturale che sia, non è statico e ha un'evoluzione parallela alla crescita dei personaggi.
Assisteremo infatti ai dubbi, ai conflitti e alle gelosie legate ad un rapporto ben più complesso di quello che sembra e che verrà messo alla prova dalla comparsa di Geo: un ragazzo bello e misterioso che sconvolgerà l'esistenza di Laura e le farà scoprire l'amore.
Un ragazzo che le farà sentire i colori; che le permetterà di essere (o almeno sentirsi) se stessa fino in fondo.
Un triangolo.
Ma molto di più.
Leggerete storie di amicizia (io mi sono innamorata del personaggio di Prisca, la classica "stronzetta" che per "colpa" della troppa bellezza spesso veste una maschera che non le appartiene); leggerete storie di famiglia con due situazioni molto diverse a confronto come sono quelle di Laura, unita ed affiatata di contro a quella di Paolo dove la madre, instabile e sofferente, condiziona profondamente la sua vita. Leggerete una storia di sport e passione.
(E questa è un'altra cosa che tanto amo nei romanzi di Silvia: la passione per qualcosa: che sia la musica, la scrittura o come in questo caso lo sport c'è sempre un grande motore che smuove i personaggi, che li fa crescere e che è per loro "maestro di vita"). Laura infatti è una pattinatrice.
Il pattinaggio ed il ghiaccio, l'artisticità, la competizione e la soddisfazione di perseguire un traguardo saranno un elemento centrale della storia.
Insomma... non vi annoierete neanche un secondo.
E questo non solo grazie alle idee ma anche grazie allo stile incalzante e trascinante dell'autrice.
Un ragazzo che mi fa sentire i colori
e un altro chè è tutto i mio passato.
Uno con cui ho fatto l'amore,
e l'altro che non ho nemmeno baciato.
Uno mi eccita, l'altro mi calma.
Uno mi sprona, l'altro mi protegge.
Cosa vuole il mio cuore?
Perchè non lo capisco più?
Scopriremo qualcosa di più e come - e se - Laura riuscirà a sbrogliare la matassa dei suoi dubbi, con il secondo volume di Shake my Colors Persa nel buio, in uscita oggi sempre per Sperling & Kupfer.
L'Autrice
E' nata a Chiavenna la notte di San Lorenzo del 1987. Oltre ai libri ama la danza, gli asini e i viaggi: è ancora alla ricerca di un posto da chiamare casa. Insegna teatro nelle scuole, fa la correttrice di bozze e scrive romanzi brevi per una rivista femminile. Il suo romanzo d'esordio L'inferno avrà i tuoi occhi pubblicato nel 2013 da Newton Compton, è stato segnalato dal comitato di lettura Premio Calvino.
Il libro
editore: Sperling&Kupfer
genere: Young Adult
pagine: 275
prezzo: 16.90 euro
Rilegato
eBook: 9.99 euro
Trama
Laura ha diciassette anni e ama il pattinaggio più di ogni altra cosa. È solo lì, sul ghiaccio, che si sente davvero se stessa. Perché, fin da quando è nata, non può vedere i colori e il mondo è spesso una trappola in bianco e nero. Paolo, il suo migliore amico, è l'unico a capire cosa tutto ciò significhi per lei ed è la sua àncora di salvezza. Sono cresciuti insieme in un paesino affacciato sul lago di Como, conoscono tutto l'uno dell'altra e custodiscono i reciproci sogni. Ora che una gara importantissima l'attende, Laura sa di poter contare su di lui, e che quando sarà il momento lo vedrà sugli spalti a fare il tifo per lei. E poi, un giorno, Laura incontra Geo. Capelli lunghi, stretti in una coda da cui sfugge qualche ciuffo ribelle, gesti decisi di chi sa quello che vuole e uno sguardo che la fa vacillare. Non riesce a vedere il colore di quegli occhi, ma le basta poco per capire che da quell'incontro la sua vita non sarà più come prima. Qualcosa li spinge l'uno verso l'altra, un'attrazione a cui non ha senso resistere. La passione che nasce è così travolgente da lasciarli senza fiato. Eppure ci sono dei silenzi tra loro, perché entrambi stanno nascondendo qualcosa. Laura non ha ancora trovato il coraggio di parlargli del suo problema alla vista, e Geo... cosa nasconde Geo? Cosa significano quelle ombre sul suo viso? E le sue fughe improvvise? Persino sul ghiaccio Laura non è più la stessa, e rischia di mandare all'aria il lavoro di anni. Un sentimento unico come quello che li lega dovrebbe poter vincere su tutto. Ma quando l'amore è un salto nel buio, avere coraggio a volte non basta.
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