E' proprio questo il caso del romanzo di Libbra Bray - autrice che conoscevo solo di fama per la sua trilogia storico/paranormale dedicata a Gemma Doyle - di cui finalmente adesso ho avuto il piacere di scoprire lo stile estremamente brillante e l'abilità narrativa che fa apparire il suo lavoro come una vera e propria miniera d'oro di idee che hanno dato vita ad un libro "straripante".
Quasi seicento pagine piene piene di tutto e di più... Una storia di omicidi, occultismo, superstizioni, una storia di emancipazione, di riscatto, di affermazione dell'identità... Una storia della "storia", di un suo spaccato, in una continuo oscillare tra realtà e fantasia in cui il confine è talmente labile da lasciare quasi il dubbio se possa essere un racconto di pura finzione o se una cosa del genere possa essere realmente possibile. E' ovvio che non è così, ma questa è la bravura della Bray: ci fa talmente calare nell'atmosfera delle sue pagine, ce le fa vivere talmente intensamente ed è talmente coerente nel costruire la dinamica dei fatti da indurci in quella dimensione non solo come se fosse possibile, ma addirittura reale! Se amate il brivido... se vi affascina l'occulto, se volete leggere di personaggi tridimensionali ed indimenticabili e se volete tuffarvi nella scintillante, roboante e trasgressiva atmosfera degli anni '20 e nella magica città di New York non perdetevi questo piccolo gioiello che ha solo un difetto: vi farà disperatamente desiderare il seguito!!!
opinione di Sangueblu
Difficile resistere ad un libro con questa copertina!
Gia dallo scaffale della libreria ammicca ed ammalia come la "maschietta" in primo piano. Un'altro dei tanti colpi messi a segno, con questo romanzo, dalla casa editrice Fazi che è stata geniale anche nella scelta del titolo dell'edizione italiana. L'originale "The Diviners" diventa infatti
La Stella Nera di New York avendo in un certo senso sia il pregio di "nascondere" a prima vista la natura dei personaggi protagonisti che sono sì dei Divinatori ma la cui funzione e i cui poteri apprenderemo man mano, sia la facoltà di evocare tutta una serie di "cose" che fanno parte del romanzo stesso... lasciando al lettore una libera interpretazione e una libera scelta dell'aspetto che maggiormente gli fa percepire la lettura.
La Stella Nera potrebbe essere per esempio la protagonista Evie che come una stella è brillante e luminosa ma altrettanto spigolosa... è infatti anche "nera" per il suo desiderio di trasgressione... per la sua deliberata ribellione e perchè è con l'Oscurità che, di contro alla scintillante e spensierata vita che persegue, suo malgrado deve fare i conti.
La Stella Nera potrebbe essere anche la stessa città di New York. Come una stella altrettanto sfavillante; una stella polare fra le altre, a tracciare la rotta di mode e tendenze; ricca, progressista, godereccia... Ma al contempo anche così "oscura", proibizionista, razzista e cattiva. Nera, appunto. Facile preda dell'odio nei confronti del diverso, di bigotta devozione ma anche con un occhio puntato allo spiritismo e dedita all'occultismo.
Oppure Stella Nera come la Cometa di Salomone... Aspettata dagli ignari come un evento di "festa" questa rara e fatidica cometa che passa ogni cinquant'anni, è invece portatrice di un evento nefasto.... aspettato da maghi e invasati religiosi.
Tutto questo vi incuriosisce?
Sappiate chè è solo l'inizio! Questo è un libro davvero "impegnativo". Sia da leggere che da recensire. E' talmente "pieno" di cose notevoli, di avvenimenti, di storia, di personaggi che ci si deve prendere il giusto tempo per assimilarlo, elaborarlo, digerirlo... E questo nonostante il meraviglioso stile dell'autrice, così fluido e brillante, elegante, ironico e mai banale che si leggerebbe in un baleno. E invece no... Dopo averti fatto ridere con la più sottile ironia o la più sfacciata battuta, o dopo averti fatto sognare nella atmosfera jazz di una trasgressiva festa a base di alcol di contrabbando, o dopo averti incantato con la musica jazz e i lustrini e le paillette delle ragazze da palcoscenico ti lascia lì a riprenderti da uno spavento, da una scena cruda, dall'orrore della violenza fisica e psicologica, da quei brividi che solo le storie di occultismo sanno lasciare...
Questo libro mi ha fatto vivere in un'eterna tensione... E' un libro dall'impianto molto inquietante, nonostante le apparenze.
E' una cosa inspiegabile... Più mi sentivo spaventata dalle scene e dalle situazioni e più mi sentivo attratta da quegli stessi omicidi... dallo sviluppo delle indagini... dalle motivazioni e dalle descrizioni. La Bray è stata bravissima a creare una storia di pura invenzione, dai presupposti assolutamente irreali ma che allo stesso tempo fa sembrare verosimili... e se non ci si ricordasse che le vicende narrate si svolgono nel 1926... (e che si tratta pur sempre di un libro... ^_^) ci si aspetterebbe quasi, con un certo orrore, di sentir fischiettare da qualche parte...
"John il Malvagio, John il Malvagio, fa il suo lavoro adagio adagio,
ti taglia la gola e ti strappa gli ossetti, poi se li vende per due spiccioletti".
John il Malvagio è davvero un cattivo memorabile...
Ma tante, tantissime cose rimangono impresse.
Di primo acchito i personaggi. Tutti, indiscriminatamente. Magistralmente costruiti, sanno raccontare la loro poliedricità mostrando sia la loro "facciata" che il loro mondo interiore, più nascosto e discosto da quello che vogliono fare apparire. Ognuno con un segreto. Ognuno con un potere. Tutti estremamente vividi e pienamente funzionali alla storia.
Difficile dire chi abbia preferito perchè ognuno a suo modo mi ha saputo conquistare.
La protagonista principale, Evie, è semplicemente strepitosa. Ma anche la sua migliore amica Mabel così diversa da lei... per non parlare di Theta e del suo passato shoccante. Tra i due ragazzi che orbitano intorno ad Evie (tranquilli non incappiamo nel "solito" triangolo"...) preferisco decisamente Jericho a Sam... sia per la sua personalità che per i retroscena della sua storia passata. Anche se credo che anche quella simpatica canaglia che è Sam avrà molto da dire nel prossimo libro... Menzione a parte spetta a Memphis, il Poeta, che mi ha fatta innamorare con la sua dolcezza e mi ha dato un bel batticuore. Più che romantico di apprensione.... Speriamo bene per lui! Lo zio Will, anche se è quello che più potrebbe sembrare un clichè, l'ho trovato molto interessante e sono davvero curiosa di sapere, come sua nipote Evie, che cosa nasconde.
Così come il sempre più inquietante Bill Johnson il Guercio.
Tutti loro sono Diviners - ossia Divinatori. Hanno ciascuno un particolare potere e avranno (in questo libro e nei prossimi tre previsti ) un particolare ruolo nell'Armageddon o in qualcosa d'altro che ancora non si riesce del tutto a capire.
Non posso svelarvi nulla e non posso dire di più perchè qualunque cosa potrebbe portare a svelarne un'altra. Ma fidatevi di me se vi dico che questo libro è davvero qualcosa di nuovo e portentoso nel panorama attuale delle letture che possiamo avere sotto mano. E' un libro brillante, elettrizzante ma anche molto duro ed inquietante per certi aspetti. Non aspettatevi perciò una lettura leggera, spensierata o romantica. (Il romanticismo è, almeno per adesso, una goccia nel mare, anche se tenero e struggente) e dovete essere pronti a lasciarvi emozionare.
Nel bene e nel male.
Ma se lo farete sarà un'esperienza entusiasmante!
BELLISSIMO!!!
Speriamo di non dover aspettare troppo il secondo! :-(
L'Autrice
Libba Bray è autrice della trilogia bestseller di Gemma Doyle (pubblicata in Italia da Elliot), di Beauty Queens (2011) e del libro vincitore del Printz Award 2010 per l’eccellenza nella letteratura YA Going Bovine, di prossima pubblicazione per Fazi. Vive a Brooklyn, New York.
LA STELLA NERA DI NEW YORK
editore: Fazi
pagine: 585
prezzo: 14.90 euro
Rilegato
( 1° libro Serie "The Diviners" )
traduzione di DONATELLA RIZZATI
Trama
New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Musco del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro.
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