"Chi ha detto che non si dice?"
Si dice, si dice tutto,
altrimenti cosa ci si innamora a fare?
Perché si soffre così se non per cercare
qualcuno con cui essere sé stessi?
Si dice, si dice tutto,
altrimenti cosa ci si innamora a fare?
Perché si soffre così se non per cercare
qualcuno con cui essere sé stessi?
Il garbo di questo autore è davvero cosa rara. La sua scrittura educata e gentile, pregna di un sentimento ed una sensibilità quasi d'altri tempi, mi ha conquistata in ogni sua opera fin dalla prima volta e Il primo caffè del mattino è proprio la "prima volta" letteraria di Diego Galdino: allegro e appassionato barista romano che della sua più grande passione, la scrittura, ha ormai fatto un mestiere. Infatti fra pochissimi giorni verrà pubblicato il suo quinto libro (L'ultimo caffè della sera) e io ho pensato, sperando di farvi cosa gradita, di parlarvi della storia di Massimo e Geneviève, perché torneranno nuovamente protagonisti di quello che l'autore stesso definisce come il libro più bello che abbia scritto fino ad ora. Siete curiosi come me di averlo finalmente tra le mani? Intanto lasciatevi prendere per mano tra le incantevoli atmosfere di Roma e fatevi inebriare dal voluttuoso aroma di caffè che pervade queste splendide pagine...
opinione di Sangueblu
Roma parlava, suggeriva, gli dava tanti leggeri pizzicotti e brividi,
insomma tutto faceva tranne che consigliargli la prudenza.
Perchè magari non sarà la città dell'amore,
ma di sicuro non è una città che intralcia l'amore.
Diciamo che è piuttosto conciliante.
Forse troppo.
insomma tutto faceva tranne che consigliargli la prudenza.
Perchè magari non sarà la città dell'amore,
ma di sicuro non è una città che intralcia l'amore.
Diciamo che è piuttosto conciliante.
Forse troppo.
Diciamo pure che il fascino innegabile di Roma con le sue atmosfere, la sua bellezza e i suoi "pittoreschi" abitanti, per quanto mi riguarda, già farebbero vincere Diego Galdino a mani basse. Se a questo aggiungiamo lo squisito stile dell'autore, la sua straordinaria capacità di fartela proprio vivere questa sua città - per la quale si percepisce tutto il suo orgoglio ed il suo attaccamento - e consideriamo inoltre la sua abilità nel raccontarci una storia d'amore delicata, romantica e sognante non ne può che uscire un romanzo delizioso e speciale come uno dei caffè che solo Massimo sa preparare.
Massimo, trent'anni, lavora dietro al bancone del Bar Tiberi sulla piazzetta di Santa Maria in Trastevere praticamente da sempre. Dal momento in cui, ancora studente, è dovuto subentrare al padre, deceduto, in quel luogo ormai storico che era stato di suo nonno, ancor prima di lui. Per un ragazzo gentile, per bene e responsabile come lui è stato fin troppo facile rinunciare ai propri sogni, rimboccarsi le maniche e far diventare quel bar e tutta la gente che gli ruota intorno il centro del suo mondo. Ed è proprio un vero microcosmo quello del Bar Turati... in cui personaggi caratteristici e apparentemente male assortiti sanno amalgamarsi come solo in una grande famiglia può succedere, dove i clienti diventano amici e le mura del bar un vero e proprio mondo in cui tutti si conoscono, nel bene e nel male.
In una routine fatta di battute, scherzi, prese in giro, consigli e discorsi accomunati dal minimo comun denominatore dei tanti caffè speciali preparati, come da tradizione, da Massimo e Dario, una mattina apparentemente come tante appare nel bar una autentica visione: una ragazza alta e magra vestita di rosso, con la frangetta e i capelli chiari e mossi, gli occhi verdi e le lentiggini.
Geneviève, questo è il suo nome, non ha mai bevuto un caffè in vita sua, è sola e spaesata e non capisce quasi una parola di quello che le viene detto dagli avventori del bar sempre pronti a scherzare e a fare battute non richieste e da quella prima esperienza a Roma rimane un po' turbata e piuttosto infastidita tanto che Massimo era sicuro che non l'avrebbe vista mai più. Almeno non nel suo bar.
E invece, quando è il destino a metterci lo zampino si sa che accadono le cose più strane.
Questa bella ragazza francese aveva appena ricevuto in eredità l'appartamento della Sòra Maria, grande amica di Massimo e soprattutto grande punto di riferimento affettivo per lui e molti altri abitanti del quartiere. Forse non erano del tutto perse le speranze di rincontrarla e magari di chiederle scusa... e, con un po' di fortuna, conquistare il suo cuore.
Massimo lo farà a suon di caffè, di passeggiate romantiche nelle strade più belle e meno note di Roma, con il fascino dei suoi stornelli e la complicità del Rugantino.
Geneviève è una ragazza forte e fragile allo stesso tempo, capace di toccare l'infinito eppure sempre sul punto di spezzarsi. Una ragazza che nella vita ha dovuto affrontare prove importanti e difficili, tanto da aver eretto intorno a sé delle solide barricate che è ben contenta di tenere sempre controllate e rinforzate.
Non sarà facile per Massimo riuscire a fare breccia in queste alte mura ma, grazie alla sua romantica tenacia, ai suoi deliziosi ed irresistibili caffè e alla complicità del fascino e della magia di Roma riuscirà ad averla accanto a sé, anche se solo per un breve momento, e a vivere uno di quei baci che non si dimenticano. Di quelli che ti entrano dentro, ti perseguitano e non ti lasciano più. Di quelli che ti spingono a fare delle pazzie e di salire su un aereo per Parigi pur di correre dietro al proprio destino.
Ovviamente non posso raccontarvi di più, anche se vorrei; vi consiglio semplicemente di leggere e gustare questo romanzo pagina dopo pagina. Sono certa che Massimo Turati vi conquisterà anche se non è il classico maschio alfa. Le sue paure, le sue incertezze, la sua gentilezza, i suoi slanci di entusiasmo fanno sciogliere il cuore e ci fanno ben sperare nel genere maschile. Perchè, da qualche parte, esistono ancora - e davvero - uomini semplici come lui che però sanno essere Speciali e Straordinari. Uomini con cui vorremmo bere sempre e per tutta la vita il primo caffè del mattino.
Il mio voto: 4 stelline e mezzo
Diego Galdino, classe 1971, vive a Roma e, come il protagonista del suo romanzo, ogni mattina sia alza alle cinque per aprire il suo bar in centro, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Non si sa quando trovi il tempo per scrivere - attività che, dopo shakerare, è la sua vera grande passione.
Massimo, trent'anni, lavora dietro al bancone del Bar Tiberi sulla piazzetta di Santa Maria in Trastevere praticamente da sempre. Dal momento in cui, ancora studente, è dovuto subentrare al padre, deceduto, in quel luogo ormai storico che era stato di suo nonno, ancor prima di lui. Per un ragazzo gentile, per bene e responsabile come lui è stato fin troppo facile rinunciare ai propri sogni, rimboccarsi le maniche e far diventare quel bar e tutta la gente che gli ruota intorno il centro del suo mondo. Ed è proprio un vero microcosmo quello del Bar Turati... in cui personaggi caratteristici e apparentemente male assortiti sanno amalgamarsi come solo in una grande famiglia può succedere, dove i clienti diventano amici e le mura del bar un vero e proprio mondo in cui tutti si conoscono, nel bene e nel male.
In una routine fatta di battute, scherzi, prese in giro, consigli e discorsi accomunati dal minimo comun denominatore dei tanti caffè speciali preparati, come da tradizione, da Massimo e Dario, una mattina apparentemente come tante appare nel bar una autentica visione: una ragazza alta e magra vestita di rosso, con la frangetta e i capelli chiari e mossi, gli occhi verdi e le lentiggini.
Geneviève, questo è il suo nome, non ha mai bevuto un caffè in vita sua, è sola e spaesata e non capisce quasi una parola di quello che le viene detto dagli avventori del bar sempre pronti a scherzare e a fare battute non richieste e da quella prima esperienza a Roma rimane un po' turbata e piuttosto infastidita tanto che Massimo era sicuro che non l'avrebbe vista mai più. Almeno non nel suo bar.
E invece, quando è il destino a metterci lo zampino si sa che accadono le cose più strane.
Questa bella ragazza francese aveva appena ricevuto in eredità l'appartamento della Sòra Maria, grande amica di Massimo e soprattutto grande punto di riferimento affettivo per lui e molti altri abitanti del quartiere. Forse non erano del tutto perse le speranze di rincontrarla e magari di chiederle scusa... e, con un po' di fortuna, conquistare il suo cuore.
Massimo lo farà a suon di caffè, di passeggiate romantiche nelle strade più belle e meno note di Roma, con il fascino dei suoi stornelli e la complicità del Rugantino.
Geneviève è una ragazza forte e fragile allo stesso tempo, capace di toccare l'infinito eppure sempre sul punto di spezzarsi. Una ragazza che nella vita ha dovuto affrontare prove importanti e difficili, tanto da aver eretto intorno a sé delle solide barricate che è ben contenta di tenere sempre controllate e rinforzate.
Non sarà facile per Massimo riuscire a fare breccia in queste alte mura ma, grazie alla sua romantica tenacia, ai suoi deliziosi ed irresistibili caffè e alla complicità del fascino e della magia di Roma riuscirà ad averla accanto a sé, anche se solo per un breve momento, e a vivere uno di quei baci che non si dimenticano. Di quelli che ti entrano dentro, ti perseguitano e non ti lasciano più. Di quelli che ti spingono a fare delle pazzie e di salire su un aereo per Parigi pur di correre dietro al proprio destino.
Ovviamente non posso raccontarvi di più, anche se vorrei; vi consiglio semplicemente di leggere e gustare questo romanzo pagina dopo pagina. Sono certa che Massimo Turati vi conquisterà anche se non è il classico maschio alfa. Le sue paure, le sue incertezze, la sua gentilezza, i suoi slanci di entusiasmo fanno sciogliere il cuore e ci fanno ben sperare nel genere maschile. Perchè, da qualche parte, esistono ancora - e davvero - uomini semplici come lui che però sanno essere Speciali e Straordinari. Uomini con cui vorremmo bere sempre e per tutta la vita il primo caffè del mattino.
Il mio voto: 4 stelline e mezzo
L'Autore
Diego Galdino, classe 1971, vive a Roma e, come il protagonista del suo romanzo, ogni mattina sia alza alle cinque per aprire il suo bar in centro, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Non si sa quando trovi il tempo per scrivere - attività che, dopo shakerare, è la sua vera grande passione.
Le opere
Il primo caffè del mattino
Mi arrivi come da un sogno
Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi
Ti vedo per la prima volta
Il libro
editore: Sperling&Kupfer
economica: Pickwick
genere: romance, commedia
pagine: 274
prezzo: 9.90 euro
eBook:
Trama
Massimo ha poco più di trent'anni, è il proprietario di un piccolo bar nel cuore di Roma e non si è mai innamorato davvero. In fin dei conti sta bene anche da solo, continua a ripetersi. Fino al giorno in cui una ragazza con le lentiggini, gli occhi verdi e l'aria sperduta di una turista straniera entra improvvisamente nel bar, e Massimo rimane folgorato. Il problema è che non riesce a farsi capire in nessuna lingua, e nel giro di cinque minuti lei se ne va spazientita, lasciandolo con qualcosa dimolto simile a un cuore spezzato. Ma tornerà presto, perché un segreto inconfessabile la lega proprio al bar di Massimo. Che potrà così corteggiarla con le armi che conosce meglio: caffè, cappuccini e il fascino di Roma.
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