mercoledì 2 maggio 2018

Recensione: VOLEVAMO ANDARE LONTANO di Daniel Speck


Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Brillano tra le foglie cupe le arance d’oro,
Una brezza lieve dal cielo azzurro spira,
Il mirto è immobile, alto è l’alloro!
Lo conosci tu?
Laggiù! Laggiù!
O amato mio, con te vorrei andare!
(J. W. Goethe, 1795)


Una storia familiare che attraversa più generazioni dominata da sentimenti irrisolti e rapporti interrotti in malo modo. Una giovane donna sola con un vuoto interiore da colmare che viene dal suo passato. Un incontro inaspettato che quel vuoto lo riapre e lo fa diventare una voragine che rischia di inghiottirla.  Una famiglia segnata nel tempo da bugie, sensi di colpa e tradizioni culturali che di generazione in generazione condizionano la vita dei suoi membri.  Il romanzo di Daniel Speck è tutto questo e altro ancora, un viaggio attraverso due paesi tanto diversi come la Germania e l'Italia, in epoche diverse con i cambiamenti economici e culturali che hanno caratterizzato la loro storia a partire dal dopoguerra ad oggi. Un modo per parlare anche di immigrazione, attraverso le vicende dei protagonisti che ci ricordano quando eravamo noi italiani, gli immigrati che nessuno voleva. Un romanzo denso di contenuti, che non mostra una visione della vita edulcorata e romantica, anzi spesso il romanticismo si scontra con la realtà, con  gli ostacoli che rendono il cammino verso la felicità una strada impervia ma che vale sempre la pena percorrere. 

La vita è un circo e noi siamo gli artisti che camminano sulla fune. Senza rete.

Opinione di Blacksophia
Julia è una giovane stilista tedesca, di Monaco, che fra mille difficoltà sta per realizzare il suo sogno di sfondare nel mondo della moda. La sua piccola azienda di moda è ad un bivio da un lato il fallimento dall'altro il successo. A Milano ha l’opportunità di presentare la propria collezione e vincere un contratto con una grossa azienda del settore. Non tutto però va per il meglio nonostante la vittoria. Julia deve fare delle scelte, scendere a compromessi ed evitare il fallimento o andare avanti per la propria strada e perdere tutto. In questo momento così delicato per la sua carriera lavorativa,  qualcuno da un passato sconosciuto, irrompe nella sua vita e riapre vecchie ferite mai rimarginate.  Un anziano uomo tedesco le si presenta sostenendo di essere suo nonno, il padre di quel padre che lei non ha mai conosciuto, di cui sa soltanto che era italiano e che è morto da tempo. Vincent Schlewitz, l’uomo che dice di essere suo nonno, non è italiano e afferma che suo  padre Vincenzo sia ancora vivo. Tutte queste informazioni non coincidono con quello che sua madre, l’unica famiglia che conosce, le ha sempre raccontato. Da quell'incontro in poi la vita di Juia non sarà più la stessa, le sue priorità cambieranno, si renderà conto che quel vuoto che ora sente dentro viene dalla mancanza di una parte importante della sua famiglia e che se non farà i conti con i fantasmi del passato non avrà mai un futuro felice e privo di ombre. Il suo lavoro, a cui ha dedicato tutta se stessa adesso passa in secondo piano, sapere la verità è il suo prossimo obiettivo. Le bugie della madre l’hanno ferita profondamente e ora la sente lontana, l’unico membro della famiglia che abbia mai conosciuto le ha mentito, ascoltare Vincent e la sua verità è l’unica possibilità di scoprire qualcosa in più sul suo passato pieno di misteri.  Quella che racconta Vincent è la storia di una famiglia condizionata dalle menzogne, dalle tradizioni, dalla paura di seguire il cuore per non tradire il senso del dovere a discapito della felicità. Ma il passato non arriva a Julia solo dalla voce e dai ricordi di Vincent, anche altri membri della famiglia racconteranno la loro parte di storia, la storia della famiglia Marconi, quella della mamma di Vincenzo, Giulietta, la nonna di cui non conosceva l'esistenza, ma che tanto le assomigliava  e che aveva il suo stesso talento per la moda. I Marconi di Salina, siciliani emigrati prima a Milano, poi a Monaco per cercare il loro posto nella società, per avere un futuro migliore, per cogliere le opportunità che la Sicilia gli ha negato. Ma la realtà con cui si scontrano non è facile,  per gli immigrati la fatica per raggiungere i propri sogni è doppia, nessuno li considera al pari degli altri. Una cosa accomuna le diverse generazioni della famiglia Marconi, le bugie, solo la verità, riuscirà a dare pace e unione a questa famiglia tormentata.
Si sente dalla scrittura che l’autore è anche uno sceneggiatore, sopratutto dal modo dettagliato in cui riesce a descrivere ambienti e personaggi portandoci in scenari diversi, fra l’Italia e la Germania, senza tralasciare niente al caso, mostrando le trasformazioni dei luoghi fisici e della società attraverso i decenni.  Tanti sono i personaggi che animano il romanzo, tutti fondamentali per la storia, come pezzetti di un puzzle le cui vite si intrecciano per formare un unico disegno. Ognuno di loro racconta la propria verità,  il proprio punto di vista, per una ricostruzione quanto più possibile vicina alla realtà ma pur sempre filtrata da emozioni e sentimenti personali. Amori, tradimenti, illusioni, speranze, fallimenti e vittorie, di una famiglia ma anche storia di due paesi, negli anni della crescita economica e della tensione sociale, sfociata prima nei movimenti di protesta studenteschi poi nel terrorismo armato. Un viaggio in una Germania alle prese con la difficile gestione di milioni di immigrati e una costante crescita economica e in un’Italia divisa in due, fra un sud arretrato e ancorato a vecchie tradizioni e un nord più moderno e la cui crescita economica era trainata sopratutto dal settore automobilistico. E sono proprio le automobili le protagoniste secondarie del racconto, elementi che uniscono e dividono i personaggi, sempre presenti fin dal principio.  Un libro che fa riflettere su come sia difficile essere gli unici artefici del proprio destino, su quanti fattori incidano sulle nostre decisioni e su quanto sia sottile la linea che talvolta separa un vincente da un perdente. Il messaggio più bello del libro è l'importanza della famiglia nella vita di ogni individuo,  avere qualcuno che ci sostiene sempre e a cui potersi appoggiare, da cui poter tornare,  e non pensare di dovercela fare sempre da soli. Ma anche uno spunto di riflessione su questioni sociali sempre attuali come l’immigrazione, per non dimenticare che un tempo noi italiani siamo stati gli immigrati indesiderati, quelli a cui i tedeschi non volevano affittare le case per la confusione e il forte odore di aglio. Sarebbe importante pensarci ogni volta che ci accaniamo con chi adesso ha preso il nostro posto nel gradino più basso della scala sociale. Unico difetto del libro è che talvolta l’accuratezza dei dettagli e delle descrizioni appesantiscono leggermente la lettura. Resta comunque un bel libro commovente e intenso, interessante e ben scritto che posso solo consigliare. Spero inoltre di vedere presto in TV la serie tratta dal libro e girata in gran parte in Italia. 



"Noi turchi siamo gli italiani di una volta " ha detto un amico di Enzo al suo funerale, "e gli arabi sono i nuovi turchi." Mi chiedo quando arriveremo al punto in cui potremo parlare solo di persone, senza domandarci da dove vengano.

Il mio voto: 4 stelline

L'autore

Daniel Speck, sceneggiatore di successo, docente e scrittore, è nato a Monaco di Baviera nel 1969. Ha studiato storia del cinema presso l'Università di Monaco e la Sapienza di Roma - città in cui ha vissuto per alcuni anni - e alla Scuola di cinema di Monaco. Per il suo lavoro di sceneggiatore ha ottenuto premi prestigiosi, come il Grimme-Preis, definito «l'Oscar della tv tedesca». Volevamo andare lontano è il suo primo romanzo, diventato subito un bestseller in Germania, dove è stato l'esordio più venduto nell'anno di uscita e ha svettato per oltre dodici mesi nella Top 10 di «Der Spiegel». È ora in corso di traduzione in altri Paesi europei, ed è già diventato una serie tv, girata in gran parte in Italia.

Il libro
Editore: Sperling & Kupfer 
Genere: romanzo contemporaneo
Pagine: 543
Prezzo cartaceo:  € 16,91
Prezzo ebook: € 9,99 
Data pubblicazione 30 aprile 2018


Sinossi
Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma, proprio mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla nei panni di uno sconosciuto che sostiene di essere suo nonno. Dice di essere il padre di quel padre che lei ha sempre creduto morto, e le mostra la foto di una ragazza che potrebbe essere Julia stessa, tanto le somiglia, se solo quel ritratto non fosse stato scattato sessant'anni prima. Milano, 1954. Vincent, promettente ingegnere tedesco, arriva da Monaco con il compito di testare una piccola automobile italiana che potrebbe risollevare le sorti della BMW. È così che conosce Giulietta, incaricata di fargli da interprete, e se ne innamora. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni - ama disegnare e cucire vestiti - ma è frenata dalla sua famiglia, emigrata dalla Sicilia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire. Fino a Julia. Proprio a lei, oggi, viene chiesto da quel perfetto estraneo di ricucire uno strappo doloroso, di ricomporre una famiglia che non ha mai conosciuto. Ma che ha sempre desiderato avere. Se accetta, l'attende un viaggio alla ricerca della verità, un tuffo nel passato alla scoperta delle sue radici. L'attendono bugie e segreti che potrebbero ferirla: il prezzo da pagare per riavere un mondo di affetti che le è sempre mancato. L'attende la scoperta emozionante di un amore incancellabile a cui va resa giustizia e di una donna luminosa che, all'insaputa di Julia, vive da sempre dentro di lei e dentro i suoi sogni.



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