venerdì 6 settembre 2019

recensione: ROLANDO DEL CAMPOSANTO di Fabio Genovesi


Buongiorno a tutti. Riprendiamo oggi dopo la lunghiiiiiiiissima pausa estiva (ma avevamo proprio bisogno di ricaricare le pile) con un delizioso ed emozionante romanzo per ragazzi uscito questa settimana per Mondadori: Rolando del Camposanto del toscano Fabio Genovesi. Questo piccolo libro è un vero gioiellino sia per la bellissima edizione, corredata dalle mirabili illustrazioni di Gianluca Maruotti, che per il contenuto: un concentrato di fantasia, delicatezza, sensibilità, profondità e frasi che lasciano il segno.
Rubo le parole a chi sul Corriere della Sera ha commentato così: "Fabio Genovesi ti fa sorridere, piangere e alla fine allargare il cuore". E' proprio vero...
Questa favola moderna, con tanto da dare e da insegnare, mi ha commossa ed emozionata come poche altre e, a fine lettura, il mio cuore è davvero più largo e gonfio di speranza, forza e cose belle.
Fate un regalo a voi e ai vostri cuccioli e preparatevi a conoscere il piccolo Rolando e i suoi tre amici e a vivere la più grande delle avventure: la vita!


La vita è questa dosa qui, un impasto di lacrime e sorrisi,
sorrisi e lacrime, e ogni tanto un po' di acqua di un lago
dove rischi di annegare.
Ma alla fine, se non anneghi, la vita va avanti e ti vuole lì,
pronto a nuotare

opinione di Sangueblu


...nessuno lo usa, ma anche il bimbo del camposanto ha un nome.
E appunto è Rolando.
A lui piace, è un po' strano ma suona bene,
e se lo chiamano non c'è rischio di confondersi con qualcun altro. Peccato che non lo chiami mai nessuno.
Solo lo zio e la maestra a scuola quando fa l'appello,
ma i suoi compagni di classe mai.
Dicono che porta sfortuna, che a forza di vivere al cimitero è pallido come i morti
e se ci giochi insieme diventi pallido anche tu, e muori.
Ma non c'è rischio perché tanto nessuno gioca con lui.

La storia che ci racconta Fabio Genovesi nella sua prima fiaba per bambini è quella di Rolando, un bambino che vive nel cimitero assieme al suo zio guardiano dopo che i suoi genitori sono morti in un incidente stradale cinque anni prima, il giorno prima del suo compleanno. Ma per ricordarli a lui non servono date o anniversari perchè, ai suoi genitori, ci pensa sempre: vivono nei suoi occhi e nel suo respiro. Rolando non ha amici, a parte il suo merlo Cip, perché sembra troppo strano e troppo triste ai suoi compagni di scuola. Ma Rolando non se ne cura. Lui ha il suo merlo con cui riesce a parlare, la sua routine, il suo Camposanto in cui gioca a palla come fosse uno stadio e ha tutti quei nomi e quelle foto da salutare ogni giorno. Fino a che, ad un tratto, due di quelle foto prendono forma e iniziano a parlare con lui: sono i cugini Gini, Mirko e Marika, fantasmi vestiti alla marinaretta, che gli danno da compiere una missione importantissima: recuperare la Cosa Rossa sul Monte Pupazzo e tappare il Grande Buco.  
Lassù in cima al Monte Pupazzo, in fondo al Buio Nero, c'è una cosa magica e preziosissima. Solo voi potete trovarla e portarla qui prima che domani suoni la mezzanotte, e salvarci. Altrimenti ci diciamo subito addio perchè noi spariremo per sempre.

Rolando accetterà la loro sfida di entrare nel Buio Nero nel giorno del suo decimo compleanno per trovare questo oggetto in grado di salvarli dall'oblio. Perché anche se è spaventato all'idea di uscire dal Camposanto e incamminarsi nel fitto del bosco fino in cima alla montagna, ha ancora più paura di perdere questi due nuovi amici umani che ha appena trovato.
Così con il fedele Cip sulla sua spalla e con la mappa disegnata insieme ai Cugini Gini, monta sul furgone di Oreste che per vivere raccoglie le cose che la gente non vuole più e arriva ai piedi del bosco. Qui incontrerà un cinghiale e una bambina dal pigiama giallo.
Lascio scoprire a voi tutto quello che succederà... tra pozzi pieni di foglie, un cacciatore strabico, animali parlanti, oggetti speciali e rivelazioni sorprendenti vivrete la più straordinaria delle avventure che vi commuoverà fino alle lacrime per lo tzunami di emozioni che l'autore sarà in grado di riversare su di voi in un unica, grande, onda.


Di questo libro ho apprezzato moltissimo anche la scrittura. La semplicità è solo apparente. La scelta delle parole e delle frasi è attenta ed efficace a scavare nell'intimo del lettore, a risuonare nella sua testa. E la voce narrante che dialoga col lettore mi ha colpita e coinvolta forse ancor più in profondità.
Di messaggi ce ne sono a decine...
Da quelli più evidenti sull'amicizia e la forza di superare il pregiudizio, andare oltre i propri limiti e le proprie paure a quelli ecologisti, tanti e disseminati nei punti e nei modi più vari.
Il potere delle storie. La potenza degli abbracci.
E il più bello ed importante di tutti: avere il coraggio di vivere.

Grazie a Mondadori Ragazzi per avermi permesso di leggere questo libro bellissimo che da adesso in poi avrà un posto speciale nel mio cuore. E spero presto anche nel vostro!

Il mio voto: 5 stelline

e non dimenticate mai che...


E nella vita, quando un abbraccio ci sta bene,
non deve mancare mai

L'Autore
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Fabio Genovesi è nato a Forte dei Marmi nel 1974. Ha scritto i romanzi Esche vive, Versilia Rock City, Chi manda le onde (Premio Strega Giovani 2015) e Il mare dove non si tocca (Premio Viareggio Rèpaci 2018) oltre al saggio Morte dei Marmi e a Tutti primi sul traguardo del cuore, diario on the road della sua avventura al Giro d'Italia. Collabora con il Corriere della Sera e "La lettura".

il libro

editore: Mondadori
genere: ragazzi dai 6/9 anni in su
pagine: 228
prezzo: 16.00 euro
Rilegato
eBook: 9.90 euro

Trama

Rolando vive nel cimitero, insieme allo zio che fa il guardiano. Ne esce solo per andare a scuola, dove i compagni lo evitano, e non ha amici, a eccezione di un merlo di nome Cip. Quando un giorno tra le lapidi appaiono i cugini Marika e Mirko Gini, Rolando trova due amici della sua età. Ma i cugini Gini sono dei fantasmi e presto spariranno per sempre nel Grande Buco. Per salvarli , Rolando deve addentrarsi sul Monte Pupazzo, fino al buio nero, per trovare la Cosa Rossa entro la mezzanotte del giorno dopo, quando sarà anche il suo compleanno. Il viaggio insieme a Cip attraverso la natura incontaminata si trasforma in un'impresa clamorosa, in compagnia di personaggi indimenticabili: un robivecchi sbandato, un cacciatore strabico,una femmina di cinghiale elegante e raffinata, e una bambina selvatica che si fa chiamare Tigre e vive nei boschi. Età di lettura: da 6 a 9 anni.

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