"A lei, Avvocato Mistral, sua nonna ha lasciato
l'Atelier al numero ventisette di rue Ville-du-Temple,
a Parigi"
Esce oggi in tutti gli store il nuovo romanzo di Cinzia Giorgio. Salterà subito all'occhio la sua copertina ammaliante, che mi aveva stregata fin dalla prima volta in cui l'ho vista sul catalogo delle prossime uscite Newton Compton, e, ora che ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima, posso affermare che presenti una storia altrettanto bella che non mi ha assolutamente delusa. Ad una scrittura pulita ed elegante si accompagna un plot articolato che ci trasporta in tre diverse città e in tre diverse fasce temporali tutte in un certo modo collegate tra loro: il presente, l'adolescenza della protagonista e il passato giovanile delle sue nonne; anzi, di una in particolare che è stata niente meno che una delle sarte preferite di Coco Chanel!
In un romanzo che contiene tante delle cose a lei care e che manifesta tutta la sua attenzione allo stile, alla moda, alla cura del dettaglio, Cinzia Giorgio, ci racconta una storia che è prima di tutto un viaggio interiore oltre che tra Roma, Napoli e Parigi che parla di scelte difficili, di risalita, di tradizione, di famiglia e della grande forza delle donne.
opinione di Sangueblu
Mamma, non credere che la mia datrice di lavoro
dica cose scandalose. Lei dice sempre tutto quello che pensa,
e lo fa con una tale nonchalance e una tale classe
da passare la censura anche dei più bigotti.
Hai visto il ritaglio di giornale con l'abito che ho cucito
per la Signora Suzy Parker? Ti è piaciuto?
E' stato faticoso, ma che soddisfazione!
Anche Mademoiselle era orgogliosa di me,
mi ha regalato una boccetta di profumo.
Non l'ho aperta, la terrò con me fin quando
non verrò a Roma e te la regalerò, mamma.
Corinne Mistral ha trent'anni: è un'avvocato affermato di un prestigioso studio di Roma e sta per sposarsi con Massimo, socio dello studio ma soprattutto amico fidato e fidanzato amorevole. In un certo senso si potrebbe pensare che abbia tutto dalla vita: una bella carriera, successo, un matrimonio alle porte; tutto sotto controllo. Ma sotto la facciata della donna pragmatica ed equilibrata si cela una tempesta interiore per un passato mai veramente risolto e un primo amore, vissuto a diciassette anni, che le aveva cambiato la vita. E proprio questa proposta di matrimonio, per la quale non si sente all'altezza, la induce a ripensare a quel Leonardo Ferrari che non aveva mai dimenticato e che forse influenzava i suoi sentimenti nei confronti di Massimo.
Immaginate lo shock quando, proprio in quei giorni, il destino lo fa ricomparire sulla sua strada. Le circostanze non sono delle più felici perché purtroppo si presenta in veste di esecutore testamentario di sua nonna Anna, improvvisamente venuta a mancare.
Era stato redatto un testamento qualche mese prima di morire e la nonna teneva che fosse rispettato... e aveva le sue ragioni.
Quella che - insieme a nonna Elena - era stata da sempre come una mamma per Corinne, sostituendo due genitori che per anni erano stati assenti per via dl loro lavoro di musicisti in giro per il mondo, anche dopo la morte ha voluto starle in qualche modo vicino mostrandole la strada da percorrere per ritrovare sé stessa e la sua felicità. E solamente rimettendo sulla sua strada il famigerato Leonardo Ferrari e mettendola a conoscenza del suo passato grazie ad una serie di lettere scritte in gioventù e conservate con gelosia (e lungimiranza) poteva riuscirci.
E' per questa ragione che decide di lasciarle il suo Atelier Parigino e affida proprio a Leonardo Ferrari il compito di assisterla in questa successione.
Quel sorriso sornione avrebbe messo a tacere chiunque,
oggi come allora. Leo aveva le sue armi e le sapeva usare,
anche se il tempo lo aveva cambiato.
Nei modi era ancora lo splendido farabutto di sempre.
I chili di troppo, la stempiatura e le rughe intorno agli occhi
non lo avevano reso insicuro. Corinne stentava a credere che
il suo primo, vero, amore fosse lì davanti a lei
e stesse parlando con suo padre. Da ragazzina avrebbe dato oro
perché Leo parlasse con i suoi genitori,
ma la loro storia era durata troppo poco.
Inizialmente Corinne si sente scombussolata e sconvolta dalle forti emozioni che sente riaffiorare dalla vicinanza di quello che è stato il suo unico e più grande amore. Anche se il bel Leonardo che ricordava non è più quello di un tempo (chili in più, capelli brizzolati prematuramente, il naso che sembrava aver preso un pugno e la fronte leggermente stempiata) Corinne non aveva dubbi perché quegli occhi verdi li avrebbe riconosciuti anche all'inferno. E l'inferno era esattamente dove era piombata dal momento in cui si sono ritrovati faccia a faccia. Perché anche il passato riaffiora e con esso tutta la sofferenza che questo ragazzo liceale, scanzonato egoista e superficiale - aveva portato nella sua giovane vita, lasciandola sola ad affrontare - lo scopriremo man mano attraverso la lettura del suo diario di ragazza - cose molto più grandi di lei e una ferita che non si sarebbe mai più potuta rimarginare. Assisteremo al conflitto interiore di Corinne che da donna tutta d'un pezzo tornerà a rivivere tutti i dubbi e le insicurezze di quando era una diciassettenne. Perchè nonostante fosse una adesso una donna adulta non aveva mai realmente superato quel rapporto e quel sentimento totalizzante anche se era durato solo due mesi. Vi sembra immatura? Non posso proprio dirvi di più... (se non che in più di un'occasione ho odiato Leonardo Ferrari con tutte le mie forze) Solo un'indizio: l'amore alla fine trionferà; ma, per poterlo fare, Corinne avrà bisogno di elaborare, maturare, crescere... volersi più bene e mollare un po' le redini del controllo che così tenacemente si ostinava a tenere in mano.
Come ho detto, in questo, l'aiuterà tantissimo sua nonna Anna non solo dandole l'imput e l'occasione (e solamente rimettendo Leo sulla sua strada lo poteva fare...) ma anche attraverso l'ispirazione che le darà grazie alla sua vita "nascosta".
Nessuno della sua famiglia avrebbe infatti mai immaginato che da giovane fosse stata niente meno che una delle sarte migliori e più apprezzate di Coco Chanel!
Queste qui sono quelle che tua nonna Anna
ha ritrovato a casa di sua sorella.
Erano le lettere che spediva da Parigi
a sua madre e a sua sorella quando era andata a lavorare lì.
Le troverai sorprendenti... fidati.
Questo cammeo, questa incursione nella storia e questa sotto-trama è, secondo il mio punto di vista, il vero punto di forza del romanzo; quello che ho apprezzato di più e che mi ha più appassionata ed intenerita durante la lettura. L'autrice è stata bravissima a mixare realtà e finzione, fatti storici realmente accaduti e frasi celebri della grande stilista mettendole al servizio della storia rendendola preziosa e, in un certo senso, magica!
Scoprirete così come abbia senso l'esistenza dell'Atelier che Corinne riceverà in eredità e l'importanza che rivestirà per il suo futuro, non tanto pratico quanto esistenziale. Ad aiutarla in questo percorso troverà anche personaggi meravigliosi come Laura Arturi e suo figlio Bruno, che le mostreranno una Parigi inedita e affascinante così come il calore di una nuova, bellissima, famiglia allargata.
Proprio i personaggi collaterali sono un altro dei punti di forza del romanzo... Vividi e ben tratteggiati - nel bene e nel male - contribuiscono a far immergere totalmente il lettore nella storia e farlo partecipare, soprattutto emotivamente, ai fatti. Anche se compare poco ho adorato Flaminia, la soella di Massimo: donna di rara intelligenza e sensibilità. Non è facile trovare cognate tanto buone, intelligenti e amichevoli perciò ho apprezzato davvero tanto il loro rapporto in ogni frangente della storia.
Nota a parte va alle due Nonne, due figure diametralmente opposte ma complementari che rivestono una tale importanza nella storia e nella vita di Corinne da apparire come due co-protagoniste. Sono certa che le adorerete e che vi verrà una gran voglia di abbracciare le vostre, o una grande nostalgia se non le avete più. Anche Massimo è un personaggio che vi regalerà delle sorprese e anche solo per lui aggiungo mezzo voto al mio giudizio finale che è... ottimo!
L'appunto negativo che invece voglio fare, forse l'unico ma non riesco proprio a trattener i, è Giulio. Il suo comportamento e la scena che lo coinvolge mi hanno fatto stare davvero male facendomi piombare in un profondo senso di inquietudine (perché purtroppo è una cosa tanto attuale...) In un momento tragico come quello mi è venuto da pensare che Corinne da ragazza era una vera calamita per guai... Ma tutto succede per una ragione...
Perché è solo dai nostri sbagli che possiamo imparare e solo soffrendo possiamo crescere e migliorarci come esseri umani.
Una storia sull'amore totalizzante che possiamo provare da ragazzi, quello che ci rende ingenui, folli e ciechi; una storia di maturità, di crescita interiore, di superamento dei propri limiti, insicurezze e paure. Ma anche una storia di famiglia, come valore e rifugio e in cui viene celebrata l'importanza delle nonne. Se vi piace la narrativa di qualità non potete esimervi dal leggere i romanzi di Cinzia Giorgio. Lasciatevi prendere per mano tra le strade di Parigi, tra stoffe, merletti e macarones!
Il mio voto: 4 stelline e mezzo
L'Autrice
È dottore di ricerca in Culture e Letterature Comparate. Si è specializzata in Women’s Studies e in Storia Moderna, compiendo studi anche all’estero. Organizza salotti letterari, è direttore editoriale del periodico Pink Magazine Italia e insegna Storia delle Donne all’Uni.Spe.D. È autrice di saggi scientifici e romanzi. Con la Newton Compton ha pubblicato Storia erotica d’Italia, Storia pettegola d’Italia, È facile vivere bene a Roma se sai cosa fare e i romanzi La collezionista di libri proibiti, La piccola libreria di Venezia e La piccola bottega di Parigi.
Il libro
editore: Newton Compton
genere: narrativa contemporanea
pagine:320
prezzo: 10.00 euro
Rilegato
eBook: 2.99 euro
Trama
Corinne Mistral è un giovane avvocato che non perde mai una causa. Vive a Roma e lavora presso il prestigioso studio legale della famiglia del fidanzato. Si sta dedicando anima e corpo a una causa molto importante quando la raggiunge la notizia della morte di sua nonna e dell'eredità che le ha lasciato: un atelier dì alta moda a Parigi, nel bellissimo quartiere del Marais. Corinne parte immediatamente, decisa a sistemare il più presto possibile la faccenda e tornare poi al suo lavoro. Ma, una volta lì, resta affascinata dalla straordinaria storia di sua nonna, una donna che lei ha potuto conoscere pochissimo e che è stata persino allieva e amica della grande Coco Chanel. Il ritorno a Roma è rallentato ulteriormente dalla presenza dell'esecutore testamentario: qualcuno che Corinne conosce bene, troppo bene... Che non si tratti di un incontro casuale?
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