Eravamo intrappolati insieme in una ragnatela;
causa ed effetto, scelta e fato, tutti mescolati tra loro.
Con Il destino divide arriviamo all'epica conclusione della duologia fantascientifica YA nata dalla penna della celebre Veronica Roth, ben nota ai lettori grazie alla sua saga Divergent. Anche se il primo romanzo di Carve the Mark ha spiazzato il pubblico discostandosi molto da quello che era appunto l'"universo" della sua precedente trilogia distopica generando un accoglienza controversa e (purtroppo) meno calorosa, senza dubbio io mi pongo nel gruppo di quelli che questi due libri li amano e li considerano geniali e magistralmente creati. Certamente non è stato facile entrare a piè pari in un mondo così complesso, comprendere immediatamente meccanismi sociali e "geografici" tanto elaborati, o empatizzare subito con personaggi tanto particolari... Ma una delle cose più belle della lettura dei due romanzi di questa serie è proprio la magia che si crea quando, ad un tratto, ti senti catapultata in quel mondo, in quell'universo e cominci a farne parte.
In questo periodo di vacanza mi sono permessa il lusso di rileggere I predestinati per riprendere il punto della situazione e poter maggiormente godere la lettura di quest'ultimo capitolo e devo dire che è stata un'epifania! La rilettura è stata ancora più bella ed entusiasmante della prima volta perciò, vi prego, vincete il pregiudizio e superate la piccola difficoltà iniziale perché poi avrete l'occasione di avere tra le mani un romanzo che merita davvero: affascinante e travolgente, pieno di avventura e colpi di scena e quel pizzico di romanticismo, che non guasta mai. Da non perdere!
opinione di Sangueblu
Prima di conoscerti non volevo continuare a vivere
dopo aver liberato mio fratello.
Non volevo servire la famiglia Noavek.
Non volevo dare la mia vita per loro.
Ma se si tratta di te... è come se,
qualunque sia la fine, ne possa valere la pena.
Il destino divide riprende la narrazione esattamente da dove l'avevamo lasciata.
Ci troviamo in una galassia composta da 9 Pianeti-Nazione, regolamentati da un'Assemblea democratica che ne gestisce i rapporti commerciali e legislativi. In ogni Pianeta poi ci sono degli Oracoli che rivestono grande importanza per le decisioni dell'Assemblea riguardo al futuro della galassia perché prevedono i Destini. I Pianeti sono uniti da una "Corrente": una sorta di energia divina che anima tutto il sistema stellare e scorre nelle persone rivelandone il "donocorrente", un potere che reagisce e si manifesta in base alla personalità di ciascun individuo.
Come chi ha già letto il primo romanzo "I predestinati" ricorderà, questa storia ruota tutta intorno ad una profezia che coinvolge tre famiglie "predestinate" e che, secondo i loro Fati, sembrano destinate a lottare tra loro: la famiglia Noavek con Cyra e Ryzek, la famiglia Kereseth con Akos Eijeh e Cisi e la famiglia Benesit con Isae e Ori.
Tantissime cose sono successe: Akos, arrivato come prigioniero, si innamora di Cyra che suo malgrado ne è carceriera; Cyra si innamora di Akos perché è l'unico a non vederla come un mostro e ad accettarla com'era e, soprattutto, a convincerla che quello che era non doveva per forza essere permanente, ma che poteva cambiare. Eijeh, il fratello di Akos anche lui rapito da Ryzek è diventato ormai l'ombra di se stesso e una persona divisa a metà in cui conviveva sia sé stesso che il suo aguzzino; Ori, la sorella della cancelliera Benesit è stata uccisa nel disperato tentativo di non far avverare un fato; la Ribellione per uccidere Ryzek ha preso piede e ovviamente anche Cyra ne fa parte, pagando un prezzo molto alto.
Ora la storia si apre con i ribelli a bordo della nave trasporto in fuga verso Ogra, un pianeta della Galassia dove si rifugiavano altri ribelli. Ma durante il viaggio uno dei fati si compie perché Isae Benesit, in preda all'odio e al desiderio di vendetta per la morte della gemella Orieve per mano di Ryzek, lo uccide a tradimento, generando il caos sulla nave.
E forse proprio il caos potrebbe essere la parola d'ordine per questo romanzo che pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo è un continuo susseguirsi di complicazioni, rivelazioni e colpi di scena.
Uno su tutti che ribalterà la situazione, apparentemente sconvolgendo la lettura, rendendola straordinaria: il fato si è compiuto ma è stato davvero opera del destino?
La guerra è alle porte. Una guerra che coinvolgerà non solo Thuvesiti e Shotet ma l'intera galassia con i suoi nove pianeti ora che fa la sua ricomparsa Lazmet Noavek: padre di Ryzek e Cyra e dittatore spietato di Shotet.
Come sempre succede troppi interessi e troppi giochi di potere sono sottesi a delle decisioni apparentemente innocue o che hanno un'altra facciata e a farne le spese sono sempre le persone innocenti. Un altro spunto questo, dell'autrice, per raccontare allegoricamente tante questioni importanti della vita reale attraverso le voci di personaggi straordinari, concreti, magnifici nelle loro debolezze e fragilità ma anche nella loro forza e consapevolezza.
Alle voci narranti di Akos e Cyra in questo volume conclusivo si aggiungono le voci di Eijeh e Cisi; e se apparentemente questo può sembrare di complicare le cose (specialmente quando parla Ejeh che parla in prima persona plurale condividendo la sua essenza con quella di Ryzek e per di più ha le visioni essendo lui stesso un Oracolo) in realtà è fondamentale per poter capire e apprezzare maggiormente il romanzo. Credetemi, è scritto divinamente e si legge davvero molto velocemente essendo un secondo volume ed avendo avuto già la possibilità di prenderci dimestichezza. Se ci fosse poi bisogno di aiuto ancora una volta ci viene in soccorso il glossario nelle ultime pagine, utile come la mappa galattica all'inizio del volume.
La tematica centrale di questo romanzo è il dolore: il dolore fisico e il dolore spirituale; Veronica Roth attraverso un racconto fantastico racconta una storia in cui evidenza quanto il dolore possa essere limitante ma anche quanto - a volte - possa essere una risorsa perché proprio attraverso il dolore si possono ricavare gli strumenti per superare i propri problemi; affrontare i propri demoni, esercitare il coraggio, crescere e diventare più forti persino del dolore stesso e del male che ci circonda.
Non avevo paura del loro numero.
Non avevo paura di nessuno. Non più.
Era questo che faceva di me una Noavek:
non l'essere così potente da non avvertire il pericolo,
ma l'essere sopravvissuta già a tanti orrori
e tanto dolore da aver fatto l'abitudine all'inevitabilità di entrambi.
La storia d'amore tra Akos e Cyra sebbene non centrale nella duologia avrà un bellissimo sviluppo, soprattutto psicologico, nonostante un allontanamento che si verificherà ad un certo punto. Dedizione e sacrificio sono sempre due qualità molto care alla Roth e anche questa volta caratterizzeranno non poco i suoi due protagonisti (cosa che vi confesso, conoscendo l'autrice, mi ha fatto temere il peggio anche se fortunatamente questa volta è stata clemente con noi poveri lettori, deboli di cuore!).
Ho apprezzato tantissimo il personaggio (determinante) di Cisi che in questo volume avremo modo di conoscere molto meglio così come la scelta di trattare l'omosessualità in maniera tanto delicata, dolce ma anche potente. Un altro personaggio che farà la sua comparsa come qualcuno di reale e tangibile è Sifa, la mamma dei tre fratelli Kereseth... vera fautrice del ribaltamento di fronte del libro.
Tra i personaggi secondari i miei preferiti sono Teka, la ragazza ribelle con un occhio solo che diventerà la migliore amica di Cyra (bellissimo lo sviluppo del loro rapporto) e Yma per la sua capacità di comportarsi sempre in funzione di un fine più importante di quello che poteva essere la sua mera volontà.
Insomma... potrei scrivere anche io un altro libro solo per potervi raccontare tutto ciò che vorrei su questi due romanzi che vi consiglio caldamente di leggere e custodire gelosamente nella vostra libreria e nel vostro cuore!
il voto lo dò alla duologia completa: 4 stelline e mezzo
Il libro
editore: Mondadori
genere: fantascienza YA
pagine: 382
prezzo: 15.90 euro
Rilegato
eBook: 9.90 euro
Trama
Non ci si può opporre al proprio fato. Sarebbe sciocco, oltre che inutile, perché non si può andare contro qualcosa di inevitabile. Lo sanno bene Akos Kereseth e Cyra Noavek, eppure, fin dal momento in cui è stato reso pubblico il loro, di fato, si trovano in bilico tra l'accettazione del proprio destino e il desiderio di tentare l'impossibile e cambiarlo. Akos non ha potuto fare a meno di innamorarsi perdutamente di Cyra, nonostante il suo fato preveda che lui morirà proprio al servizio della famiglia Noavek. E quando il padre di lei, Lazmet - un tiranno spietato e senz'anima che tutti avevano creduto morto -, torna alla ribalta reclamando per sé il trono degli shotet, il ragazzo si convince che la sua fine è ormai vicina. Nel momento in cui Lazmet innesca la tanto temuta guerra tra thuvhesiti e shotet, i due ragazzi sanno di non avere scelta, devono cercare di fermarlo in tutti i modi possibili. Anche se per Cyra questo potrebbe significare togliere la vita a suo padre, e per Akos perdere la propria. In un colpo di scena sbalorditivo, i due scopriranno quanto il fato che guida le loro vite possa sorprenderli in modi assolutamente inaspettati.
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