La terza tappa del blogtour di Hai cambiato la mia vita è infatti dedicata proprio a lei: Georgia Shepherd.
Sono una ragazza normalissima, Moses.
So di esserlo. E lo sarò per sempre.
Non so dipingere. non so chi sia Vermeer o Manet, se è per quello.
Ma se credi che la normalità possa essere bella,
questo mi dà speranza.
E, forse, qualche volta penserai a me
quando avrai bisogno di una fuga dalla sofferenza.
Aveva i capelli sciolti sulle spalle, dello stesso colore
dei campi di grano che circondano il nostro paesino.
Però non erano secchi e pungenti come le spighe,
bensì setosi, folti e ondulati per via della treccia che
aveva tenuto tutto il giorno. Era alta,
slanciata e snella, con la pelle ambrata
e occhi marrone scuro, che contrastavano con i capelli chiari.
Il mio opposto
Georgia è una ragazza di paese, semplice e cristallina nella sua onestà. Piena di vita e sempre in movimento. Una ragazza estremamente divertente, simpatica, dalla battuta pronta. Anticonformista e poco interessata ad "integrarsi a tutti i costi". Non ha timore di essere sè stessa ed esprimersi. E' una ragazza dalle reazioni autentiche e a cui piacciono le sfide. Non a caso adora domare i cavalli. Anche quelli più difficili.
Proprio i cavalli sono a sua più grande passione, insieme a tutto quello che li riguarda. Da sempre, infatti, fanno parte della sua "famiglia" e della sua quotidianità, dal momento che i suoi genitori tengono, nella loro proprietà, sedute di ippoterapia. Si sente una cowgirl a tutti gli effetti e sogna di partecipare ad ogni rodeo del Paese conquistando trofei su trofei. Luna Park, parate, gare, camice a scacchi, cappelli, stivali sporchi di polvere fanno parte di lei e della sua cultura: di quel mondo di uomini e donne semplici e genuini che, pur non essendo le persone più intelligenti o ricche del mondo, davano l'impressione di poter salvare da soli l'Universo, perchè sono buone. Perchè si vogliono bene. Amano il loro Paese. Amano le loro famiglie. Cantano l'inno e ci credono. Si tolgono il cappello quando viene alzata la bandiera. Vivono e amano con devozione.
Si innamora perdutamente di Moses, andando oltre le apparenze e il senso comune che lo tacciava come un "figlio del crack": un ragazzo perduto, problematico, spezzato e senza speranza. Georgia è capace di andare oltre le apparenze, non solo spinta da una forte attrazione ma anche da una lungimiranza ed una profondità che le permette di vedere "attraverso le crepe" e saper trovare sempre un lato positivo. Lo fa specialmente quando qualcosa non va, quando si sente triste o arrabbiata. Il gioco delle cinque cose belle, insegnatole dai suoi genitori, e trasmesso poi anche a Moses, è l'esempio di quanto sia capace di essere grata per le cose belle che ha nel quotidiano; di quanto possano aiutare a "cambiare prospettiva". E' caparbia, testarda e tenace.
Non si arrende con Moses. Lo vuole con una forza quasi disperata ed è perfettamente consapevole, in fondo al suo cuore, che quella è la cosa giusta. E' sorprendente come cerchi di farlo capire anche a lui, come riesca a fargli "vedere" quello che anche lui aveva proprio davanti agli occhi.
Non sarà una cosa facile.
Non è una storia facile la sua.
Non lo è all'inizio. Non lo è "durante". Forse non lo è e non lo sarà mai.
La ragazza dura, categorica e determinata che Moses conosceva un tempo, ad un certo punto si trasforma in una ragazza impaurita ed insicura. Ma la forza, in realtà, è la sua caratteristica più forte; più importante. Accade un fatto.
Un'ombra, una tragedia che va oltre la sfortuna a che - come quasi sempre succede - ha anche un rovescio della medaglia.
Sarà doloroso e bellissimo scoprire quale, leggendo il libro.
Vi garantisco che conoscerete, realmente, una donna straordinaria! Un personaggio incredibile che vi conquisterà con la sua storia, con le sue azioni, con i suoi pensieri e con la sua crescita.
Vedrete Georgia vivere, crescere, soffrire e gioire pagina dopo pagina e le sue emozioni diverranno le vostre, vi entreranno sottopelle e - ne sono sicura - resteranno indelebili!
Quello che vi aspetta da domani, in tutte le librerie, è un vero e proprio capolavoro che, come pochi altri libri, saprà darvi delle emozioni di una forza e di una bellezza rara e preziosa. Perciò vi consiglio di non perdere assolutamente questo nuovo gioiello di una delle penne più "importanti" e "meravigliose" per questo genere di narrativa. Amy Harmon è una garanzia, anche se sorprende come ogni volta riesca a superare quella che puntualmente, con lei, è la perfezione! E non perdete anche il proseguimento di questo blogtour per approfondire ancora altri aspetti di questo incredibile romanzo e del mondo della sua autrice!
L'immagine di Georgia tornava in superficie,
e la pensavo. La ricordavo. Ricordavo quanto l'avevo voluta e odiata,
e desideravo che mi lasciasse in pace e allo stesso tempo
non mi abbandonasse mai. Mi mancava.
E, quando mi mancava, facevo la lista delle cose che odiavo.
Lei aveva sempre in serbo cinque cose belle,
io cinque cose odiose.
Odiavo la sua innocenza e la sua vita semplice.
Odiavo il suo accento e le sue credenze provinciali.
Odiavo il fatto che pensasse di amarmi.
Ed era decisamente la cosa peggiore.
Ma conoscevo alcune cose di lei che non potevo odiare affatto.
Molte cose che non potevo odiare.
La sua focosità, la sua vena testarda,
il modo in cui si aggrappava a me con le gambe, i suoi occhi nei miei,
che mi chiedevano di darle tutto,
mentre mi sforzavo di prenderla senza innamorarmi di lei.
HAI CAMBIATO LA MIA VITA
di Amy Harmon
editore: Newton Compton
genere: narrativa - new adult
pagine: 383
prezzo: 9.90 euro
Rilegato
eBook. 4.99 euro
Trama
Lo trovarono nel cesto della biancheria di una lavanderia a gettoni: aveva solo un paio di ore di vita. Lo chiamarono Moses. Quando dettero la notizia al telegiornale dissero che era il figlio di una tossicodipendente e che avrebbe avuto problemi di salute. Ho sempre immaginato quel "figlio del crack" con una gigantesca crepa che gli correva lungo il corpicino, come se si fosse rotto mentre nasceva. Sapevo che il crack si riferiva a ben altro, ma quell'immagine si cristallizzò nella mia mente. Forse fu questo ad attrarmi fin dall'inizio. È successo tutto prima che io nascessi, e quando incontrai Moses e mia madre mi raccontò la sua storia, era diventata una notizia vecchia e nessuno voleva avere a che fare con lui. La gente ama i bambini, anche i bambini malati. Anche i figli del crack. Ma i bambini poi crescono e diventano ragazzini e poi adolescenti. Nessuno vuole intorno a sé un adolescente incasinato. E Moses era molto incasinato. Ma era anche affascinante, e molto, molto bello. Stare con lui avrebbe cambiato la mia vita in un modo che non potevo immaginare. Forse sarei dovuta rimanere a distanza di sicurezza. Ma non ci sono riuscita. Così è cominciata una storia fatta di dolore e belle promesse, angoscia e guarigione, vita e morte. La nostra storia, una vera storia d'amore.
Il blogtour prosegue domani su Leggere Romanticamente e Fantasy
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