mercoledì 28 marzo 2018

TUTTO IL BUIO DEI MIEI GIORNI di Silvia Ciompi - Recensione in anteprima

La nostra non è mai stata una favola
e i nostri posti sono luoghi di frontiera,
di guerra, di caos, esattamente come io e Teschio insieme.
Due che si feriscono, bruciano, si corrodono a vicenda,
ma riescono a sentirsi vivi solo l'uno accanto all'altra.

Ho ancora male ai muscoli per quanto ho vissuto fisicamente questo romanzo incredibile... L'ho sentito nelle ossa. Fin dentro nel midollo tutto quel dolore, tutto quell'amore, tutta quella rabbia, tutta quella forza che permea le pagine e la storia di Teschio e Camille che resterà indelebile nel mio cuore, d'ora in poi.
Ho ancora tutto un insieme aggrovigliato e fortissimo di emozioni che non riesco proprio a distinguere. Non riesco a dargli un nome... So solo che ho pianto; lacrime di dolore, di gioia, di disperazione, di rabbia, di tenerezza, di stupore. Lacrime di fronte ad una scrittura che è pura poesia, sempre. Anche nel degrado. Anche nella scena che può sembrare più squallida, più triste, più lontana da noi c'è poesia... Una poesia che trasforma la parola, il pensiero e l'azione dei personaggi in qualcosa di sublime. 
Non so come io possa riuscire a trovare le parole per "recensire" un simile capolavoro dove proprio le parole di questa giovane autrice, Silvia Ciompi, hanno mille colori e altrettante sfumature e soprattutto un peso raro da trovare. Ma proverò a farvi capire, per quello che posso e ancora sopraffatta dal riverbero delle emozioni che ancora non mi abbandonano, quanto mi sia piaciuto questo libro pur di persuadere anche uno solo di voi che mi state leggendo a non lasciar passare inosservato questo romanzo, perché merita davvero.
Meriterà ogni vostra lacrima, ogni vostro sorriso, ogni vostro sospiro, tutto il vostro coraggio per girare una pagina dopo l'altra temendola e al contempo amandola. Questo romanzo smuove qualcosa dentro: di forte; di sfiancante; di bellissimo!
E riempie di luce.




opinione di Sangueblu

Teschio non è mai stato un tramonto, un'alba.
No. Lui è stato il cielo nero di una tempesta,
il tuono che spacca le ossa dentro un corpo che trema.
La pioggia fredda delle sue dita sulla mia schiena.
Il lampo che dà fuoco a tutto
e poi torna il sereno.

Ti straccia il cuore Silvia Ciompi, con Tutto il buio dei miei giorni. Te lo strappa dal petto, lo fa in mille pezzi, come quello di Teschio e Camille, e poi lo rimette insieme, lo ricuce e lo attacca con qualcosa di inspiegabile che è bellezza e sofferenza insieme; qualcosa che va a rischiarare il buio in cui va a finire, povero cuore, e avverti che è ancora lì solo perché lo senti battere forte e fa male...
Fa male rendersi conto che anche tu capisci. Capisci tutto.
Capisci perché... Capisci come... Capisci anche l'impensabile. L'inimmaginabile.  Anche quello che non hai mai vissuto e non ti sogneresti mai di comprendere... O di accettare. Invece Silvia quella realtà te la fa accettare. Una realtà scomoda. Una realtà difficile. Una realtà piena di cliché e di pregiudizi che due semplici ragazzi, con tutti i loro problemi e la loro sofferenza alle spalle, riescono a valicare. Ferendosi, annullandosi a vicenda ma allo stesso tempo donandosi l'un l'altro quella luce, quel soffio di vita che altrimenti, separati, sarebbe perduto. Spento, soffocato dal destino, dalla sfortuna, da un passato che ferisce l'anima e da un futuro che non si può cambiare. Senza l'uno per l'altra sarebbero dei gusci vuoti, morti dentro, fantocci disarmati ad affrontare una vita che li ha presi a pugni ma in un certo senso - e capirete solo leggendo tutto il libro perché - non li ha mai odiati e annientati davvero perchè, anzi, offre loro l'occasione per risorgere; per trovare il proprio senso, per vivere davvero...
Perché se esiste qualcuno o qualcosa a questo mondo a cui non manca il senso dell'ironia, quella è proprio la vita!
Una vita che fa incrociare e poi coincidere la strada dei due protagonisti forse nella maniera peggiore possibile. Dopo essere stati per anni nello stesso posto, il loro amato Stadio, e non essersi mai parlati diventano l'uno l'ossigeno per l'altra nonostante sia una tragedia a farli "incontrare". Una tragedia a legarli indissolubilmente quando, dopo uno sguardo incancellabile che entrambi portano dentro da anni, avrebbero potuto avere quante altre occasioni. Occasioni sprecate... uno dei tanti fardelli di  Teschio.

E sarà proprio Teschio, carico dei suoi demoni, dei suoi sensi di colpa, e di tutto il suo "buio" a non voler far spegnere la luce di Camille. Lui non è disposto, nonostante tutto, a lasciar spegnere lei, che è vita, purezza ed energia allo stato puro. Non possono stare insieme... ma non possono neanche starsi lontani e tra loro nasce un rapporto che è fuoco, che è tempesta, che è buio e luce anche. Ancora luce; come i lampi abbaglianti che illuminano la notte più nera. Come scariche elettriche che fanno battere il cuore quando sembra essersi fermato. E non si fermerà il cuore di Camille. Tornerà a pulsare ancora più forte, d'amore, di rabbia, di vita...

L'amore non cancella il dolore, lo amplifica.
Incide cicatrici, scava buchi e non cancella il buio.
Ma per quanto male faccia, ti dà anche la forza di lottare.

Camille e Teschio. Due personaggi straordinari. Due personaggi come potrebbero esserlo tante persone "normali"... eroi delle loro esistenze e vittime del loro destino. Sapranno avere però la dignità di alzarsi, di andare avanti e di volerlo scrivere il loro futuro. Andando contro alla logica; al buon senso; al "ben pensare"; a quello che ci si dovrebbe aspettare. Si metteranno a nudo di fronte a noi. Lo faranno più faticosamente uno di fronte all'altra perchè si conosceranno piano piano a forza di "schiaffi e di carezze". A forza di morsi e di baci. Si perderanno e si salveranno, non senza prima lasciare, anche sul lettore, lividi e cicatrici
Quella che vi aspetta non è una storia facile. Non è una favola. Non è la classica storia d'amore. Ma è la storia di un Amore talmente profondo, talmente grande, talmente pazzo, talmente viscerale che vi si attaccherà alla pelle come un tatuaggio. Vi entrerà nelle ossa e forse, vi cambierà anche un po' la vita. Almeno nel modo di guardarla...

Ad affiancare Camille e Teschio un caleidoscopio di personaggi che avranno nella storia un ruolo determinante. Gli amici della curva; quelli di sempre. Quelli che sono come fratelli e che sono pronti a fare davvero di tutto per te. Poi ci sono gli amici che ti ritrovi per caso. Che non avresti mai immaginato di trovare al tuo fianco ma che ti danno la forza con il loro esempio che si può guardare avanti, si può continuare a sorridere, ad avere voglia di vivere, di divertirsi, di crederci. E poi ci sono quei personaggi che sono solo "ricordati" ma tanto presenti e tanto forti da sembrare ancora vivi nella storia. Mi riferisco alla mamma di Teschio che mi ha davvero stretto il cuore e la vorrei avere qui in carne ed ossa, solo per poterla abbracciare. Anche se ormai è troppo tardi persino per me....

Ho scoperto che Silvia Ciompi è un vero fenomeno di Wattpad da due milioni di views. (Ha vinto il premio Wattys17 ) Ma ne meriterebbe almeno il doppio. Il quintuplo... Ma che dico?! Tutti dovrebbero leggere questa storia perché tutti ne possono essere arricchiti in qualche modo. E' qualcosa di davvero potente e coinvolgente. Un'esperienza vera e propria che non potrà che scuotervi, affascinarvi, conquistarvi.
Se non altro per lo stile di scrittura.
Un capolavoro.

Gustatelo. Soffritelo. Vivetelo.

Dal 10 di Aprile, in libreria

Il mio voto : 5 stelle (e non bastano...)



L'Autrice


Silvia Ciompi, classe '93 vive in Toscana, laureanda in Scienze della Comunicazione, scrive da sempre e ovunque: diari, poesie, racconti brevi e ora romanzi. Tutto il buio dei miei giorni è il suo romanzo d'esordio. 


Il libro


editore: Sperling & Kupfer
genere: New Adult
pagine: 336
prezzo: 14,90 euro
Rilegato

Trama



Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c'è anche lui : in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.

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