giovedì 24 settembre 2015

DENTRO IL SILENZIO di Beira Raven - BLOGTOUR


E' uscito l'8 settembre il primo romanzo di una mia carissima amica, nonchè nota blogger del sito Beira's Heart, che parla di amore e lotta; mistero e folklore; sogni, rimpianti e peccati da espiare in una storia che mischia presente e passato che ha tutte le carte in regola per conquistare tutti i lettori appassionati di Paranormal romance ed Urban Fantasy.
Come potevo esimermi, io, dal partecipare a questo blogtour che permetterà a tutti voi di scoprire pian piano il romanzo, incuriosirvi e conoscere meglio sia l'autrice che i personaggi da lei creati? E perciò eccoci qui! Il bello di esser letti fa parte del Team Ailios
Siete pronti a fare la conoscenza di questa ragazza ultracentenaria, dai capelli (tinti) rosa acceso e dallo sguardo di ghiaccio?
Venite con me e vi proporrò questo primo estratto:


Il fatto che si muovesse sempre con mezzi di trasporto pubblici
la esponeva agli sguardi dei passanti.
La trapassavano poi si scioglievano nei loro pregiudizi senza alcuna paura o vergogna.
Anche quando incrociava i loro occhi e poi li distoglieva,
la ragazza percepiva sulla schiena i loro sguardi incuriositi
e segretamente sorrideva soddisfatta.
Doveva essere normale veder vagare per strada una ragazza
con un grande borsone sulla spalla.
Con i lunghi capelli bianchi che vorticavano attorno a lei,
accarezzandole la pelle troppo pallida delle braccia,
ma quasi interamente coperta di tatuaggi;
e le unghie lunghe, troppo lunghe smaltate di bianco.
E invece no. La gente ancora si straniva e sgranava gli occhi quando la vedeva,
nonostante la moda di quella città prevedesse stranezze di tutti i tipi.
Le persone non mostravano alcuna attenzione al ragazzo
apparentemente stralunato che infilava la mano nella borsa
o nella valigetta da lavoro di chicchessia.
No, guardavano e studiavano lei,
come se il loro istinto la percepisse diversa da loro.
La ragazza si crogiolava in quelle attenzioni
e aveva imparato da tempo che non bastavano mai.


Potrete subito intuire che Ailios è una ragazza molto particolare anche per l'aspetto, non soltanto perchè è una creatura antica e dalle origini sovrannaturali. Secoli prima era infatti una Banshee, ovvero una creatura, secondo la tradizione irlandese, volta alla protezione di una particolare famiglia. 
In gaelico il termine Banshee significa donna delle fate. Era infatti uno spirito femminile, abitante per lo più di fiumi e paludi. La nostra Beira ha preso il mito e lo ha rielaborato nella accezione più modera del Fantasy contemporaneo, facendola coincidere con quella creatura disperata ed urlante della migliore tradizione letteraria. Con una particolare originalità.
La Banshee di Dentro il silenzio ha infatti perso la voce.
E non solo. Anche tutti i suoi poteri e la sua natura eterea. Dopo una potente maledizione scagliata per punirla della sua negligenza nel prendersi cura della famiglia a lei assegnata come era suo compito per essersi incautamente innamorata - non corrisposta - del figlio maggiore, una volta scontata la prigionia si ritrova a vivere come un comune essere umano, condannata a vagare per il mondo e non essere udita.

Vedrete, il prologo in cui è raccontata la sua triste storia, vi rapirà letteralmente e aprirà le porte ad una storia che ha tutte le premesse per diventare una di quelle che possono lasciare il segno. Ambientata nella Londra di oggi e popolata da svariati interesantissimi e affascinanti personaggi con molti segreti da svelare, sono certa ci regalerà gradite sorprese!
(io sono a metà e devo dire che apprezzo molto la "Beira scrittrice" e non vedo l'ora di finirlo per confrontarmi con voi sul risultato finale...!)

Intanto continuate a seguire questo blog tour, appena agli inizi, e se davvero riuscite a resistere senza acquistare subito la vostra copia digitale, provate a vincere quella messa in palio per il 26 ottobre!



DENTRO IL SILENZIO


Trama

Ailios Lynch era una Banshee, spirito immortale protettore delle famiglie. Quando il destino le affidò i Kavenaught, lei ancora non sapeva nulla dell’amore devastante e non ricambiato che avrebbe provato per il figlio della coppia, Eoin. Soltanto una tragedia avrebbe potuto porre fine alla sua passione, punendola con il peggiore dei castighi: la perdita della voce. Molti anni dopo, Ailios vive nel XXI secolo, eternamente giovane e dai capelli tinti di rosa, e al suo fianco ha Alex, un’amica sincera. Alex, però, non sa nulla della vera Ailios e non sa nemmeno che il suo stesso fidanzato, Allen, ha un oscuro segreto da nascondere. Sarà l’incontro dell’immortale dai capelli rosa con Allen e suo fratello John a cambiare del tutto le carte in tavola.
Un romanzo che si snoda tra omicidi ed Esseri misteriosi, menzogne e verità, unendo la luce della modernità al fascino del più antico folklore celtico.

Link di acquisto



L'Autrice


Beira Raven nasce a Monza e vive nella provincia di Milano con il suo cucciolo Achille. Ama i tatuaggi, i libri e le persone che sulle scale mobili stanno sulla destra. Il suo motto è “Non si è mai troppo pieni per un piatto di pasta al pesto”.

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mercoledì 23 settembre 2015

Heroes Are My Weakness di Susan Elizabeth Phillips ANTEPRIMA


In anteprima per voi amanti di Susan Elizabeth Phillips vi propongo la recensione dell'ultimo romanzo dell'autrice americana, Heroes Are My Weakness, che ho letto in lingua originale, uno stand alone che colpisce al cuore, complesso, con una protagonista divertente e imbranata simil Bridget Jones e un protagonista maschile oscuro e controverso. Su entrambi grava un passato importante e uno scenario freddo e inospitale che non aiuta a scaldare gli animi...


(traduzioni dell'estratto e della trama a cura della sottoscritta - siate clementi) 
"Voglio vederti", mormorò contro le sue labbra. "Il tuo corpo. Dorato al tramonto."
Le sue frasi da scrittore la incantarono come una poesia, e lei non trovò una singola battuta per interromperle. Addirittura alzò le braccia quando le sollevò la maglia sopra la testa. 
Le slacciò il reggiseno. Cadde sul pavimento. 
Lui si sfilò la maglia senza distogliere lo sguardo dal suo seno. La luce del sole accarezzava il suo corpo, e, sebbene la casa fosse fredda, lei sentiva caldo. Molto caldo.
Ne voleva ancora della sua poesia. Ancora di lui. Si chinò e si tolse le scarpe. Quando si sfilò i calzini, le sue dita scivolarono sulle curve della sua spina dorsale.
"Come una collana di perle" sussurrò.
La sua pelle rabbrividì. Gli uomini non parlavano così durante il sesso. Non parlavano quasi mai. Quando lo facevano, tendevano a essere volgari, privi di immaginazione, mossi solo dalla libido.

 
La regina dei romance non si smentisce. Dopo la mitica serie dei Chicago Stars, torna in libreria - perlomeno sugli scaffali americani, speriamo presto anche da noi - con uno stand alone davvero coinvolgente e appassionato, una storia ambientata nell'inospitale scenario di un'isola sperduta al largo delle coste del Maine. 
Gli ingredienti che amiamo della Phillips ci sono tutti: l'ironia, la passione, la costruzione del mondo (e tutti i controversi personaggi che lo abitano), e i favolosi dialoghi pungenti e scoppiettanti di cui l'autrice ci ha ormai rese dipendenti. In più qui troviamo una punta di suspense - c'è anche una sfumatura della trama che vira verso il thriller - che non guasta, anzi, aggiunge ancora più pepe al racconto.
La storia è presto detta: Annie è completamente al verde. Ha speso gli ultimi risparmi per accudire la madre malata di cancro ed esaudire i suoi ultimi desideri. Perché Mariah, la sua eccentrica madre, ha sempre condotto una vita di agi anche quando non poteva più permetterselo, mantenendo e sostenendo giovani artisti squattrinati e trascurando la sua imbranata e irrecuperabile figlia. Ma Annie, come tutte le figlie, ha sempre cercato il suo amore, ha sempre rincorso i sorrisi di sua mamma e, quando lei si è ammalata, ha finalmente raggiunto un piccolo obiettivo: diventare qualcuno per lei, una persona importante e insostituibile. Un riferimento sicuro.
Adesso però Mariah se n'è andata, assieme ai suoi ultimi risparmi, e Annie si ritrova da sola a cercare di sopravvivere. Ha poco talento e poca bellezza: il suo tentativo di inseguire la carriera di attrice non ha funzionato e l'unica sua vera attitudine è quella di fare la ventriloqua e dare vita, così, ad alcuni burattini che, quando non recitano divertenti sketch per i bambini, invadono la sua mente con le loro pungenti considerazioni. Quanto alla bellezza... certo non ha le eccellenze di sua madre, ma non è sicuramente da buttare via. Se non fosse per la sua cocciutaggine e capacità di mettersi sempre nei guai...
Annie ora si ritrova su un'isola sperduta al largo del Maine, nel cottage che le ha lasciato sua madre ma che non resterà di sua proprietà a lungo - una clausola del testamento vuole che ritorni al vecchio proprietario nel caso in cui l'attuale non risieda per un tempo minimo nella casa - alla ricerca di un bene prezioso segnalato da Mariah in punto di morte che si presume essere nascosto nel cottage e risollevarla di tutti i problemi finanziari. Ma l'impatto con l'isola - fredda, selvaggia e inospitale - e con i suoi abitanti, soprattutto Theo Harp, il suo primo amore, colui che le ha spezzato il cuore e un misterioso criminale che si diverte a mettere a soqquadro la casa e a spaventarla, sembrano fare di tutto per farla sentire fuori luogo, per farla scappare. Tuttavia Annie - assieme ai burattini Crumpet, Peter, Dilly e Leo, suoi alterego che entrano nella sua testa per consigliarla - non è una tipa che si abbatte facilmente e, sotto tutto quel gelo, nel ghiaccio duro e impenetrabile che separa il presente dal passato, scoprirà un cuore caldo ancora tutto da esplorare.

NB: favolosa, davvero, per creatività, ironia ed erotismo, la scena in cui Theo e Annie fanno l'amore simulando un "gioco delle parti".


La Trama
La fine dell'inverno.
Un'isola lontana nella costa del Maine.
Un uomo.
Una donna.
Una casa sinistra a strapiompo sul mare...
Lui è uno scrittore in ritiro la cui macabra immaginazione crea romanzi dell'orrore. Lei è un'attrice sfortunata ridotta a tenere spettacoli di marionette per bambini. Lui conosce dozzine di modi per uccidere a mani nude. Lei conosce dozzine di modi per far morire di risate.
Ma non sta ridendo ora. Quando era un'adolescente, lui la spaventò a morte. Ora sono intrappolati assieme su un'isola nevosa della costa del Maine. Lui è il cattivo delle fiabe che ricorda o è cambiato? La sua mente dice di no. Il suo cuore dice di sì.
Si prospetta un lungo, caldo inverno.

Il primo capitolo in inglese dal sito della Phillips: http://susanelizabethphillips.com/reader-extras/heroes-are-my-weakness/

Il Libro

pag. 384
7,35 rilegato
7,74 ebook
William Morrow Hardcover




L'Autrice
Susan Elizabeth Phillips è una delle maestre della narrativa femminile internazionale. I suoi romanzi si sono posizionati ai vertici delle classifiche Usa, e hanno raggiunto i primi posti anche in Germania e Regno Unito. Il suo successo è legato alla capacità di cogliere con estrema delicatezza e con un tocco di ironia le sfumature dell'animo femminile, dando vita a scene di grande sensualità e intensità.
Nel 1991 Sperling & Kupfer ha pubblicato il primo libro in traduzione italiana: Un fiore nella polvere. Gli altri libri in italiano della Phillips sono stati editi tutti da Leggereditore (un marchio Fanucci). Il sito internet dell'autrice è http://susanelizabethphillips.com/

martedì 22 settembre 2015

LA RAGAZZA CHE TI AMO' DUE VOLTE di Joanna Barnard

Su questo libro dovrebbero apporre l'etichetta "maneggiare con cura". E' infatti uno di quei romanzi in grado di scalfire la corazza della lettrice più scafata, e raggiungerne il cuore. E' un libro difficile che racconta una storia torbida e disturbante con languidezza e intensità. 


Il parere di Eva Purple

Sono sposata, sono felice. Finalmente sono riuscita a liberarmi della fastidiosa sensazione che mi ha accompagnato per quasi tutta la vita, il sospetto che potesse mancarmi qualcosa e che prima o poi all'improvviso avrei colmato quel vuoto e mi sarei sentita appagata. Ho fatto ciò che dovevo, e sta funzionando. O almeno, ha funzionato finora.
Poi all'improvviso ci scontriamo nel reparto surgelati, io tengo le braccia incrociate, non per proteggermi dal freddo, ma per difendermi da te. Un attimo dopo ci stiamo abbracciando e poco più tardi ci baciamo.


Questo libro ha il tono della confessione. Non di una confessione tra amiche, magari sorseggiando un tè in un locale alla moda, ma di una confessione sussurrata all'orecchio, al buio. Una confessione difficile da fare, e allo stesso tempo con una nota languida che sembra voler insistere nel ricordo, indugiare. Come se chi racconta non volesse staccarsi dal passato, pur rendendosi conto che fa male, e che, come una pallottola incuneata a fondo che rischia di generare un'infenzione, va estirpato per poter guarire.
La confessione in realtà, lo si scopre leggendo, è rivolta a un amante, e il libro è una sorta di testamento di questo amore, che vuole suggellarlo per sempre raccontandone la storia. 

Fiona Palmer è ossessionata dal suo primo amore. Un amore illecito, proibito per il suo professore di letteratura Henry Morgan, di una quindicina d'anni più vecchio di lei. Un amore ricambiato, che, da passione adolescenziale è diventato amore malato, che ha superato i confini della scuola eccedendo in ogni direzione. Fino a strapparle l'anima. Fino a lasciarla come un involucro vuoto, incompleto.
Così si è sempre sentita Fiona e neppure il matrimonio, felice, normale con l'affettuoso Dave è riuscito a colmare questo vuoto che pulsa. Continua a cercare le iniziali del nome del suo amato professore, a guardare i numeri delle targhe, a cercare il suo volto tra la folla.

Sedurre significa saper dire le parole giusto al momento giusto, riuscire a fare stare bene gli altri. Tu ne sei capace, e risulti ancora più attraente perché non ti concedi spesso. dopo di te, ho cercato la stessa qualità in tutti gli uomini che ho conosciuto, ma l'ho trovata raramente. 

Finché un giorno, proprio quando stava quasi riuscendo a dimenticarlo, a voltare pagina, lo trova in un supermercato. Inutile difendersi da lui: con Henry Morgan Fiona non ha difese, lui è stato quello che le ha rubato il cuore - pestandolo, frantumandolo - lui è sempre stato l'unico a capirla, a essere in sintonia con lei. Questa sua vita con Dave - la normale, tranquilla vita - non è quella avventurosa che aveva con lui, fatta di scoppi improvvisi e di laceranti silenzi, ma talmente inebriante da farle girare la testa.

Credo che tutti abbiano una caratteristica che li rende attraenti, unici a modo loro. La tua è lo sguardo: i tuoi occhi hanno il colore dell'acciaio, della pietra, dell'impetuoso mare d'Irlanda. Un attimo prima sono impenetrabili, e quello dopo si illuminano di uno scintillio malizioso. Non vorrei occuparmi di altro nella vita, accendere la luce nei tuoi occhi. Farli bruciare.

Così Fiona resiste poco e poi si prende una pausa di riflessione dal matrimonio e va ad abitare con Morgan. Ma, tornando con lui, la memoria inizia a riavvolgere il nastro e a mostrare non solo ciò che luccicava nel passato, ma anche i momenti bui, quelli più torbidi e dolorosi.
E' proprio quando il ricordo inizia a incrinarsi che compare Alice.
Alice è la sua copia, solo molto più giovane. E' un'altra ragazza, un'altra "storia" del professore gigolò. Una delle tante a quanto pare. Ragazzine problematiche, innamorate di lui che Henry Morgan ha manipolato. Che Herny Morgan ha portato nel suo letto.
Ma con nessuna è stato come con lei, non può aver amato nessuna come ha amato lei. Tra di loro è diverso, sono uguali, sono in sintonia. Si capiscono.
Questo si dice Fiona, convincendosi a non accettare la richiesta di aiuto di Alice che ha trascinato Henry Morgan in tribunale, con l'accusa di violenza.
Fiona non testimonierà ma, con il tempo, scoprendo i suoi segreti uno a uno, inizierà a vedere Herny Morgan nella sua interezza, lati oscuri compresi. E a capire che deve smettere di dirsi bugie.
Quella che comincia come una presunta storia d'amore e di passione, un tradimento appassionato, diventa, pagina dopo pagina, un racconto torbido e insinuante, fatto di violenza e di perdono, di accettazione e di amore, di desolazione e malinconia.
La confessione, che comincia come un sussurro faticoso, diventa quasi un urlo, un grido di rabbia. Come se la protagonista volesse urlare a se stessa, scuotersi. 
O scuotere Henry Morgan, per cui il libro è stato scritto. E anche a causa del quale è stato scritto.

Lo dico subito. Non è una lettura facile. Questo è un libro disturbante, sporco, psicologico. E bellissimo. La voce carezzevole e fluida della protagonista ci guida nei labirinti della memoria, svolgendo una matassa di ricordi pericolosa. Non è detto che alla fine diventi il filo di Arianna e ci guidi all'uscita. E' più probabile che ci porti direttamente nella tana del lupo, dove risiedono i nostri incubi più oscuri.
E' un libro che coinvolge, che incanta, che ti avvolge come un serpente con le sue spire e ti porta fino in fondo. Anche se fa male, anche se quando capisci tutto il quadro vorresti lasciarlo, non ce la fai. Perché è una storia che deve essere raccontata, e letta. Fino alla fine.
"La ragazza che ti amò due volte" è un romanzo originale, diverso da ciò che si trova ultimamente negli scaffali delle librerie.
Elegante, intenso e provocatorio. Da leggere con attenzione.


Il libro

Editore: DeAgostini, Bookme
Genere: psicologico, romance, thriller
Pagine: 288
Euro: 14.90 versione cartacea, 7.99 versione ebook

L'Autrice
Joanna Barnard è stata insegnante di letteratura inglese. Vive nel sud dell'Inghilterra e si dedica alla scrittura a tempo pieno.


La Trama
Un incontro fugace al supermercato e Fiona Palmer si ritrova di colpo con il cuore in subbuglio. Perché il tipo che le viene incontro con un sorriso, senza traccia di fede al dito e con il cestino mezzo vuoto da single incallito, altri non è che Henry Morgan.Il professor Morgan, l'uomo che quindici anni prima, tra i banchi del liceo, ha fatto di lei una studentessa precoce in ogni senso, regalandole il brivido di una seduzione proibita. E ancora oggi Fiona non può fare a meno di chiedersi se quella antica e bruciante avventura non fosse in realtà il Grande Amore, lo stesso che lei, legata senza troppo entusiasmo all'affidabile Dave, in fondo non ha mai smesso di cercare. Qualche bicchiere di vino e una cena in nome dei vecchi tempi: è quanto basta a riaccendere il fuoco di una passione che, questa volta, non ammette ipocrisie né mezze misure.Ma nel gioco di sovrapposizione e rimandi tra passato e presente, qualcosa non torna. E se le cose tra Fiona e il professore non fossero andate come lei ha sempre creduto? Appassionante e controverso La ragazza che ti amò due volte è un thriller dei sentimenti, un'indagine coraggiosa tra luci e ombre di una storia troppo sincera e implacabile per non essere vera.

lunedì 21 settembre 2015

DEATHDATE di Lance Rubin - recensione in anteprima


Sono solo stufo di aspettare che mi succeda chissà che cosa!
Ho spezzato il cuore a Taryn, tua sorella se ne è andata,
sono prigioniero in questa casa
e un poliziotto bastardo mi sta col fiato sul collo.
Cosa le aspetto a fare altre cinque ore?
Perchè non rivendicare il controllo
sull'unica cosa che è in mio potere,
perchè non fare da solo?
Non mi hai detto che dovevo morire a testa alta?

Accipicchia gente!! ... Lasciatemelo dire, che gran figata di libro!!! Una lettura arguta, briosa, originale e fuori dagli schemi! Qualcosa di veramente nuovo che si va ad affiancare a tanta letteratura YA più o meno di qualità che è uscita in questi anni ma che si distingue per la brillantezza dello stile e per la "rischiosa" originalità dei presupposti. La storia di Denton è quella di un diciassettenne che si accinge a trascorrere le ultime quarantotto ore della sua vita, poichè vive in un'epoca in cui i progressi della medicina e una precisa scelta politica hanno deciso che ogni cittadino al momento della nascita possa (e debba) conoscere la propria data di morte con una precisione infallibile. Ma è davvero possibile che conoscere un'informazione del genere possa mai giovare a qualunque essere umano quando rimane comunque impotente sugli eventi e completamente ignaro dei "modi" che porteranno alla sua dipartita? Un romanzo che fa pensare ma che diverte anche molto questo Young Adult scritto da un uomo e che si rivolge ad un vasto pubblico, sia maschile che femminile, che catturerà e soddisferà anche i lettori più "maturi". 
Da domani, 22 settembre, in libreria vi consiglio di non perdervi questa rocambolesca corsa contro il tempo, in cui niente è come sembra! Deathdate spacca, sul serio!


opinione di Sangueblu

Morirò nei prossimi cento minuti.
Non voglio morire.
Voglio altro tempo per ridere con Paolo nel bosco.
Per baciare Veronica, e sapere che lo vuole quanto me.
Per stare seduto in camera mia a non fare niente.
Per farmi innervosire da mio padre
e dalla sua tenera incapacità di esprimersi.
Per sentirmi soffocato dalla mia matrigna.
Per chiarirmi meglio con Taryn.
Per capire cosa pensa davvero Felix di me.
Tutti gli altri hanno tanto tempo a disposizione.
Non voglio più restare al ballo.
Devo trovare i miei genitori e andarmente da qui,
e godermi in pace la mia Morte Rossa.

Definire BELLO questo romanzo mi sembra assai limitativo, dal momento che è un insieme di elementi talmente azzeccati e talmente ben amalgamati tra loro - e con una notevole dose d originalità - che forse lo definirei SBALORDITIVO.
Trecentotrentatre pagine che soffiano via in una rocambolesca corsa contro il tempo che lascia quasi senza fiato e che, paradossalmente, viste la "tristezza" e la "cupezza" dei presupposti su cui si costruisce, strappa ben più di una sonora risata durante la lettura.
Uno stile impeccabile e disinvolto. Una voce, quella del protagonista, che arriva diretta, forte e chiara così come è lui: semplice e brillante. Il classico bravo ragazzo che però fa le sue belle "cavolate" poco prima della sua "data di scadenza" che gli complicheranno non poco le ultime ore di vita, nonostante abbia sempre fatto di tutto per evitare tutto ciò che avrebbe potuto portargli guai o essere qualcosa di diverso dal bravo figlio e dal bravo studente che è.
E di guai, credetemi, ce ne saranno tanti e sembreranno moltiplicarsi capitolo dopo capitolo in una fitta rete di equivoci, incidenti, rivelazioni e complotti dove fino all'ultima riga non sapremo esattamente cosa aspettarci!

La storia, sorprendentemente, si svolge in poco meno di quarantotto ore. Le ultime a disposizione di Denton che, fin dalla sua nascita, sa di dover morire a diciassette anni, nella data che per puro caso, coincide con quella del Ballo scolastico. Ma proprio questa importante ricorrenza diventerà un dei presupposti più importanti che permetteranno a Denton di realizzare qualcosa di molto importante: spargere Amore; infondere sicurezza e trovare un contatto positivo con tutti quelli che sono stati i suoi compagni e i suoi amici che probabilmente, da quel momento in poi, lo ricorderanno in maniera molto differente da quella che potrebbe essere una normale "morte" prematura...
Tutto acquista un maggior significato e qualunque momento Denton ha avuto a disposizione - dal Funerale al momento della "Seduta" - avranno la funzione liberatoria e catartica per Denton di tirare fuori tutti i suoi sassolini dalle scarpe ma soprattutto, lo ripeto, di cercare contatti positivi e di capire qualcosa in più di sè stesso e della sua storia.
Un uomo misterioso infatti spunta ad un tratto a complicare le cose e a lasciare strani indizi.
Strani indizi che si sommano ad una situazione - anche fisica - sempre più strana.
(Come se già sapere di dover morire, partecipare al proprio funerale e chiudersi in una stanza di casa con tutta la famiglia e gli amici più stretti non fosse già abbastanza strano!... ^_^)

Ho avuto in mano un biglietto vincente fin da quando avevo
cinque anni, fin da quando ho scoperto che sarei morto
prematuramente, e per tutto questo tempo ho cercato
di "fare una vita normale".

Se sapessimo con precisione la data della nostra morte cosa faremmo? Sicuramente la nostra vita sarebbe costantemente influenzata dalla consapevolezza che moriremo in quel preciso momento. Presto, nel caso di una previsione come quella di Denton. Vivremmo al "massimo" bruciando tappe e neuroni senza pensare a risparmiarci e ci faremmo concessioni speciali o, di contro, ci imporremmo rinunce in nome del realismo e della ineluttabilità della situazione? Cosa altro si potrebbe fare se non ragionare sempre e solo in funzione di quello; del fatidico "momento"?!?
Ovvio che per la quasi totalità di noi la risposta è... meglio non saperlo!

"Cioè, tipo... Prima, quando nessuno sapeva la sua data di morte,
poteva succedere in qualunque momento.
E tu non ne avevi la minima idea.
Chissà quante domande restavano senza risposta.
E poteva capitarti ovunque: al supermercato,
a scuola, durante un compito in classe,
o che ne so, persino al bagno.
Non c'era tempo per prepararsi."
"Già"
Ma non sono convinto che tutto questo tempo
per prepararsi sia utile.
"E poi non potevi neppure andare al tuo funerale"
"Già"
Non sono neppure sicuro di aver fatto bene ad andare al mio.

Quindi, ricapitolando: in questa imprecisata epoca del futuro in cui negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania è obbligatorio conoscere la propria data di morte, a meno di essere in stato catatonico per colpa di qualche malattia o incidente si ha la possibilità di partecipare al proprio Funerale e aspettare la Morte che avverrà nell'arco delle ventiquattro ore pronosticate, nella tranquillità della propria casa, circondati da parenti e amici. Potreste pensare, come minimo, ad una noia mortale ma visto che si tratta di "quella" di Denton Little è tutto il contrario!
Si troverà a perdere inconsapevolmente la verginità sotto l'effetto dell'alcool non con la sua fidanzata bensì con la sorella del suo migliore amico. Verrà minacciato più volte, dal bullo sfigato della scuola ed ex ragazzo della sua attuale fidanzata nonchè dal nonno di lui definito - a ragione, perchè davvero inquietante - "l'Orrido sbirro".
Scoprirà che la mamma del suo migliore amico nasconde in un cassetto segreto foto ed importanti documenti di cui non riesce ad interpretare il significato. Incontrerà uno strano individuo amico della madre defunta e che lo ha fatto nascere che è a conoscenza di un misterioso segreto. Avrà finalmente un dialogo con suo padre che consterà più delle solite dieci parole e che gli permetterà di avere finalmente qualche informazione in più sulla sua madre naturale. Conoscerà un aspetto del fratello che non avrebbe mai sospettato esistesse. Sfiorerà decine di incidenti e verrà contaminato da una strana eruzione cutanea che gli tingerà - letteralmente - la pelle di viola.

Sono riuscita ad incuriosirvi abbastanza?
Vi assicuro che quello che vi aspetta non ve lo potete neanche immaginare!
Il tutto accompagnato da una carrellata di personaggi stupendi.
Correte dunque a prenotare la vostra copia che sarà disponibile da domani, in tutte le librerie!

Grazie alla De Agostini innanzitutto per questa ennesima bellissima pubblicazione (vi prego non fateci attendere troppo l'uscita del seguito perchè a questo punto ne ho davvero BISOGNO!!) e come sempre di avermi concesso di leggerlo in anteprima! 
Un'ulteriore ringraziamento per la bella sorpresa che ci avete dedicato e per il CONCORSO indetto. Se ne volete conoscere il REGOLAMENTO vi basterà cliccare QUI



Serie "Denton Little"

1 - Deathdate - Denton Little's Deathdate
2 - Denton Little's Birthdate


L'Autore


Lance Rubin si è laureato alla Brown University e ha lavorato come attore e come sceneggiatore. Ora si dedica a tempo pieno alla scrittura. Deathdate è il suo indimenticabile romanzo d’esordio.

Il Libro

editore: De Agostini
genere: Young Adult
pagine: 331
prezzo: 14.90 euro
Rilegato
eBook: 7.99 euro

Trama

Denton Little ha diciassette anni e una sola certezza: morirà la notte del ballo di fine anno. Ma - escluso il pessimo tempismo - nulla di strano. Perché il mondo di Denton funziona così: tutti conoscono la data della propria morte, e tutti aspettano il fatidico momento contando i minuti. Per questo, fino a oggi, la vita di Denton è stata piuttosto normale: la scuola, gli amici e Taryn, la fidanzata. Ma ora mancano due giorni al ballo... e Denton sente di non avere più un secondo da sprecare. Non soltanto perché vuole collezionare più esperienze possibili in meno di quarantotto ore - la prima sbronza, la prima volta, e il primo tradimento - ma anche perché le cose sembrano essersi improvvisamente complicate. Chi è l'uomo sbucato fuori dal nulla che dice di avere un messaggio da parte di sua madre, morta ormai da molti anni? È soltanto un pazzo? E allora perché suo padre ha iniziato a comportarsi in modo tanto bizzarro? D'un tratto le ultime ore di Denton Little si trasformano in una corsa contro il tempo, una disperata ricerca della verità. E forse di una via d'uscita.

venerdì 18 settembre 2015

IL PRIMO AMORE SEI TU di Stephanie Perkins - recensione


"C'era una volta una ragazza che parlava alla luna.
Era misteriosa e perfetta,
come lo sono le ragazze che parlano alla luna.
Nella casa accanto alla sua viveva un ragazzo.
Lui la osservava diventare sempre più perfetta,
sempre più bella ogni anno che passava.
La osservava guardare la luna.
Un giorno, iniziò a chiedersi se la luna
avrebbe potuto aiutarlo a svelare il suo mistero.
Così alzò gli occhi al cielo...
ma non riusciva a concentrarsi perchè le stelle
lo distraevano troppo.
E non importava quante canzoni o poesie fossero già state scritte
su di loro: ogni volta che lui pensava alla ragazza,
le stelle brillavano un po' più luminose.
Come se fosse lui ad alimentarne la luce.
Un giorno il ragazzo dovette trasferirsi.
Non poteva portare la ragazza con sè,
così si portò le stelle.
La notte, nel guardare fuori dalla finestra,
iniziava da una stella. Una sola.
Il ragazzo esprimeva un desiderio,
e il desiderio era il nome di lei.
Al suono di quel nome appariva una seconda stella,
quindi lui desiderava di nuovo il nome della ragazza,
e le stelle diventavano quattro.
E quattro diventavano otto, e otto sedici, e così via,
nella più grande equazione matematica che 
l'universo avesse mai visto.
E nel giro di un'ora il cielo si riempiva di così tante stelle
che i vicini si svegliavano, chiedendosi chi avesse acceso i riflettori.
Era stato il ragazzo.
Pensando alla ragazza.

Forse potrebbe bastarvi questo estratto a farvi capire la bellezza, la delicatezza e la rara poesia di cui questa straordinaria autrice - Stephanie Perkins - è capace. Mi aveva già conquistata con il delizioso e assolutamente perfetto Primo bacio a Parigi, ma con Il primo amore sei tu, forse, si è addirittura superata perchè alla "normalità" e all'immediatezza della storia che racconta ha infuso, questa volta, una dose di pura magia ed incanto... fatta di colore, luce e stelle.
Semplicemente stupendo! 

opinione di Sangueblu

Adoro questo genere di letture: quelle piene di sentimento, delicatezza, stupore e meraviglia.
Quelle che fanno battere il cuore; velare gli occhi per una sana e pungente commozione; tornare indietro nel tempo anche se in una realtà completamente diversa da quella che possiamo aver vissuto... Ma non è questo il bello dei romanzi e della lettura? Quel loro potere magico di farci vivere una storia, conoscere personaggi straordinari e i loro straordinari mondi... Certe volte sembra quasi di conoscerli da sempre. Altre volte sono "persone" completamente "nuove" che si fanno scoprire poco a poco... che ci conquistano grazie ai dettagli; ai loro sbagli, alle loro manie e al loro cuore. Fragile, appassionato, incerto. Ma comunque palpitante.
Ci prendono per mano e diventano vivi; reali; tangibili.
Questo è quello che sono Lola e Cricket.
Una storia come tante la loro ( due amici d'infanzia che si sono sempre amati e mai dimenticati) ma non per questo meno straordinaria perché straordinari - nel vero senso della parola - sono loro: tutto tranne che "ordinari"!

Magari qualcuno pensa che ti travesti solo per nascondere
la tua vera identità, ma io credo che un costume sia più vero
di quanto possano esserlo gli abiti normali.
Perchè dice realmente qualcosa della persona che lo indossa.

Lola: eccentrica non solo per la sua passione di "travestirsi" ogni giorno utilizzando ogni sorta di parrucca, accessorio o abito in base al suo umore ma anche "particolare" per il suo background familiare, le sue origini o il fatto di avere due padri.
Cricket: geniale e un po' pazzo inventore dalla dolcezza infinita e dalla rara purezza; un ragazzo per il quale è assurdamente facile e allo stesso tempo molto complicato fare le cose più "semplici". Un po' incompreso e abbastanza sottovalutato perchè costantemente messo in ombra dalla sorella gemella campionessa olimpionica di pattinaggio sul ghiaccio.

Assai vividi ed efficaci sono anche tutti gli altri personaggi collaterali che rendono la storia ricca di sfumature e di situazioni interessanti. A partire dai due genitori gay di Lola: Andy e   .  L'egocentrica e sprezzante Calliope, la gemella di Cricket; Norah, la madre naturale di Lola che nonostante il suo passato di errori e tossicodipendenza troverà un varco per farsi strada nel cuore e nella vita di una figlia lasciata troppo sola, anche se in ottime mani. La migliore amica Lindsay. Nathan. E poi, naturalmenete, Max: l'antagonista. Quello "sbagliato".
Gran parte della storia ruota proprio su questa situazione; su questo dilemma. Lola combattuta tra il presente, il passato e il futuro che sembrano connessi e ingarbugliati in un groviglio difficile da districare. E' difficile portare avanti una relazione con un ragazzo più grande, che non piace ai genitori e che "sembra perfetto" quando ricompare il primo amore che non si è mai dimenticato. Ancora più difficile se a complicare la situazione c'è una timidezza e una goffagine che impedisce di esprimere quello che si prova davvero e quando malintesi ed incomprensioni contaminano il passato e i bei ricordi che ne fanno parte.

Sono io a rendere le nostre vite più complicate,
la nostra amicizia difficile.
Ma è lui quello che continua a tornare!
E' troppo intelligente per comportarsi così.
Dovrebbe sapere che è ora di voltare pagina
e starmi alla larga. Non voglio che lo faccia.
Ma che cos'è che voglio VERAMENTE?
La risposta è avvolta nella nebbia e indecifrabile.
L'unica cosa che so per certo è che non voglio
un altro cuore spezzato.
Non il suo e, di sicuro, non il mio.
Deve starmi alla larga.
Non voglio che lo faccia.

Ma al destino si sa, non manca il senso dell'ironia. E qualche volta anche i fondi del te possono aiutare a trovare la strada verso le scelte giuste. Lola scoprirà che è molto di più di "un'equazione difficile" da decifrare  e che nella vita bisogna credere nelle seconde possibilità, quando ne vale la pena.

"Allora credi nelle seconde possibilità?"
Mi mordo il labbro.
"Seconde, terze, quarte.
Quante ce ne vogliono.
Tutto il tempo che occorre.
Se la persona è quella giusta".

Un grande piacere anche ritrovare Anna e St.Claire... i protagonisti del bellissimo libro precedenti che non fanno solo da vero e proprio cammeo al romanzo, ma hanno anche un ruolo abbastanza importante nel fare da tramite tra Lola e Cricket e far progredire la loro storia. (Mi riferisco in particolar modo a St.Claire, compagno di università e amico stretto di Cricket.)

Tra discorsi fatti alla luna, stelle disegnate sul palmo delle mani, sguardi furtivi attraverso le tende e strani ed improvvisati ponti ad unire due finestre Cricket e Lola si avvicineranno sempre di più. Con dolcezza, naturalezza e una speciale "magia" che sembra far parte imprescindibile della scrittura fresca, intelligente e originale di Stephanie Perkins che, per me, si conferma tra le regine assolute della scrittura romantica per Giovani Adulti. La mia Maria Antonietta dello Young Adult. Solo che i non la decapiterei mai e poi mai. Almeno finche continuerà a scrivere! ^_^

Non lasciatevi sfuggire questo delizioso romanzo che è perfetto per i più giovani ma estremamente godibile anche da chi, i sedici anni, li ha passati da un pezzo.
Grazie a Valentina e la DeAgostini per avermi concesso, come sempre, di leggerlo in anteprima!

Solo perchè una cosa non è pratica, 
non significa che non vale la pena crearla.
A volte la bellezza e la magia della vita vera
sono sufficienti.

La Serie

1 - Il primo bacio a Parigi - Anna and the french kiss  ( recensione QUI )
2 - Il primo amore sei tu - Lola and the boy next door
3 - Isla and the happily Ever After


L'Autrice


Sthephanie Perkins ha sempre lavorato con i libri: prima come libraia, poi come bibliotecaria, e ora come scrittrice. Vive con il marito tra le montagne del North Carolina, e ogni stanza di casa sua è dipinta di un diverso colore dell’arcobaleno.

Il libro

editore: De Agostini
genere: Young Adult
pagine: 416
prezzo: 14.90 euro
Rilegato
eBook: 6.99 euro

Trama

Lola ha diciassette anni, un gusto un po' stravagante per la moda, e tre piccoli, piccolissimi desideri. Primo andare al ballo della scuola vestita da Maria Antonietta. Secondo convincere i genitori che Max è il fidanzato migliore del mondo. Terzo non rivedere più Cricket Bell. Mai più. A volte però il destino gioca brutti scherzi e la famiglia Bell al completo si trasferisce nella casa proprio di fronte a quella di Lola. All'improvviso la ragazza sente il mondo crollarle addosso. Per due anni ha faticosamente tentato di dimenticare Cricket, e ora tutti i suoi sforzi sembrano vanificati. Cricket è di nuovo lì, davanti ai suoi occhi, e con lui il ricordo di ciò che è stato e di quell'ultima giornata insieme... Lola è sicura di aver voltato pagina con Max e di non provare più niente per Cricket. Ma allora perché sente il cuore batterle all'impazzata ogni volta che lo incontra? Forse perché il primo amore non si scorda mai?

LA MIA MUSICA SEI TU di Alessandra Angelini BLOGTOUR


Davvero di rado decido di partecipare ad un blog tour, ma per La mia musica sei tu di Alessandra Angelini - in uscita il prossimo 21 settembre - ho dovuto fare un'eccezione!
E' stato uno di quei romanzi che mi ha attirato da subito, in uno di quei modi che non si possono spiegare perchè hanno una logica e un significato tutto loro ma dopo averlo letto ed essere stata risucchiata nel vortice della musica e dell'amore che permeano questo romanzo, sono felice di dire che il mio sesto senso non ha fallito! Ed ora eccomi qui a partecipare a questo simpatico percorso e condividere con voi alcuni dei passaggi più significativi o incisivi nei quali vi imbatterete durante la lettura di questo romanzo che ha per protagonisti un affascinante batterista di una rock band e una ragazza dolce e appassionata che vivrà un sogno ad occhi aperti.
Vedremo se io e Alessandra riusciremo ad incuriosirvi....





Da questo estratto potete cominciare ad intuire qualcosa della personalità di Denis: affascinante e sicuro di sè, ma al tempo stesso dolce e premuroso. Perchè si sa... quando incontra la ragazza "giusta" anche il più tormentato e scapestrato dei playboy può diventare il più onesto e devoto dei ragazzi. E per Isabella Danis la testa la perde...letteralmente!

«Sapevo di fare un certo effetto alle ragazze ma questo lo credevo oltre le mie possibilità» scherzò sollevato.
«Siamo modesti, eh?!» dissi ridendo, mentre con la mano asciugavo le lacrime.
Scuotendo la testa, mi sollevò da terra.
«Non so ancora nulla di te, ma ho appena scoperto una cosa.»
«Cosa?»
«Non mi piace vederti piangere. Vorrei solo vederti sorridere, arrossire, stupirti o imbarazzarti con me» mi tenne tra le braccia un istante, prima di accompagnarmi sul letto con attenzione.
«Allora dovresti essere soddisfatto, hai appena fatto quattro su quattro.»
«Preferisco, decisamente» ammise, scorrendomi la guancia con un dito. «I miei compagni pensavano che fossi impazzito. Non so cosa mi hai fatto quella sera.»




In questo breve estratto abbiamo uno scorcio di quella che è la quotidianità e la vita domestica di questa coppia e anche di tutto il gruppo di amici che vi graviterà sempre intorno, per un motivo o per l'altro. Una delle location più ricorrenti e più coinvolgenti perchè è letteralmente una casa che pulsa di vita.

Era chiaro che Denis viveva da solo, i segnali c’erano tutti, dagli abiti abbandonati in giro per casa al frigorifero lasciato in uno stato d’incuria post nucleare.        
«Da quanto stai qui?» domandai, passando lo sguardo da un oggetto all’altro. «Due anni circa.»
«Come ci sei finito? Non so perché ma mi ero fatta l’idea che vivessi in zona Universitaria o giù di lì.»
«Mi sai che hai sbagliato soggetto,» Denis iniziò a ridere di gusto «Julien sta in Strada Maggiore. Non sembra ma sono un tipo tranquillo. Appena arrivato a Bologna affittai un monolocale vicino allo Stadio, poi attraverso degli amici ho trovato questo. È un po’ fuori mano ma ha qualcosa d’impagabile» mi prese per mano e mi condusse attraverso il soggiorno. Aprendo una porta, trovai il suo mondo steso davanti agli occhi. La stanza era dominata da una batteria, maestosa e lucente, chitarre acustiche e una elettrica abbandonate vicino alle pareti, due amplificatori, pedaliere, cavi e fogli ovunque. Posacenere colmi abbandonati vicino agli strumenti.
«Qui posso lavorare senza preoccuparmi dei vicini. Suonare col silenzio della notte,» prese aria, gli occhi chiusi «è impagabile.»
Mi abbassai a curiosare tra i fogli sparsi sul pavimento, spartiti vuoti, altri iniziati e pieni di cancellature. Ne scostai qualcuno per raggiungerne uno dove erano appuntate alcune frasi, idee per nuove canzoni, spezzoni di testi mai nati.
«Li hai scritti tu?»
«Io e Julien. Lui lavora di più sui testi, io su musica e arrangiamenti ma non c’è una divisione netta» rispose dal seggiolino della batteria. Quella era la sua collocazione naturale. «Sai leggerla?»
«Qualcosa. Quand’ero piccola i miei genitori pensavano che dovessi saper suonare uno strumento ma ero una frana, strimpellavo storpiando orribilmente le note» quello era solo uno dei miei fallimenti.
«Non hai più provato? Magari senza forzature...»
«Due parole: caso disperato. Credo che l’insegnante mi definì così» ammisi, cercando di attingere a ricordi ormai morti e sepolti. «Per te, invece, è diverso; è come se ti nutrissi di musica.»
«È il mio modo di esprimermi. Attraverso la musica posso essere chiunque e in ogni luogo, posso realizzare qualsiasi sogno.»

In quella stanza c’era tutto di lui, la sua essenza.



Bologna è il teatro principale di questa storia d'amore. Raccontata con minuzia di particolari e con quella sensibilità e veridicità che solo chi la conosce e la ama profondamente può fare. Ma non sarà l'unica. Roma, Milano, Verona e altre città verranno più o meno sfiorate dall'autrice e dai suoi personaggi, in un viaggio continuo ed emozionante attraverso la nostra bella Italia. (Proprio l'ambientazione è un altro punto di forza di questo libro!)

«Com’è il panorama da lassù?»    
«Da togliere il fiato.»
«Andiamo, voglio farlo. Solo, tienimi stretta.»
Non ero certa di riuscire a farcela ma ero stanca di rinunciare a vivere, a causa delle mie paure.
«Sei sicura?»
«Andiamo» annuii, stringendogli la mano.
Mentre Denis faceva i biglietti, vagavo con lo sguardo lungo Via Zamboni. Seguendo lo spigolo, mi piegai fino a mettermi in linea con la torre, non caddi per un pelo. Come diavolo stava in piedi? E io avevo appena accettato di entrarci.
«Non dobbiamo salirci per forza» la sua voce mi fece sobbalzare.
«Andiamo, prima che cambi idea» spinsi fuori l’aria, nemmeno potessi scacciare anche la paura.
Salii le scale seguita da Denis come un’ombra. Se non ci fosse stato lui sarei scappata via, appena messo piede sul primo gradino scricchiolante. Non avrei mai pensato di scalare quel posto infernale. Stavo contro la balaustra, le braccia incollate al costato e gli occhi serrati da far male. Avevo il fiatone, restava solo da stabilire il perché. Denis mi accarezzava i capelli, canticchiandomi un motivetto contro l’orecchio.
«Pet Semetary?!» ci avevo messo un po’, ma finalmente avevo realizzato di cosa si trattava. «Ti pare la canzone per calmare un attacco di panico?»
«Sarà, ma funziona.»
Il panico non era passato, avevo i palmi sudati, le gambe tremavano ancora ma la sua presenza mi aiutava a tenerlo a bada.
«Guarda fuori» sussurrò, baciandomi le tempie.
Una brezza leggera stemperava la calura. I tetti sembravano inghiottire il sole, le torri cittadine spuntavano qua e là accendendosi come fiammiferi nella luce del tramonto. Le nubi all’orizzonte non riuscivano a oscurare quello spettacolo. Era bellissimo come aveva detto, ma la cosa più bella era lì, accanto a me.
«È da togliere il fiato.»
Denis mi baciò, tenendo il mio volto tra le mani.
«So già quanto ti sarà difficile fidarti di me. Ho solo la mia parola da darti» lo disse come se non valesse nulla. «Posso solo dirti quant’è importante per me averti vicino.»
Scossi la testa, allacciandogli le mani dietro al collo. «Mi fido di te.»
Sapevo di poterlo fare, perché senza avergli chiesto nulla lui mi aveva donato tutto di sé.
«Bene, perché sono stanco di scrivere canzoni malinconiche o arrabbiate, voglio qualcosa di bello, voglio far cantare la mia batteria per te.



Isabella viene da una famiglia molto particolare ed in vista nella Roma "bene", che fa della forma e delle apparenze il proprio caposaldo. Questo sarà un tema molto delicato all'interno del romanzo. Ci sarà un vero e proprio percorso da cui, non solo Isabella , si affrancherà da una situazione pesante e soffocante in cui erano in molti a soffrire. Prima fra tutti sua madre, con cui pian piano troverà il modo di recuperare un rapporto che le era sempre venuto a mancare e in cui Denis, ancora una volta, giocherà un ruolo fondamentale.

L’orologio sulla credenza ticchettava inesorabile. Restai in piedi, picchiettavo il travertino con la punta della scarpa e il silenzio che mi tirava i nervi. Con mio padre lontano speravo di avere una possibilità. La fissavo e avrei voluto dirle mille cose, ma non mi usciva nulla. Nulla di vero, sentito. Stupidi commenti sulla casa, come se in quel mausoleo potesse cambiare qualcosa. Alla fine dei conti eravamo sin troppo simili.
«Abbiamo sbagliato a venire» mi lasciai sfuggire.
«Isabella, tu... » tentennò, tormentando la collana di perle. La voce flebile, poco più di un soffio. «Credo di sì.»
Chiuse anche quel misero spiraglio. La madre sorridente dei miei ricordi era sparita, calcificata in quella donna dai capelli impeccabili e lo sguardo assente. In pochi mesi sembrava invecchiata di anni, si era consumata come una candela. Desiderai portarla via, aiutarla, ma per salvarsi bisognava volerlo e lei non aveva mai lottato. Si era accontentata di essere quel che lui voleva.


Nella stanza era sceso il silenzio, sembrava che le mie parole avessero fermato il tempo. Mancava meno di una spanna alla porta quando due braccia forti e calde mi bloccarono, avvolgendomi in un abbraccio da cui non sarei mai voluta fuggire. Mi tenne talmente stretta che avrei giurato di sentire il battito del suo cuore; non poteva essere il mio, perché per l’emozione quello stupido ne perse diversi. Il suo respiro si insinuava caldo e umido tra i miei capelli.
«Resta» sussurrò contro la mia nuca. «Ti prego.»
Un ordine, una richiesta, una supplica, avrei esaudito qualsiasi cosa che mi fosse giunta da quella voce.



Cosa c'è di più bello di sentirsi dedicare una canzone, chitarra e voce, composta apposta per noi dalla persona che amiamo e che ci ama con tutto sé stesso?


Denis suonava con passione, pizzicava le corde, liberando note capaci di farmi vibrare l’anima.
«È così dolce e malinconica» sentivo gli occhi bruciare.
«L’ho scritta pensando a te, quando non sapevo se saresti tornata» le parole rimasero sospese nell’aria, con lui che mi scorreva i capelli con le dita.
«Io...» strinsi forte gli occhi.
L’avevo sottovalutato. Dietro agli sguardi e ai silenzi, lui sembrava leggermi dentro e questa cosa mi metteva una paura del diavolo. Perché ero spaventata di quello che provavo e di tutte le mie debolezze.
«Non sono bravo con le parole, a volte credo di non riuscire a farti capire quanto tengo a te, allora ho provato a farlo con l’unica cosa che so fare bene.»
Se la melodia era commovente, accompagnata da quei versi raggiungeva una dolcezza dolorosa, arrivando a toccare le corde dell’anima. Era un tutt’uno che trasmetteva amore e disperazione, lo struggersi di un cuore irrimediabilmente innamorato. In quella canzone era sublimata la nostra storia.
Denis era l’ingranaggio mancante del complesso macchinario che faceva funzionare il mio cuore, il pezzo senza il quale ero solo carne e sangue. Lui era il soffio di vita in grado di compiere quella magia.




Faremo la conoscenza anche di Julien, il cantante dei Bad Attitude. Personaggio molto particolare e controverso che però, alla fine, a suo modo saprà conquistarci.

Julien uscì illuminato dalla luce del crepuscolo. Scartando i nuvoloni che ingombravano il cielo, il sole ci regalava gli ultimi raggi di una giornata morente. Julien sfilò gli occhiali fermandoli tra i capelli, l’abbronzatura mascherava in parte le occhiaie. L’espressione faceva il resto. Il sorriso con cui ci venne incontro era una carezza rivestita di spine.
«So di essere bello, ma se continuate a fissarmi potrei montarmi la testa» ci salutò. Si diresse verso una delle poltrone, lanciò il giubbotto contro la testiera e si abbandonò sui cuscini. «Come mise è un po’ azzardata, però approvo» aggiunse, squadrandomi sfrontato.
A dispetto della situazione, le mie labbra si piegarono in un accenno di sorriso.
«Non cambi mai, eh?» gli domandò Denis, insolitamente malinconico.
«Perché dovrei?» steso sulla poltrona, osservava il soffitto della stanza. «Abbiamo fatto il nostro dovere, Sten sarà contento» disse, tormentando un orecchino. Le formalità erano uno dei tanti compromessi a cui si erano dovuti piegare. «Cosa hai fatto alla camicia? E alla faccia?» Julien si riscosse dal torpore, sporgendosi al bordo della seduta.
«Un tranquillo scambio di opinioni» Denis sollevò appena le spalle.
«Chi ha avuto l’ultima parola?»
«Io, ovviamente» un sorrisetto furbo gli incurvò le labbra. Sfiorava le nocche con la punta delle dita.
«Merito del tuo maestro» rispose Julien orgoglioso.



Entrerete nel dietro le quinte e nella quotidianità di chi respira musica tutti i giorni e che ha fatto di una grande e insopprimibile passione il proprio mestiere.

Soltanto allora notai quella lucina rossa ancora accesa.
«Fatto» disse, avviandosi verso la porta a passo svelto.
«Denis.Rodari» scandii il suo nome, i piedi ben piantati a terra e le mani incrociate sotto il petto.
Non è un buon segno» si girò, con l'aria di chi sa di essere stato colto sul fatto. «Okay. Non sarebbe grave se, e dico se, avessi inavvertitamente dimenticato di spegnere la registrazione in sala, no? Ma quanto sei sexy con quel vestito.» «L'adulazione non ti servirà.»
«Sembri Cate.»
«Oh!» sbuffai, incapace di trattenere una risata.
«Ma mi adori anche così, pazzo e sconsiderato» un passo ed ero già tra le sue braccia, ogni protesta vinta. «Soprattutto pazzo» sottolineai.
«Hai cancellato tutto?»
«Fino all’ultimo secondo. Non dirmi che ne volevi una copia?» aggiunse, godendosi lo spettacolo delle mie proteste.
Avevamo bisogno di ridere, di risaldare il nostro legame. Se c'era una cosa che avevo imparato, un errore che non avrei più commesso, era di dare qualcosa per scontato. Vivo. L’amore scaldava di dolcezza e comprensione il nostro rapporto, e bruciava della fiamma di una passione
Soltanto allora notai quella lucina rossa ancora accesa.
«Fatto» disse, avviandosi verso la porta a passo svelto.
«Denis.Rodari» scandii il suo nome, i piedi ben piantati a terra e le mani incrociate sotto il petto.
«Non è un buon segno» si girò, con l'aria di chi sa di essere stato colto sul fatto. «Okay. Non sarebbe grave se, e dico se, avessi inavvertitamente dimenticato di spegnere la registrazione in sala, no? Ma quanto sei sexy con quel vestito.» «L'adulazione non ti servirà.»
«Sembri Cate.»
«Oh!» sbuffai, incapace di trattenere una risata.
«Ma mi adori anche così, pazzo e sconsiderato» un passo ed ero già tra le sue braccia, ogni protesta vinta.
«Soprattutto pazzo» sottolineai.
«Hai cancellato tutto?»
«Fino all’ultimo secondo. Non dirmi che ne volevi una copia?» aggiunse, godendosi lo spettacolo delle mie proteste.
Avevamo bisogno di ridere, di risaldare il nostro legame. Se c'era una cosa che avevo imparato, un errore che non avrei più commesso, era di dare qualcosa per scontato. Vivo. L’amore scaldava di dolcezza e comprensione il nostro rapporto, e bruciava della fiamma di una passione mai sopita.


E poi l'Amore.
Quello che va oltre le apparenze, oltre gli ostacoli, oltre gli stereotipi.
Quell'incastro perfetto che va semplicemente "oltre"...

Non era il vincolo o una vita sicura quello che mi emozionava tanto, ma la volontà dell'uomo che amavo di donarsi completamente a me.




Premi in palio:


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Trama


È difficile essere all’altezza di un padre che è un’istituzione. Lo è per Isabella, cresciuta in una famiglia dove dimostrarsi inappuntabile non è una scelta, ma un dovere. Essere quello che gli altri si aspettano però non è sinonimo di felicità. Il tradimento del suo fidanzato storico le fa capire che è arrivato il momento di dare una svolta alla sua vita, trasferirsi a Bologna e cambiare sede di studi sono i primi passi in questa direzione. In una notte che cambia tutto, Isabella conosce Denis, estroverso, vitale, l’antitesi del suo mondo. E in quella notte con lui, infrange tutte le regole. Tatuato e batterista in una punk rock band, i Bad Attitude, Denis non è il genere di ragazzo che possa portare a casa. Ma quando lui è l’unica persona che ti fa stare bene, ti fa sentire giusta, cosa sono le convenzioni? Quando i problemi con la band e una famiglia invadente si fanno seri, l’amore e la passione per la musica basteranno ad aiutarli a realizzare i loro sogni?