martedì 27 ottobre 2015

HO SCELTO TE di Giulia Ross

Il cuore di Sara è diviso tra due ragazzi... e lei accetta un patto indecente scegliendo di passare quattro giorni con loro. Un ménage a tre che promette molto, ma che si sgonfia come un soufflé tirato fuori troppo presto dal forno. Una lettura godibile ma con molte criticità.



"Quello che ti stiamo dicendo è che vorremmo passare quattro giorni con te, ma non come amici o qualsiasi cosa noi siamo in questo momento". Fece una pausa e in quel momento iniziai a capire. 
"Saremo i tuoi uomini. Entrambi, io e Leo", s'intromise Oscar.


Il parere di Eva Purple

Il lancio del libro diceva: "E se i mr. Grey fossero due?".
Inutile dire che, con un claim così mi sono avvicinata al libro con molte aspettative. Aspettative, ahimé, in larga parte deluse.
L'idea di un amore diviso tra due ragazzi tira sempre, e ha fatto cadere anche me nell'acquisto di questo erotico italiano purtroppo un po' esile e con una trama a tratti scontata.
La storia è presto detta: la venticinquenne Sara si è appena trasferita in un laboratorio di citogenetica a Basilea per un periodo di dottorato e per dimenticare la sua relazione d'amore con Mark finita male. Ha infatti scoperto il suo ex ragazzo a letto con una delle sue amiche, e la cosa l'ha devastata. Anche perché Mark ha giustificato il tradimento dicendo che lei è sempre stata fredda e inadeguata a letto.
Sara perciò vuole vivere questa esperienza a Basilea senza pensieri, lasciandosi dietro il passato e le sue paure. Ma due ragazzi che lavorano in laboratorio le fanno perdere la testa: si tratta di Oscar e Leo, due amici per la pelle, ma molto diversi sia esteticamente che caratterialmente. Mentre Oscar è il classico bello e dannato, scontroso ma dal cuore tenero, scuro di capelli e di occhi, Leo è il romanticone solare e generoso, biondo e dagli occhi azzurri (ok, uno stereotipo ma pace, il contrasto tra i due ci può stare). Sara si sente attratta da entrambi in egual misura, ma al contempo ha paura di impegnarsi, di avere di nuovo una relazione e quindi di doversi mettere in gioco sul piano sessuale. Ha paura che le accuse del suo ex abbiano davvero un fondamento.
Ma i due ragazzi, dopo essersi parlati, decidono di farle una proposta indecente: quattro giorni tutti e tre assieme a Barcellona, sesso libero e senza paletti mentali e dopo ognuno a casa sua. Nessun impegno emotivo, nessun innamoramento.
Dopo un periodo lungo (circa due mesi) di rimuginamenti Sara capitola e decide di accettare la proposta. La sua migliore amica Maddie la mette in guardia, le dice che sicuramente si farà del male in questa esperienza, ma Sara ormai è troppo presa da entrambi... E così vola verso il suo weekend di sesso sfrenato in Spagna. Mi fermo qui per non raccontarvi tutto il libro.

"Che cosa vuoi ora?". Mi voltai quasi irritata, ma il suo sguardo ntenso mi prese alla sprovvista. Si avvicinò e mi baciò. Fu un bacio lungo e passionale. Mi lasciò senza fiato. Quando si staccò da me avevo le guance rosse e il fiatone. "E questo che diavolo vuol dire?", gli chiesi esasperata. Lui piegò la testa di lato e sorrise di nuovo. 
"Che c'è sempre qualcosa per cui vale la pena rischiare, non trovi?"

Tutta la suspense e l'attesa creata dall'autrice sin qui non vale le poche pagine di erotismo che ci concede, e l'impianto narrativo scricchiola troppo spesso, a causa di alcune scelte un po' scontate o ingenue. Una cosa su tutte (scusatemi se faccio un po' di spoiler ma cercherò di renderlo criptico): l'incidente, lo trovate credibile? E il silenzio per cinque lunghi anni?
La scrittura di per sé ha un buon ritmo e una buona fluidità, il pizzico di romanticismo non guasta e nel complesso Ho scelto te è un libro abbastanza godibile, pur contando i suoi difetti, in linea con altre pubblicazioni della stessa casa editrice.
Di una cosa però mi devo profondamente lamentare: i refusi. Tanti, troppi nel libro. In questo caso la colpa non è da imputarsi all'autrice. L'impressione è che ci sia stato un lavoro di editing importante che poi sia stato mal revisionato e che quindi abbia lasciato dietro di sé davvero dei brutti refusi. Ne ho contati ben più di una dozzina nel testo, ahimé. Ne volete uno a caso? 

"E mi piace sentire quanto diventa duro al pensiero di prendermi". 
L'ho avevo detto, ma soprattutto lo avevo pensato.


Questa mole di errori può starci in un self-published, ma è difficilmente accettabile in un libro adottato e pubblicato da una casa editrice. Come lettrice mi sento davvero poco rispettata e, purtroppo, non è la prima volta che accade con la Newton Compton, che nel suo catalogo ha dei libri di qualità (vedi la mia recente recensione di Bellezza crudele). Sarebbe meglio che aumentassero il prezzo di due-tre euro, pur di migliorare la correzione del testo.
Sigh.
Il libro
Casa editrice: Newton&Compton
Genere: Erotico
Pagine: 288
prezzo cartaceo 9.90
prezzo ebook 2.99

L'Autrice

Giulia Ross è nata a Milano nel 1981. Si è laureata in Biotecnologie e ha proseguito i suoi studi con un dottorato di ricerca in Immunologia. Insieme al suo amore per la scienza coltiva da sempre le sue due grandi passioni: la musica e la scrittura. Ho scelto te, romanzo già autopubblicato con successo, è nato dopo il suo trasferimento presso l’università di Losanna, dove lavora attualmente come ricercatrice.

La Trama
Sara ha venticinque anni e si è da poco trasferita a Basilea per completare la sua tesi. Si è lasciata alle spalle una storia finita male, molto male. È disillusa e ancora scossa. E si sente spaesata. Almeno finché nel laboratorio in cui studia non incontra Leo e Oscar. Leo è dolce e molto sensibile, ha bellissimi occhi azzurri e capelli chiari. Oscar, il suo migliore amico, è l’opposto: colori scuri e modi diretti, quasi bruschi. Sara fatica ad ammetterlo, eppure comincia a provare un’irresistibile attrazione per entrambi. E un desiderio sconosciuto di averli. Quando le cose fra i tre precipitano, Leo e Oscar le fanno una proposta scandalosa, che la turba e al tempo stesso la eccita, una proposta che potrebbe farle scoprire un lato di sé ancora inespresso. Ma abbandonarsi al loro gioco può essere pericoloso. Soprattutto se al piacere dovessero mischiarsi anche i sentimenti…

lunedì 26 ottobre 2015

HANIA. Il cavaliere di luce di Silvana De Mari

Un fantasy strano, simbolico e molto ironico. Una trama geniale ma poco articolata, che lascia il lettore con un vago senso di insoddisfazione.



Lei sarebbe stata un cavaliere.
Non avrebbe ucciso la bambina. 
E l'avrebbe tenuta lontano dal mondo degli uomini, 
perché non potesse fare del male.

Il parere di Eva Purple

Hania è come un ovetto Kinder senza sorpresa: la scrittura (il cioccolato) è sempre buono, ma senza la sorpresa (in questo caso un po' di complessità, un'articolazione più approfondita degli sviluppi narrativi e dei personaggi) al lettore manca qualcosa. 
La scrittura di Silvana De Mari è sempre brillante, fluida, carismatica, con una nota di ironia caustica e mordace che diverte e che differenzia questo libro dai tanti fantasy epici ai quali si assomma.
E' anche molto simbolica: dentro la storia, a diversi livelli di lettura, si trovano citazioni letterarie, bibliche, immagini rubate all'attualità.
La trama è interessante e con sfumature di genialità: il Signore Oscuro insedia il seme della sua discendenza nel ventre di una principessa di alto rango e saldo onore, la principessa Haxen. Ma lo zio di Haxen, il Re Mago, ha saputo per tempo di questa futura nascita (pur non potendo conoscere l'identità della madre che avrebbe ospitato il figlio del Male) e ha avvisato la corte affinché il neonato fosse soppresso appena nato. Consapevole di colui che porta in grembo al momento della nascita Haxen decide però che questo non sarà il destino di sua figlia Hania, che uccidere un neonato seppur figlio del Diavolo macchierebbe l'onore del genere umano in modo irrimediabile. Quindi fa sua la missione di allontanare Hania e di cercare di portarla verso il Bene, di attenuare le sue pulsioni maligne e di isolarla dal modo. 

Una volta che ebbe la bestiola tra le mani, istintivamente strinse, così da ucciderla. Questo le dette una meravigliosa sensazione di potere. Aver causato la morte di qualcuno era una forma di potere, un bel potere tondo e forte, una cosa bella.

Lungo il cammino verso Sud, verso le sorgenti da cui sgorga acqua sacra incontreranno briganti e artisti, truffatori e gente per bene, attraverseranno paesi più o meno affascinanti e "strani" (l'autrice dipinge dei quadretti di alcune città che ricordano molto Le città invisibili di Calvino) e la bambina crescerà, sviluppando la sua intelligenza, la sua comprensione del mondo e le sue capacità emotive.

La bambina danzava con l'orso in una piazza sospesa nella luce. I suoi movimenti e la musica erano una cosa sola, era qualcosa che entrava dentro. Erano come la narrazione del Cavaliere di Luce: qualcosa che era fuori della testa e che poi entrava dentro la testa cambiando 
quello che c'era dentro la testa.

Ciò che manca a questo libro è un po' di pathos: anche i twist più interessanti del libro sono comunque poco anticipati, poco preparati lungo la storia. E una descrizione più approfondita dei personaggi e dei loro sentimenti. E' come se Hania fosse una fiaba lunga, che resta sempre in superficie, diverte ma non coinvolge mai troppo il lettore.
  

Il libro


casa editrice: Giunti
genere: Fantasy YA
pag.256
euro 12.50
saga, prequel de Il regno delle tigri bianche 

L'Autrice


Silvana De Mari è nata nel 1953 in provincia di Caserta e vive a Torino, è specializzata in chirurgia generale e in psicologia cognitiva, ha praticato la professione di chirurgo in Italia e in Africa e attualmente si occupa di psicoterapia. Non si definisce una scrittrice, ma un medico che scrive.
Il suo romanzo best seller, L’ultimo elfo (Premio Bancarellino e Premio Andersen 2004), l’ha consacrata come una delle autrici italiane di libri per ragazzi più conosciute al mondo. I suoi libri sono tradotti in una ventina di lingue e hanno ricevuto premi importanti.

La Trama
L’Oscuro Signore decide di dannare l'umanità e sceglie Haxen per dare alla luce la sua creatura. Per far sopravvivere la figlia Hania, Haxen è costretta a fuggire lontano, nel deserto.
La sua bambina, infatti, è una creatura straordinariamente intelligente e con capacità fuori dal comune, ma pur sempre una figlia del demonio. Per questo motivo le due sono braccate da inseguitori che vogliono la morte della figlia dell’Oscuro Signore.
Dalla loro parte c’è Dartred, un valoroso guerriero da sempreinnamorato della principessa.

giovedì 22 ottobre 2015

BELLEZZA CRUDELE di Rosamund Hodge

Una storia spietata e bellissima, crudele e romantica. Una fiaba gotica che vi trascinerà in un mondo fantastico costellato di inganni, ombre sinistre e case incantate.



Il parere di Eva Purple

Sono stata cresciuta per sposare un mostro.
Il mio futuro marito, il Signore Gentile, era il principe dei demoni. Non era come le ombre malvagie e prive di senno che governava. Sapeva parlare e assumere forme che permettevano agli esseri umani di guardarlo senza impazzire. Ma comunque era un demone. E dopo la prima notte di nozze, cosa ne sarebbe rimasto di me?

La copertina rende proprio l'idea di questo libro: una spirale di fantasia, suspense e romanticismo inserita in un contesto fantastico. E per fantastico in questo caso intendo proprio quella letteratura fantastica che ha preso origine dalle fiabe e dai poemi epici, strizzando l'occhio a La bella addormentata, a Cappuccetto Rosso e in questo caso a La Bella e la Bestia e a Barbablù per alzare il tiro e farne dei romanzi mirabolanti, a tratti gotici, spietati, ma anche avventurosi e bellissimi (da Peter Pan ad Alice nel Paese delle meraviglie e molti altri). 
In "Bellezza crudele" entrambi i generi - la fiaba e il poema epico - sono le basi su cui si fonda la storia, ma l'autrice è così abile da trascinare il lettore molto oltre la sua materia di ispirazione, che diventa un vero trampolino di lancio per una trama avvincente e bellissima.

 
In quarta di copertina si parla di La Bella e la bestia, ma altre fiabe sono citate in modo più o meno velato: Barbablù (vedi le 8 mogli morte nella stanza segreta); Biancaneve (ma c'è anche un po' di Harry Potter) nello specchio magico...
Come ho detto anche l'epica entra a gamba tesa nel tessuto narrativo e nell'ambientazione: gli dei appartengono infatti ai miti greci e romani, così come alcune usanze religiose e laiche.
Ed è proprio questo mix di citazioni, questo humus fertile di fonti che, attivato dalla fantasia dell'autrice, diventa esplosivo.

Ogni notte, ti darò la possibilità di indovinare il mio nome. 
Se indovinerai, riavrai la tua libertà. 
Ma se sbaglierai, allora morirai.

La storia infatti è bellissima, complessa, psicologica, molto fiabesca, con sfumature gotiche e romantiche; con un protagonista maschile davvero interessante (che appare in due versioni, di giorno il demone cattivo e arrogante dagli occhi insanguinati; di notte l'ombra dolce e affettuosa) e un'eroina che si mette continuamente in gioco, ammettendo i propri difetti e la propria inadeguatezza.
I temi portanti della storia sono il labile confine tra il bene e il male, il rapporto con la propria coscienza e il tema dell'inganno: l'inganno verso gli altri o l'autoinganno, quando ci si convince di qualcosa nonostante la realtà delle cose sia davanti a noi.
Tutti questi ingredienti sono sapientemente irrorati di un bel po' di suspense, e si fondono assieme trascinando il lettore in un viaggio che si vorrebbe non finisse mai. 

Sapevo che lui era mio nemico, e nemico della mia famiglia e di tutto il mio mondo; sapevo che non avrebbe probabilmente avuto alcuna pietà per me, e di certo io non dovevo averne alcuna per lui. Ed ero pronta ad alzarmi e combatterlo, ma non ancora. Non ancora.
Potevo restarmene ancora per un po' nel suo abbraccio, ascoltando il suo respiro regolare, e il mio cuore che galoppava.

Una menzione speciale per l'ambientazione, la casa-castello-regno: un universo magico in continuo movimento, un ambiente "vivo" che cambia e confonde chi lo abita generando profumi, rumori, cambiando le sue stanze, mutando l'atmosfera.
Unico neo della storia: il finale, ahimé, è un po' confuso. L'autrice ha voluto esagerare, sfoggiando una prova di fantasia che va in tante direzioni ma, alla fine, fa fatica a riunire tutti i fili, a chiarire bene chi ha ingannato chi. O forse è stata una scelta consapevole: l'inganno dentro l'inganno, l'inganno dentro al libro. Se effettivamente è così, allora mi inchino alla maestria di Rosamund Hodge, di cui comunque e di sicuro leggerò altri libri. 
Vivamente consigliato! Era da tempo che non leggevo un fantasy così.

PS-Nonostante sia annunciata come serie, ogni libro è uno stand alone.Il prossimo, Ginder Ashes (che si ispira a Cenerentola), è già uscito nell'aprile 2014 in America. Speriamo che la Newton Compton lo pubblichi presto anche da noi!


Il libro


Casa Editrice: Newton Compton
Collana: Vertigo
Genere: Letteratura fantastica
Pagine: 288
Prezzo volume in formato cartaceo euro 9.90
Prezzo ebook euro 2.99
Cruel Beauty Universe #1

L'Autrice 

Cresciuta a Los Angeles, da ragazzina leggeva qualsiasi libro le capitasse a tiro, in particolare quelli di mitologia e di genere fantasy. Laureata in Letteratura inglese all’Università di Dallas, ha conseguito una specializzazione in Letteratura Medievale a Oxford. Vive a Seattle. Bellezza crudele è il suo primo romanzo e, grazie all’enorme successo e al consenso dei lettori, a breve uscirà negli Stati Uniti il secondo libro della serie “Cruel Beauty”. Per maggiori informazioni, visitate il suo sito: www.rosamundhodge.net.

La Trama


Costretta a fidanzarsi con il malvagio governatore del suo Regno, la giovane e determinata Nyx sa che il suo destino è sposarlo, ma per coronare il suo sogno più segreto: ucciderlo e liberare finalmente il popolo dal giogo di quella crudele tirannia.
Eppure nel giorno del suo diciassettesimo compleanno – quando la ragazza si trasferisce con lui nel castello sulla cima più alta di tutto il Paese – capisce che nulla è come se l’era aspettato, soprattutto il nuovo marito, incredibilmente affascinante e seducente. Lei sa che deve salvare la sua gente a tutti i costi, eppure resistere al suo nemico giurato sta diventando sempre più difficile perché lui è ben deciso a conquistare il cuore della giovane sposa…

mercoledì 14 ottobre 2015

TALON di Julie Kagawa

Scorre fluido e ha dei twist interessanti, questo nuovo fantasy con i draghi. Una lettura leggera e piacevole per i ragazzi e gli adulti appassionati di letteratura fantastica.  




Il parere di Eva Purple

Nonostante il pazzo fermento dello scorso decennio si sia esaurito in questi ultimi anni, il fantasy continua a proporre interessanti libri, alcuni dei quali (ad esempio Half Bad, che ho già recensito qui, e la sua continuazione Half Wild, che potete trovare qui...) davvero originali e meritevoli di essere letti.
Talon è un libro che non vanta grandissime qualità: la scrittura è fluida ma piuttosto semplice, priva di qualsiasi piacevole artifizio; la costruzione dei personaggi non offre grandi invenzioni o approfondimenti; il mondo - e le sue regole - creato dall'autrice non è particolarmente originale... Ma la trama ha dei twist interessanti. 
Inquadriamo assieme il libro: innanzitutto siamo nel terreno dell'urban fantasy, la storia si svolge in California, ai nostri giorni, sulla spiaggia di Crescent Beach. L'elemento paranormale è rappresentato dai draghi, draghi che si possono trasformare in umani (e fin qua, nulla di nuovo), draghi che hanno instaurato una lotta atavica contro il genere umano (anche qui, nulla di nuovo), draghi aderenti all'organizzazione di Talon (la maggior parte) e draghi ribelli che non tollerano di avere una vita etichettata e che non condividono le regole della loro società.

 

Ember Hill è un drago infiltrato nel genere umano per studiare gli uomini e raccogliere informazioni. E' ancora in fase di addestramento, e la sua missione a Crescent Beach è l'ultimo stadio prima dell'assegnazione del ruolo all'interno della società. 

Una scura pinna triangolare affiorò in superficie a un centinaio di metri da me e all'improvviso il mio cuore saltò un battito. Tirai subito le gambe fuori dall'acqua e mi inginocchiai sulla tavola. La pinna sparì per un istante e poi ricomparve, più vicina di prima. Riuscivo a vedere il lungo corpo strisciare sotto l'acqua, l'ombra a forma di siluro veniva proprio verso di me.
Sorrisi. In un altro momento non mi sarei scomposta più di tanto, ma quel giorno ero agitata e pronta ad attaccare briga. Quando l'ombra si avvicinò, piazzai i palmi sulla tavola, abbassai la testa ed emisi un profondo ringhio.

E' stata inviata in forma umana in California assieme al fratello Dante Hill, non fratello di utero, dal momento che i draghi depongono le uova, ma (una rarità visto che i draghi depongono solo un uovo alla volta), fratello di covata. La somiglianza tra i due fa pensare che siano gemelli. Tuttavia Dante, a differenza di sua sorella, è perfettamente inserito tra le maglie di Talon e non aspira a qualsivoglia libertà.
Ora gli elementi di interesse del libro non sono la costruzione delle "regole", che, come vi ho già detto poco sopra, sono abbastanza scontate, ma la sovrapposizione tra le varie "forze" che influenzano le scelte dei personaggi e la tensione narrativa che ne deriva. Libertà e etica, amore e potere, desiderio e istinto si mescolano infatti assieme e regolano gli incroci tra i destini dei protagonisti.
Ember Hill infatti si innamora di un umano, Garret/Sebastian, che in realtà è un pericoloso soldato scelto dell'Ordine di San Giorgio, che da sempre uccide i draghi; ma la creatura dentro Ember, il suo "istinto di drago" potremmo dire, è particolarmente attratto da Riley (alias Cobalt), drago ribelle perennemente in fuga da Talon e dall'Ordine. 

"Se mai dovesse arrivare il momento di premere il grilletto, non potrai avere nessun dubbio. Non potrai esitare nemmeno per un secondo, altrimenti lei ti farà a pezzi. Lo capisci vero?"
Ancora una volta il viso di Ember, allegro e sorridente, mi passò davanti agli occhi, il ricordo del suo bacio mi fece serrare lo stomaco. Lo scacciai senza pietà.
"Sì" risposi. "Lo capisco."

Insomma, non voglio raccontarvi troppo la trama, ma sappiate che l'intreccio è intrigante e il libro scivola liscio fino all'ultima pagina, con la tensione che sale e che "scoppia" davvero solo negli ultimi capitoli.
Note negative? Una, purtroppo comune ahimé a molti di questi romanzi dedicati ai giovani adulti: i protagonisti (che qui parlano in prima persona, il nome in testa al capitolo chiarisce di volta in volta il punto di vista) si fanno pagine e pagine di paranoie, raccontando cosa sta succedendo nella loro testa. Sarebbe stato meglio "sbrogliare" in modo creativo questo problema attraverso dialoghi con terze persone oppure attraverso scene d'azione inframezzate dai pensieri. Queste pagine infatti sono lente e, spesso, ripetitive.
Talon è il primo libro di una saga formata da cinque volumi. I primi due volumi (Talon e Rogue) sono già usciti in America. Il terzo è previsto per il 2016.

Il libro

Casa editrice: Harlequin Mondadori
Genere: urban fantasy
Pagine: 475
Prezzo: 16.00 euro versione cartacea, 9.99 versione ebook
La saga: Talon #1 Rogue #2 (già uscito negli States) Soldier #3 (in uscita nel 2016)

L'Autrice



Nata a Sacramento in California, Julie Kagawa ha vissuto per diversi anni alle Hawaii tra insetti carnivori, frequenti uragani e uno splendido mare.
Ha lavorato come addestratrice di animali e in diverse librerie finché il suo primo libro non è stato pubblicato e ha ottenuto ottimi consensi. È un’autrice di fama internazionale, spesso nelle classifiche di New York Times e USA TODAY. Il suo primo libro The Iron King ha vinto il premio RITA Award nella categoria young adult.
Attualmente vive a Louisville, Kentucky, con il marito, due gatti antipatici e uno splendido pastore australiano.
Con Harlequin Mondadori ha pubblicato Talon, il primo libro della serie di successo The Talon Saga.
Online la trovate anche su Facebook e Twitter.

La Trama

Ci fu un tempo in cui i draghi furono cacciati fino quasi all'estinzione dai cavalieri dell'Ordine di San Giorgio. Da allora, nascosti sotto sembianze umane, i draghi di Talon sopravvissuti al massacro si sono moltiplicati e hanno acquisito maggiore forza e astuzia nel corso dei secoli: non manca molto a quando saranno pronti a diventare i padroni del mondo, senza che gli esseri umani nemmeno se lo immaginino. Ember e Dante Hill sono gli unici esemplari di draghi fratello e sorella, addestrati per infiltrarsi nella società degli uomini. Ember non vede l'ora di vivere come una teenager qualunque e godersi quell'unica estate di libertà che le sarà concessa, prima di ricoprire il ruolo a lei destinato dentro il regno di Talon. Ma l'Ordine è sulle loro tracce per terminare quanto non era stato fatto nel passato: annientarli tutti. Il cacciatore di draghi Garret Xavier Sebastian, però, non può uccidere, a meno che non sia sicuro di aver trovato la propria preda. E niente è certo quando si tratta di Ember Hill.

giovedì 8 ottobre 2015

OGNI TUO SILENZIO di Laura Mercuri

Questo romanzo ha qualcosa che altri non hanno: l'eleganza della semplicità, la forza della parola quando scorre fluida e sincera. Ci offre una storia minima ma che va dritta al cuore.






Le punte delle sue dita passano sul dorso, poi sulle mie dita, una a una, e di nuovo sul dorso, in un movimento sempre uguale, quasi ritmico. Somiglia un po' al gesto che fa sul legno, 
per verificarne la levigatezza. 
Non guarda me, guarda la sua mano che accarezza la mia, e i capelli biondi cadono a coprirgli gli occhi. Vedo solo le sue labbra, rosse, dischiuse. Il silenzio intorno a noi è pieno, assoluto. Lui mi accarezza la mano, io fisso le sue labbra. Credo che potremmo restare così in eterno.


Laura Mercuri ci racconta una storia delicata e poetica, tra due anime diverse dagli altri ma affini per sensibilità. Lo fa con uno stile pacato, minimalista, fatto di parole che scorrono veloci come l'acqua di un torrente, cristalline nella loro semplicità ma sferzanti per contenuto.
Emilia è una ragazza del sud che fugge dal suo passato, da un padre violento che maltrattava la madre, morta recentemente di cancro, e che vorrebbe che la figlia la sostituisse nel suo letto.
Cerca una vita normale, fatta di amicizia e sicurezze, e si insedia a Bren, in Trentino, solo perché da quelle parti si era spinta sua madre nell'unico viaggio della sua triste esistenza.
Emilia, tutta capelli rossi, orgoglio e determinazione, prende in affitto una casa sul limitare del bosco e trova subito da lavorare: in una libreria, per la maggior parte della giornata, e in una fioreria per la pausa pranzo. Diventa amica di Emma, la fioraia, la prima ad accettarla in paese, e del barista del bar più popolare del paese, un uomo solare e privo di pregiudizi.
Ma la maggior parte delle persone che popolano il piccolo paese di montagna è contro di lei, nutre sospetti per la sua chioma rossa e il suo coraggio ostinato, per il fatto che è "una straniera". In particolare due donne di mezz'età, Dora e Teresa, le mostrano apertamente la loro ostilità.
Il problema è che Dora è anche la matrigna di Aris, il giovane falegname di Bren.
Aris, il cui azzurro degli occhi sembra perforarla ogni volta che il suo sguardo incrocia il suo.
Aris, biondo e magrissimo, che si muove come un amante nel suo laboratorio, accarezzando le vene del legno.
Aris, capace di creare pezzi unici, mobili che la gente del posto guarda come alieni, non comprendendone la potenzialità creativa.
Aris, i cui silenzi sono come muri per le persone che lo circondano ma che invece per lei si traducono facilmente in parole, pensieri, gesti.
Perché Emilia si scopre attratta da questo strano e silenzioso ragazzo che da tutti è considerato un diverso, lo sente da subito dentro di sé, è capace di capirlo e di avvertire immediatamente quando lui entra in una stanza.
E anche Aris sembra provare qualcosa per lei. I due ragazzi si incontrano, si trovano, si amano, ma lì, dove l'acqua è fuggitiva, dove la neve copre tutti i rumori, i loro silenzi diventano troppo rumorosi e difficili da nascondere. Quando il loro amore verrà alla luce, sarà difficile proteggerlo dal freddo e dai segreti che aleggiano intorno e dentro di loro.

Sto imparando che l'amore non è solo luce piena, ma anche tante ombre, e voglio riuscire ad accettare pure quelle, e magari renderle meno oscure.

La trama è ben articolata, con alcuni piccoli colpi di scena e un finale calibrato che arriva al momento giusto. I personaggi sono ritratti con cura e attenzione, vivi nelle loro sfumature psicologiche. L'autrice descrive molto bene la vita nel piccolo paese montano, con tutte le sue idiosincrasie e i personaggi un po' sopra le righe.
Un libro scritto in punta di piedi, con un'eleganza soave, che si appoggia sulla storia lieve come i fiocchi di neve, deliziando il lettore.


Il libro
 

 
Casa editrice: Book Me/De Agostini
Genere: contemporary romance
Pagine: 317
Prezzo: 14,90 versione cartacea,7,99 versione ebook


 L'Autrice




Laura Mercuri nasce a Roma nel 1970. Studia al liceo classico e si laurea in Psicologia Clinica nel 1995, specializzandosi poi in Terapia familiare nel 2001. Fa la psicoterapeuta e scrive: racconti per una rivista femminile, romanzi, sceneggiature.
Vive sulla costa, vicino a Roma, col figlio e il marito. Almeno fino a quando non diventerà ricca e si trasferirà, armi e bagagli, in un bel cottage in Inghilterra.


La Trama
Emilia, 26 anni, arriva a Bren dall'Abruzzo, con un vecchio trolley scozzese e pochi soldi in tasca. In quel paesino da cartolina arrampicato tra le montagne di un Nord sconosciuto, cerca l'occasione per lasciarsi alle spalle il passato e ricominciare. Ma è l'amore che trova, quando il suo sguardo curioso si posa per la prima volta sul corpo alto e sottile di Aris, sugli occhi azzurrissimi, sui capelli biondi e ribelli. Aris è il falegname del paese, conduce una vita in sordina, appartata e un po' misteriosa, ma i suoi silenzi nascondono torrenti di emozioni e tra le sue dita forti e nervose il legno assume forme perfette, sensuali. Lentamente, Emilia e Aris si abbandonano a un'attrazione profonda, che li consuma c li completa con la stessa dolce furia. Ma qualcosa o qualcuno nel loro passato lotta per riacciuffarli, mentre nuovi ostacoli sorgono a minacciare la loro felicità. Saprà il loro legame superare le menzogne e i tradimenti, vincere l'invidia e guarire la solitudine?

lunedì 5 ottobre 2015

IL MINIATURISTA di Jessie Burton

Originale, intenso, uno di quei libri che ti lasciano con mille domande sospese e con la sensazione di aver varcato la porta di un mondo che ti rimarrà addosso per un po'.
Un romanzo che sfugge a ogni definizione di genere, simbolico e un po' magico, con una scrittura preziosa.



Il parere di Eva Purple

"Rimasta sola, Nella prova a immaginarsi la miniaturista da ragazza. A che punto della vita ha optato per impennate irregolari e più intime della vita interiore, e perché ha scelto proprio me? Nella appoggia la testa allo stipetto. Il legno fresco è un balsamo a contatto con la pelle. Mostrandomi la mia storia, pensa, la miniaturista ne è diventata anche l'autore. Vorrei tanto che me la restituisse."

Ho letto in un articolo che Jessie Burton, giovane attrice inglese di teatro e autrice esordiente con il suo Il miniaturista, scrive in giardino, lontano dal chiasso e dalle luci di Londra, dentro a un cubo di vetro posto sotto a un albero autunnale, dalle 19 alle 2 di mattina. Un momento suggestivo per creare, in una "tana" abbracciata dalla notte. Forse è proprio grazie a quel silenzio sospeso che Jessie è riuscita a creare un mondo così magico, a dare vita a personaggi intensi e interessanti. Probabilmente ci ha messo del suo anche la sua esperienza di attrice di teatro, perché ognuno di loro, la ingenua ma determinata Petronella o Nella, protagonista del libro; Marin, sua cognata, altera e rigida ma con un segreto bollente; Cornelia, donna svelta e dallo sguardo acuto; Otto, insondabile e brillante uomo di colore "liberato" dal giogo della schiavitù; Johannes, ammaliatore, diplomatico, estroso marito in grado di mettere tutti a proprio agio e di catturare l'attenzione; i "cattivi" Agnes e Frans Meermans, con le loro vulnerabilità stampate in faccia, molesti quanto vergognosi, e infine LA miniaturista, regista invisibile, colei che muove i fili, che soffia la vita su questi personaggi-marionette, al tempo narratrice e protagonista, alterego dell'altra Petronella... Dicevo ognuno di loro è dettagliatamente scolpito, un pezzo unico in una scacchiera dove il gioco è già iniziato. 
Come avrete capito da questa presentazione sommaria dei personaggi - ma altri minori entrano in gioco, che qui non ho descritto, dal bellissimo inglese Jack all'avido Arnoud, dal cupo Pellicorne alla solare e bonaria Hanna - il mondo creato da Jessie Burton è colorato e complesso, e si muove su due livelli: il primo, che trova più spazio tra le pagine, è rappresentato da Amsterdam del Seicento, una città in pieno sviluppo, con la compagnia di navigazione in fervente attività, ma anche una città in bilico tra tradizione e modernità, legata ancora a vecchie e oscure tradizioni, a pregiudizi difficili da estirpare, che si specchia sui suoi canali gelidi e sui magazzini delle isole orientali con uno sguardo spavaldo; il secondo livello è la casa delle bambole regalata a Petronella da suo marito Johannes e "arredata" e "abitata" dalle creazioni della miniaturista. Un micromondo fatto di verità e profezie, di sentimenti messi a nudo, di bambole feticcio costruite con un'arte che sfiora la magia.

Il primo livello si specchia e si mescola con il secondo, e, alla fine, la realtà si mescola con la finzione e non si capisce sempre quali siano i personaggi reali: se quelli che si muovono per le vie e i canali di Amsterdam, o quelli immobili, ma ogni giorno impercettibilmente diversi, che popolano la casa delle bambole."


La casa delle bambole di Petronella, realmente esistita e motivo di ispirazione per l'autrice
"Marin pensa che l'amore sia meglio rincorrerlo che trovarlo", continua Nella.
Johannes la guarda perplesso. "Non mi stupisce. Non è meglio. Ma è più facile. L'immaginazione è sempre più generosa. Anche se la rincorsa alla fine ti stanca."
Che cosa rincorriamo tutti? pensa Nella. La vita, naturalmente. La liberazione dalle corde invisibili di cui Johannes parlava nello studio. O almeno la felicità tra le maglie di quella rete.

Il miniaturista, l'avrete capito, è un romanzo strano, che sfugge a una definizione di genere, e forse deve proprio a questo il suo successo: un po' feuilletton, un po' thriller, un po' romanzo simbolico-psicologico, un po' romanzo storico, vi immerge in un mondo lontano, vi racconta i segreti che accadono dietro alle porte rispettabili dei ricchi olandesi del Seicento... Mettendo a nudo la complessità dell'animo umano. 
La scrittura è ricca, pastosa, riecheggia i classici di un tempo, ma con una spolverata di modernismo. Scivola sulla storia come un velluto pregiato, seguendone le volute con leggiadria.
Una menzione speciale alla scena del parto, un mix perfetto di violenza e poesia che colpisce allo stomaco.
Una lettura particolare, che lascia in bocca un sapore strano: di salsedine e noce moscata, di zucchero e sangue.

Il libro

 Casa editrice: Bompiani
 Genere: Narrativa moderna e contemporanea 
Collana: Letteratura Straniera
Pagine: 448
Euro: 18.00 versione cartacea 9.99 ebook


L'autrice


Jessi Burton ha studiato all’Università di Oxford e alla Central School of Speech and Drama, dove ha interpretato ruoli in classici del teatro come Othello e Macbeth. 

La trama
In un giorno d’autunno del 1686, la diciottenne Petronella Oortman - Nella-fra-le-nuvole è il soprannome datole da sua mamma - bussa alla porta di una casa nel quartiere più benestante di Amsterdam. È arrivata dalla campagna con il suo pappagallo Peebo, per iniziare una nuova vita come moglie dell’illustre mercante Johannes Brandt. Ma l’accoglienza è tutt’altra da quella che Nella si attendeva: invece del consorte trova la sua indisponente sorella, Marin Brandt; nella camera di Marin, Nella scopre appassionati messaggi nascosti tra le pagine di libri esotici; e anche quando Johannes torna da uno dei suoi viaggi, evita accuratamente di dormire con Nella, e anche solo di sfiorarla. Anzi, quando Nella gli si avvicina, seduttiva, memore dell’insegnamento della mamma (“Il tuo corpo è la chiave, tesoro mio”), lui la respinge. L’unica attenzione che Johannes riserva a Nella è uno strano dono, la miniatura della loro casa e l’invito ad arredarla. Sembra una beffa. Eppure Nella, che si sente ospite in casa propria, non si perde d’animo e si rivolge all’unico miniaturista che trova ad Amsterdam. Nella rimane affascinata da questa enigmatica figura che sembra sfuggirle continuamente, anche se tra loro si mantiene un dialogo sempre più fitto, senza parole, ma attraverso piccoli, straordinari manufatti che raccontano i misteri di casa Brandt. Amore e tradimento, rancori e ossessioni, sesso e sete di ricchezza s’incontrano tra i canali di Amsterdam e in questo folgorante romanzo d’esordio di Jessie Burton, in testa alle classifiche di vendita inglesi e in corso di traduzione in oltre 35 paesi.