venerdì 27 novembre 2015

REBEL. Il deserto in fiamme di Alwyn Hamilton

Rebel è davvero una bella novità per il fantasy distopico: ambientazione affascinante, contaminazione di altri generi, una storia coinvolgente e intrigante. Da leggere.



Le sue labbra premettero disperatamente contro le mie.
Le sue mani bruciavano contro la pelle nuda della mia schiena e non capivo se fosse il suo bacio a incendiarmi o se sprigionasse soltanto il fuoco che già ardeva dentro di me.
Jin si staccò prima che quel bacio ci consumasse, le mani che adesso mi stringevano il viso. "Ti senti ancora immortale, Bandito?"


Il parere di Eva Purple
Con i recenti fatti di Parigi si è fatta più urgente la voglia di conoscere meglio i popoli dell'Islam. Questo è un fantasy distopico ambientato in un deserto immaginario, c'è azione, avventura, romanticismo e la componente paranormale, come si conviene a un buon fantasy. E c'è un mondo da scoprire, oltre il velo del fantasy, un territorio fatto di polvere e miseria, di sogni riposti altrove, in un miraggio lontano, di religioni che isolano, di fame di potere, di guerre fratricide. D'altronde sappiamo che la migliore letteratura fantastica poggia su basi più che concrete, trasmette messaggi importanti, fagocita l'attualità, il dolore, la sofferenza e le risputa fuori ammantate di magia. Ma le spine e il sangue si vedono ancora.
Rebel è decisamente una novità nel panorama dei fantasy, e l'originalità non è data solo dall'ambientazione (un deserto ai confini della Terra, le donne velate, una società con delle regole molto ristrette ecc.) ma anche dalla fusione di elementi di generi diversi. Ad esempio la protagonista, Amani, è una pistolera e l'inizio del libro - la parte più efficace e più trascinante - la vede coinvolta in un torneo tra pistoleri in un'arena brulicante di scommettitori. Dunque gli ingredienti sono il western, il paranormale (verso la fine del libro alcuni personaggi scopriranno di avere dei poteri paranormali... sono stata brava a non spoilerare?) l'avventura e, dicevo, il romanticismo.
Sì perché la bella Amani dagli incredibili occhi blu - una strana rarità in quelle lande desolate che attira su di lei da sempre sguardi sospettosi - a poco a poco si innamora di Jin, "lo straniero" che ha gareggiato contro di lei nell'arena, prima che il grido di un bambino interrompesse i giochi.

Aveva il profumo del deserto. Teneva gli occhi chiusi, ma i miei erano spalancati. Da così vicino riuscivo a vedere bene la piccola cicatrice che gli segnava il labbro superiore. I nostri respiri erano fusi in uno solo. Sarebbe bastato poco per chiudere la 
distanza fra la mia bocca e quella cicatrice. 

Su tutto questo - sulla vicenda personale di Amani (il libro è scritto in prima persona), sulle sue fughe e lotte per raggiungere la libertà - si inserisce di prepotenza la guerra. Una lotta ancora sotterranea ma che già miete le sue vittime, tra il Sultano, i Gallan (guerrieri nemici a cui il Sultano ha chiesto aiuto rimanendo poi loro schiavo) e il figlio del Sultano, il misterioso Principe Ribelle che vuole fondare un nuovo impero. Sullo sfondo ci sono il deserto, notti popolati di incubi e di creature soprannaturali: i buraqi, cavalli di sabbia, i gul, incubi incarnati, i Djnni, potenti creature dalle incredibili abilità...

Il Buraqi mi era quasi addosso.
Avevo pochi secondi per decidere. Le mie gambe erano inchiodate al terreno. Volevo restare con il mio amico, anche se avrebbe significato andare incontro a morte certa. Ma il cuore mi diceva di scappare con Jin e affrontare l'ignoto.
Jin si piegò in avanti sul cavallo allungando una mano. Un proiettile mi sfiorò i piedi.
Non era una decisione. Era molto di più di un desiderio. Era istinto. Un bisogno: dovevo sopravvivere. 
Jin mi tese una mano, la afferrai e lui mi aiutò a montare.

Rebel è un libro che trascina e ammalia, ma che, lungo il percorso, perde un po' della forza dirompente con cui è partito. Sarà che la tensione tra i due protagonisti dopo un po' sfuma oppure che le pagine in cui si racconta del rifugio dei ribelli hanno un altro ritmo ma, anziché finire con il fiato sospeso e la voglia di leggere il secondo capitolo della saga, si conclude la lettura solo con un blando senso di soddisfazione.
Darò comunque una chance al secondo volume della serie perché nel complesso la mia impressione è comunque più che positiva. Rebel è un romanzo originale, una saga totalmente nuova che, seppur con qualche ombra, mi ha convinto.

PS-L'arrivo di Rebel è stato preceduto da una feroce asta per contendersi i diritti non solo inl'Italia ma anche in diversi altri Paesi. Pensate che solo negli USA erano ben otto le case editrici interessate al libro, concorrenza che ha fatto alzare esponenzialmente il prezzo... In occasione dell'uscita del romanzo, avvenuta il 21 ottobre scorso, la Giunti ha organizzato un originale contest di illustrazione al Lucca Comics.

Il libro
Editore: Giunti
Collana: Waves
Genere: Fantasy distopico
Pagine: 272
Prezzo: euro 17.00 versione cartacea, euro 8.99 ebook
NB: Rebel è il primo di una serie ma al momento non ci sono ancora date di uscite dei prossimi libri. Speriamo arrivi presto il secondo!


L'Autrice 
Alwyn Hamilton, nata in Canada, ha studiato storia dell'arte in Francia e attualmente vive a Londra. Da poco laureatasi a Cambridge, si è subito fatta notare nell'ambiente editoriale internazionale con questo esordio straordinariamente originale e affascinante.


La Trama
Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento.
Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.

mercoledì 25 novembre 2015

LE PROMESSE DI UNA VITA di Susan Elizabeth Phillips

Un libro che a tratti arranca e regala qualche sbadiglio. Le promesse di una vita è il primo romanzo della Phillips a non convincermi del tutto. Ma si riscatta un po' con il finale, davvero potente.


Lui la guardò fisso negli occhi e si toccò volutamente un angolo della bocca con una nocca. Dentro di lei si schiuse qualcosa di caldo, come uno strato di pasta sfoglia che si gonfia dentro un forno. Lo osservò affascinata mentre faceva scivolgare la nocca nella parte rientrante del labbro inferiore. Quel gesto era così palesemente erotico che lei avrebbe dovuto sentirsi offesa. Invece bevve un altro sorso di vino e rimase in attesa della prossima mossa. Lui si alzò, prese il bicchiere, e si diresse lentamente verso di lei.

Il parere di Eva Purple 
Ahimé, è il primo libro della SEP (così come la chiamano le sue fan) che non mi convince del tutto. E' un peccato, perché proprio in questo ultimo periodo la mia stima della Phillips aveva registrato un'impennata grazie a due letture in lingua originale che mi avevano fatto apprezzare ancora di più questa autrice (un libro l'ho recensito qui, l'altro ancora giace ancora in un ripostiglio della mia mente, abbiate pazienza).
Diciamo subito che l'autrice non si smentisce in quanto ad abilità di scrittura, e, nel personaggio di Lorenzo Gage riesce a dar prova della sua consueta vena immaginifica colorandolo di divertenti sfumature (ad esempio mi sono piaciuti moltissimo i mille travestimenti che l'attore inscena per non essere riconosciuto in Italia). 

"Parleremo soltanto di sesso. Penseremo soltanto al sesso. 
Faremo soltanto..."
"Stai improvvisando o l'hai letto in qualche sceneggiatura?"
"Sesso, finché tu non riuscirai più a camminare e io non riuscirò più a stare in piedi."

I dialoghi sono sempre brillanti, spesso ironici e arguti, come negli altri libri (spassosissimo ad esempio il dialogo "psicologico" per aprire gli occhi a Gage sul suo senso di colpa).
L'ambientazione non gioca a favore: Le promesse di una vita è infatti ambientato in una Toscana "vista con occhi americani", ovvero piena di frutti e spezie Mediterranei manco fosse la casa di Montalbano e altisonante dal punto di vista architettonico. Inoltre ci sono i classici cliché dei pregiudizi sugli italiani: la mafia, le donne vestite di nero, la pelle olivastra - siamo sempre in Toscana ricordo - e addirittura i capelli lunghi (manca solo la pizza e il mandolino e abbiamo fatto l'enplein!).
Ma non è questo il tasto più dolente per quanto mi riguarda. Il problema risiede nel ritmo, o meglio, in quella tensione narrativa che ti spinge a proseguire nella lettura chiedendoti cosa accadrà. Nel romanzo è molto smorzata e a tratti manca del tutto, facendomi preferire qualche sera la lettura di un altro libro a questo.
L'approfondimento del carattere e della pisicologia dei personaggi è svolto con maestria e la scelta di abbinare una guru dell'autostima timorata di dio con uno sconsiderato e supermacho attore di film d'azione sulla carta intriga non poco ma poi, nel corso della storia, è come se qualcosa si affievolisse, come se venisse a mancare un po' di forza. In più si ha la sensazione che ne Le promesse di una vita le svolte narrative siano troppo spesso telefonate, anticipate da frasi, situazioni... 
Solo il finale riesce a sfuggire a questo quadro: come si conviene a un buon romance è lieto ma è la trovata "psicologica" che si inventa la Phillips - la rabbia che ammanta di fiamme quasi soprannaturali la protagonista e che condiziona le ultime pagine - a rappresentare una novità. 

 Vide un altro fulmine scaturire dalle sue dita. Iniziarono a cadere alcune gocce di pioggia e il vento penetrò nella sua camicia. Si mise a correre. Sulle pietre millenarie. Sopra le tombe dei popoli antichi. Attraverso il tempo, per diventare parte di quella tempesta.

Davvero originale dunque il finale, che in qualche modo compensa un po' le mancanze e fa chiudere il libro con una parziale soddisfazione.


Il libro

Casa editrice: Leggereditore
Genere: contemporary romance
Pagine: 341
Prezzo: versione cartacea euro 14.90 versione ebook euro 4.99

L'Autrice

Cincinnati (Ohio), 11/12/1948
Susan Elizabeth Phillips è una delle maestre della narrativa femminile internazionale. I suoi romanzi si sono posizionati ai vertici delle classifiche Usa, e hanno raggiunto i primi posti anche in Germania e Regno Unito. Il suo successo è legato alla capacità di cogliere con estrema delicatezza e con un tocco di ironia le sfumature dell'animo femminile, dando vita a scene di grande sensualità e intensità.


La Trama
Isabel Favor è una donna di successo, considerata in America il guru dell'auto-aiuto. La sua vita è apparentemente perfetta: ha fama, denaro e un fidanzato che, tra una conferenza e un libro, non trova mai il tempo di sposare. Tuttavia, a seguito di una truffa finanziaria ordita ai suoi danni, tutto ciò che ha costruito rischia di crollare miseramente. E mentre la reputazione di Isabel è messa a dura prova dalle accuse pubblicate dai giornali, il fidanzato la lascia per un'altra donna. Lei che ha sempre risolto i problemi degli altri, scopre ora di non avere soluzioni per sé. Così, con l'animo a pezzi, parte per l'Italia alla ricerca di un po' di serenità. Lorenzo Gage è un celebre attore di Hollywood, in Italia per lavoro. Da qualche tempo avverte una vaga insoddisfazione: fare sempre la parte del ribelle dal fascino maledetto ha i suoi vantaggi, ma ha come la sensazione di aver trascurato troppe cose nella vita. Quando vede Isabel sorseggiare del vino al tavolino di un bar, decide che è il momento di buttarsi in una nuova impresa: conquistare quella donna dall'aria tanto composta. Isabel però ha altro a cui pensare: deve ricostruire la sua vita, e le sembra difficile anche al riparo tra le mura di pietra di un casale toscano... soprattutto se quell'uomo che ha rifiutato non la lascerà in pace!


lunedì 16 novembre 2015

Forse un giorno di Colleen Hoover

La scrittura di Colleen Hoover è sempre magnifica, ma questa storia non mi ha coinvolto. Complice il buonismo esasperato dei personaggi, e la loro innaturale saggezza.


Non mi ero mai resa conto di quanto possa essere forte il desiderio. Consuma ogni parte di te, accresce i tuoi sensi di un milione di volte. Quando sei in quei momenti, affina la tua vista e non puoi fare a meno di concentrarti sulla persona che hai davanti; affina il tuo olfatto, e di colpo ti rendi conto che ha appena lavato i capelli e che la sua T-shirt è appena uscita dall'asciugatrice; affina il tatto, e ti fa prudere la pelle e formicolare la punta delle dita, lasciandoti lì a struggerti dal bisogno di essere toccata; affina il senso del gusto, e sei di colpo affamato, e la sola cosa che può soddisfare la tua bocca è il sollievo di un'altra bocca che cerca ciò che cerca la tua.

Il parere di Eva Purple
Con Colleen Hoover ho un rapporto altalenante. La sua scrittura è sempre al top, sempre curata e precisa, brillante e mai legnosa. Ma le sue storie mi prendono in maniera alterna. Di lei ho cominciato con "Le coincidenze dell'amore" (davvero molto bello), ho continuato con "Tutto ciò che sappiamo dell'amore" (così così, un po' banale in alcuni momenti e, diavolo, i protagonisti hanno davvero troppa sfiga intorno!!!), ho ripreso con il recente "Un incastro (im)perfetto" (un libro speciale, per me il suo migliore, leggete la mia recensione qui) e ora ho appena finito di leggere "Forse un giorno", a cui mio malgrado devo assegnare di nuovo un "così così".
Il problema per quanto mi riguarda, è che a volte l'autrice scade in un buonismo esagerato, in una "perfezione" dei protagonisti irreale, che con me funziona da respingente: appena mi accorgo che tutto è troppo bello per essere verosimile, automaticamente mi allontano dalla storia e non provo più il consueto coinvolgimento emotivo.
Ne "Un incastro (im)perfetto" non è stato così: la rabbia e il dolore del protagonista uscivano fuori dalla pagina, ti arrivavano dritti al cuore, ed erano dei sentimenti così veri, così violenti, che non sembravano per nulla artificiali. Qui invece il sordo (e quasi muto) Ridge, incredibilmente musicista e la bella Sydney mi sono sembrati da subito troppo cesellati, troppo buoni. Il ragazzo con cui lei sta per cinque anni la tradisce e lei, dopo un breve scoramento, lo dimentica per innamorarsi di Ridge. Lui, innamorato da anni di Maggie, ragazza sorda come lui e vittima di una malattia grave che le dà ancora pochi anni di vita, viene talmente scombussolato da Sydney che non solo mette in discussione il suo rapporto con Maggie (verosimile) ma, quando alla fine lei lo lascia una settimana dopo si presenta alla porta di lei (non verosimile). 

Apro gli occhi e la guardo. Non le rispondo con un sì o un no. Scrollo le spalle, perché in tutta onestà non so se sono innamorato di Sydney. Come potrei esserlo, visto che sono innamorato di Maggie? Non dovrebbe essere possibile amare più di una persona alla volta.

E poi, soprattutto, in questa storia ho percepito poca rabbia, tante lacrime descritte (soprattutto da parte di Sydney) ma poco vero dolore. 
Ciò che a parer mio salva il romanzo, oltre alla sempiterna scrittura brillante della Hoover, è la dolce costruzione di questo mondo di silenzio dovuto alla sordità di Ridge e l'alchimia che riesce a creare tra Ridge e Sydney basata proprio sull'ascolto dell'altro. Questo l'ho amato molto (mentre invece ho trovato la scrittura delle canzoni un po' troppo smielosa, alla lunga). Anche la prima e unica volta in cui loro due fanno l'amore (scusate lo spoiler ma era necessario) è raccontata in un modo molto intenso, usando il silenzio come leva, tra passione e sudore, silenzio e poesia.

Le mani di Ridge lasciano il mio petto e si spostano sul materasso ai lati della mia testa. Mi sta ingabbiando con le braccia, e anch'io sposto la mano dal suo petto alla schiena: ho bisogno di aggrapparmi a lui con tutta la forza che ho. Quel poco che mi resta, perlomeno.
Lo sento allontanarsi ancora un po', e poi, senza esitazione, spingersi dentro di me, reclamandomi, riempiendomi.
Io...
Non riesco...
Il mio cuore.
Cristo. ha appena spento il mio cuore. Non riesco più a sentirlo. Sento solo lui che si muove contro di me... lontano da me... dentro di me... in me. Sono completamente consumata da lui.

Di tutto il resto della storia e dei suoi personaggi... salverei forse solo il personaggio di Warren, davvero simpatico e coerente lungo tutto il racconto. 

Il libro
 
Casa editrice: Leggereditore/Fanucci
Genere: New Adult
Pag. 358
Prezzo cartaceo: 9.90, versione ebook 1.99

L'Autrice
Colleen Hoover è nata l’11 dicembre 1979 a Sulphur Springs, Texas, È cresciuta a Saltillo, TX e si è diplomata alla Saltillo High School nel 1998. Nel 2000, sposa Heath Hoover, con il quale ora ha tre figli. Ha anche un maiale di nome Sailor. La Hoover si è laureata in Servizi Sociali presso la Texas A & M-Commerce. Ha svolto diversi lavori di assistenza sociale e di insegnamento fino a quando ha iniziato la sua carriera di scrittrice.


La Trama
Sydney Blake ha una vita invidiabile: sogna di diventare un'insegnante di musica, frequenta il college, è innamorata di Hunter, il suo meraviglioso ragazzo, e convive con la sua migliore amica Tori. Eppure tutto sembra andare in frantumi quando scopre che Hunter la tradisce proprio con lei. Mentre cerca di rimettere insieme i tasselli della propria esistenza, Sydney capisce di essere attratta da Ridge Lawson, il suo misterioso vicino di casa. Non può staccargli gli occhi di dosso e non può fare a meno di starsene ad ascoltarlo mentre suona la chitarra sul balcone della sua stanza. La sua musica le regala armonia e vibrazioni. E anche Ridge, malgrado il carattere schivo, non può far finta di ignorare che c'è qualcosa in Sydney: avrà finalmente trovato la sua musa? 

giovedì 12 novembre 2015

Un incastro (im)perfetto di Colleen Hoover

Un libro che ti ruba il respiro dopo le prime righe e te lo torna a lettura finita. Una storia intensa, densa di emozioni, di non detti, di carezze accennate, di silenzi assordanti. Di un amore trattenuto, di un passato accecante che segna una vita.



I suoi occhi si soffermano sui miei per qualche secondo.
"Non chiedere del mio passato" dice fermamente "e non aspettarti mai un futuro".

Il parere di Eva Purple
"Un incastro (im)perfetto" (titolo originale: Ugly Love, amore brutto, sbagliato, molto più efficace che la sua versione italiana) si presenta con una cover piuttosto soft dai colori pastello che accendono nella mente immagini romantiche e vivaci, mentre invece è un libro difficile, nel senso che racconta una storia importante, intrisa di dolore, rimorsi, lacrime. L'alternarsi tra l'attrazione e la sofferenza, tra l'eros e il racconto del passato è qualcosa che ho davvero amato. Dà spessore, significato, e alimenta un ritmo trascinante.

Rachel si appoggia al ripiano mentre carico la lavastoviglie. Mi osserva fare del mio meglio per ignorarla. Non si rende conto di essere ovunque. E' in ogni cosa. 
Ogni cosa è appena diventata Rachel.
Mi sta consumando.
I miei pensieri non sono più pensieri.
I miei pensieri sono Rachel.
Non posso innamorarmi di te, Rachel. 

Non voglio perdere tempo a raccontarvi la storia: per quello ci sono le trame scritte dalla casa editrice e che trovate ovunque, ma sappiate che ha due protagonisti eccezionali (Tate, orgogliosa e vulnerabile e Miles, appassionato e sensibile, al di là dell'apparente ruvidezza) e una trama che si dipana a poco a poco, svelando il segreto che si cela dietro gli occhi di lui, dietro ai suoi modi bruschi e ai suoi rari sorrisi. Anche i personaggi secondari - il fratello di Tate, Cap, Ian, Dillon - sono ben creati e hanno un loro ruolo specifico nell'intreccio, rendendo il tutto più complesso e significativo.
Insomma "Un incastro (im)perfetto" è un libro chirurgicamente cesellato dall'inizio alla fine. Ogni parola è al posto giusto e scatena emozioni, idee, sogni e paure nella mente di chi legge. L'amore fra Tate e Miles non è mai banale né scontato, e raramente presentato in modo leggero. Si arricchisce di tutto ciò che non è raccontato ma solo suggerito tra le righe.
Ho amato le "regole" che i due protagonisti si danno e che condizionano il loro rapporto, un limite che anziché bloccare alimenta, stuzzica. Fa deflagrare il sentimento tra di loro.
L'eros è descritto con un mix di poesia e violenza che lo rende semplicemente perfetto, eccitante, profondo. Un sesso affilato e vibrante che rapisce anima e corpo.

"Non mi interessa. Ti voglio solo dentro di me."
"Grazie a dio." 
Con un sospiro, passa la mano destra dietro un ginocchio e le sue labbra trovano di nuovo le mie. E quando si spinge dentro di me, lo fa con una tale forza, una forza così inaspettata, che mi trovo a gridare nella sua bocca. Non si ferma per chiedermi se mi fa male. Non rallenta. Spinge più forte, più a fondo, fino a non poter avvicinarsi più ancora.

Insomma, per me un libro top, che non ha difetti, che ti porta lontano. Un libro che ammalia e fa pensare, che non riesci a posare sul comodino la sera. 
Una storia d'amore tormentata e intrigante, che brillerà nella mia libreria. 
Colleen Hoover ha colpito ancora.




Il libro 
Editore: Leggereditore
Genere: contemporary romance
pag. 326
euro 12.90 versione cartacea
ebook 1.99

 L'Autrice


Colleen Hoover è un’affermata scrittrice di romanzi di genere new adult, con cui è stata in vetta alle classifiche del New York Times. Vive in Texas con suo marito e tre figli. Con oltre 5.000 recensioni su Amazon, Le coincidenze dell’amore è stato nella top ten degli ebook per più di un mese.
La Trama
Quando Tate Collins trova il pilota Miles Archer svenuto davanti alla sua porta di casa, non è decisamente amore a prima vista. Non si considerano neanche amici. Ciò che loro hanno, però, è un’innegabile reciproca attrazione.
Lui non cerca l’amore e lei non ha tempo per una relazione, ma la chimica tra loro non può essere ignorata. Una volta messi in chiaro i propri desideri, i due si rendono conto di aver trovato un accordo, almeno finchè Tate rispetterà due semplici regole: mai fare domande sul passato e non aspettarsi un futuro.
Tate cerca di convincersi che va tutto bene, ma presto si rende conto che è più difficile di quanto pensasse. Sarà in grado di dire di no a quel sexy pilota che abita proprio accanto a lei?

mercoledì 4 novembre 2015

PERFETTA PER TE di Laurelin McGee

Una copia della serie "Cuori solitari" di Jennifer Probst. Con molta meno suspense erotica e approfondimenti psicologici. Una lettura gradevole ma niente di più.




Sono un uomo d'affari di successo in cerca di una moglie. 
Appalto l'intera procedura, con inizio immediato dei lavori.

Il parere di Eva Purple
La casa editrice è la stessa (Corbaccio) ma evidentemente ha ritenuto che la somiglianza tra "Perfetta per te" di Laurelia McGee (pseudonimo di due scrittrici che scrivono a quattro mani, Laurelin Paige e Kayti McGee) e la serie "Cuori solitari" di Jennifer Probst non costituisse un problema ma fosse anzi un vantaggio che avrebbe decretato il successo del libro.
La somiglianza è presto detta: la protagonista di "Perfetta per te" risponde a un annuncio di Blake Donovan, ricco imprenditore a capo di un'azienda nel settore informatico, in cui lui cerca qualcuno in grado di trovargli moglie. Sandra, di fatto, diventa sua agente matrimoniale e, ovviamente, si innamora di lui, anzi, si scopre, lungo il libro che è la "candidata perfetta", pur non avendo - va da sé- nessuno dei requisiti che Blake richiede nelle donne. Vi sembra qualcosa che avete già letto?

Era splendido. Di quelli che ti fanno liquefare le ginocchia e le palme delle mani. Aveva la mandibola quadrata e gli zigomi alti. La fronte ampia e i capelli biondo scuro accentuavano l'azzurro degli occhi. Occhi penetranti. Occhi che ti abbagliavano e ti lasciavano confusa. Occhi che ti facevano dimenticare come ti chiamavi, perché ti trovavi lì e la tua determinazione a odiarlo ancora prima di averlo conosciuto. Quel tipo di occhi. 

Il romanzo non è male, per niente. Scorre fluido, ha una protagonista femminile, Sandra, interessante, determinata e con un bel caratterino, e un protagonista maschile, Blake, sufficientemente sexy anche se non memorabile (bello è bello ma è poco intraprendente, anche se si riprende nel corso del libro...). Tra i pochi personaggi a margine si segnala la sorella di Sandra, Lacy, artista in crisi per la morte del compagno (che sarà protagonista del secondo libro della serie, in uscita a marzo in America con il titolo "Love Struck")
La storia d'amore, come da copione, procede a singhiozzo, ostacolata da vari impedimenti (i diversi stili di vita, la stronzaggine di lui, il fatto che lavorano assieme, la difficoltà a "darsi" in una relazione...) più o meno divertenti. 
Insomma, salvo qualche trovata carina (la passione di Blake per il flipper, la scena della prima volta in cui fanno l'amore e rompono la poltrona), non ho trovato nulla di particolarmente nuovo in questo romanzo. E' piacevole, un classico romance con un finale e delle svolte piuttosto prevedibili. 
La somiglianza contenutistica con i libri della Probst non si estende alla forma: "Perfetta per te" non ha nulla degli approfondimenti psicologici e delle insuperabili scene di suspense erotica alle quali Jennifer Probst ci ha abituati.

NB: Una curiosità, il personaggio di Jaylene, che occupa davvero poche righe (è la vicina di casa di Sandra e la prima candidata a moglie che lei trova per Blake) è protagonista di una novella, Misstaken, già uscita in America.

Il libro
casa editrice: Corbaccio
genere: contemporary romance
pag. 352
Prezzo: 14,90 edizione cartacea; 9,99 versione ebook
Serie: MissMatch#1
a febbraio uscirà Love Struck (MissMatch#2).
E' già disponibile sugli store americani MissTaken (novella).


L'Autrice


Laurelin McGee è lo pseudonimo di Laurelin Paige e Kayte McGee. Laurelin Paige è autrice bestseller del New York Times e di USA Today con la sua «Fixed trilogy». Kayti McGee proviene da Kansas City e vive in Colorado. Quando non scrive cucina ricette da abbinare ai suoi libri preferiti.


 La Trama

Lui è perfetto: alto ,bello, ricco e di successo. E allora perché mai dovrebbe rivolgersi a un’agenzia di dating? Laura non ne ha proprio idea, ma visto che le hanno appena stroncato una promettente carriera nel marketing cerca disperatamente di mettere a frutto il suo innato talento nel giudicare le persone per coronare i sogni d’amore altrui. Ma quando incontra il suo primo – e molto promettente – cliente, si chiede in che pasticcio è andata a ficcarsi.