Per quanto non sia facile ammetterlo,
è altamente probabile che a modo mio amerò sempre Norman.
Mi piace la persona che sono diventata amandolo.
E, a proposito, direi che è il momento di riconoscere
che lo amavo anche quando fingevo altrimenti.
Perciò, è ora che anche il numero venga rettificato a dovere:
sono ben diciotto anni che amo quest'uomo.
Siamo d'accordo, avrei avuto una vita molto più facile
se non lo avessi mai incontrato.
Facile ma di scarso impatto,
perché in quel caso non avrei mai espresso appieno
il mio potenziale di essere umano.
Con ormai dieci romanzi pubblicati Anna Premoli ci ha abituati alla sua grande simpatia, al suo essere brillante, alla sua classe e alla sua intelligenza che sono il cuore pulsante di tutti i suoi libri e il suo "marchio di fabbrica". Quello a cui invece sembra non abituarci mai è quel senso di stupore e meraviglia di fronte alle sue storie, ogni volta persino più belle appassionanti e coinvolgenti delle precedenti. L'amore è sempre in ritardo - ultima sua fatica, in uscita domani in tutte le librerie e store on line grazie a Newton Compton - è davvero meraviglioso e si classifica in prima posizione sul podio tra i suoi romanzi che preferisco. L'ho adorato dalla prima all'ultima pagina; mi ha fatto ridere, sospirare, alzare gli occhi al cielo... ma soprattutto mi ha fatto battere il cuore. La storia tra Alex e Norman è come un piccolo miracolo: la realizzazione e il coronamento del primo amore. Quel primo amore che sembra una favola, che resiste alle intemperie e non è solamente un dolce ricordo o un rito di passaggio. Quell'amore totalizzante, sconsiderato, immutabile che ci fa fare pazzie e figuracce ma che cresce con noi e ci rende quello che siamo. Quella di Alex e Norman è una storia che darà un senso tutto suo al concetto di "per sempre" e lo scoprirete, tra mille emozioni, leggendo questo nuovo piccolo capolavoro di Anna Premoli!