Un libro che a tratti arranca e regala qualche sbadiglio. Le promesse di una vita è il primo romanzo della Phillips a non convincermi del tutto. Ma si riscatta un po' con il finale, davvero potente.
Lui la guardò fisso negli occhi e si toccò volutamente un angolo della bocca con una nocca. Dentro di lei si schiuse qualcosa di caldo, come uno strato di pasta sfoglia che si gonfia dentro un forno. Lo osservò affascinata mentre faceva scivolgare la nocca nella parte rientrante del labbro inferiore. Quel gesto era così palesemente erotico che lei avrebbe dovuto sentirsi offesa. Invece bevve un altro sorso di vino e rimase in attesa della prossima mossa. Lui si alzò, prese il bicchiere, e si diresse lentamente verso di lei.
Il parere di Eva Purple
Ahimé, è il primo libro della SEP (così come la chiamano le sue fan) che non mi convince del tutto. E' un peccato, perché proprio in questo ultimo periodo la mia stima della Phillips aveva registrato un'impennata grazie a due letture in lingua originale che mi avevano fatto apprezzare ancora di più questa autrice (un libro l'ho recensito qui, l'altro ancora giace ancora in un ripostiglio della mia mente, abbiate pazienza).
Diciamo subito che l'autrice non si smentisce in quanto ad abilità di scrittura, e, nel personaggio di Lorenzo Gage riesce a dar prova della sua consueta vena immaginifica colorandolo di divertenti sfumature (ad esempio mi sono piaciuti moltissimo i mille travestimenti che l'attore inscena per non essere riconosciuto in Italia).
"Parleremo soltanto di sesso. Penseremo soltanto al sesso.
Faremo soltanto..."
"Stai improvvisando o l'hai letto in qualche sceneggiatura?"
"Sesso, finché tu non riuscirai più a camminare e io non riuscirò più a stare in piedi."
I dialoghi sono sempre brillanti, spesso ironici e arguti, come negli altri libri (spassosissimo ad esempio il dialogo "psicologico" per aprire gli occhi a Gage sul suo senso di colpa).
L'ambientazione non gioca a favore: Le promesse di una vita è infatti ambientato in una Toscana "vista con occhi americani", ovvero piena di frutti e spezie Mediterranei manco fosse la casa di Montalbano e altisonante dal punto di vista architettonico. Inoltre ci sono i classici cliché dei pregiudizi sugli italiani: la mafia, le donne vestite di nero, la pelle olivastra - siamo sempre in Toscana ricordo - e addirittura i capelli lunghi (manca solo la pizza e il mandolino e abbiamo fatto l'enplein!).
Ma non è questo il tasto più dolente per quanto mi riguarda. Il problema risiede nel ritmo, o meglio, in quella tensione narrativa che ti spinge a proseguire nella lettura chiedendoti cosa accadrà. Nel romanzo è molto smorzata e a tratti manca del tutto, facendomi preferire qualche sera la lettura di un altro libro a questo.
L'approfondimento del carattere e della pisicologia dei personaggi è
svolto con maestria e la scelta di abbinare una guru dell'autostima
timorata di dio con uno sconsiderato e supermacho attore di film
d'azione sulla carta intriga non poco ma poi, nel corso della storia, è come se qualcosa si affievolisse, come se venisse a mancare un po' di forza. In più si ha la sensazione che ne Le promesse di una vita le svolte narrative siano troppo spesso telefonate, anticipate da frasi, situazioni...
Solo il finale riesce a sfuggire a questo quadro: come si conviene a un buon romance è lieto ma è la trovata "psicologica" che si inventa la Phillips - la rabbia che ammanta di fiamme quasi soprannaturali la protagonista e che condiziona le ultime pagine - a rappresentare una novità.
Vide un altro fulmine scaturire dalle sue dita. Iniziarono a cadere
alcune gocce di pioggia e il vento penetrò nella sua camicia. Si mise a
correre. Sulle pietre millenarie. Sopra le tombe dei popoli antichi.
Attraverso il tempo, per diventare parte di quella tempesta.
Davvero originale dunque il finale, che in qualche modo compensa un po' le mancanze e fa chiudere il libro con una parziale soddisfazione.
Il libro
Casa editrice: Leggereditore
Genere: contemporary romance
Pagine: 341
Prezzo: versione cartacea euro 14.90 versione ebook euro 4.99
L'Autrice
Susan Elizabeth Phillips è una delle maestre della narrativa
femminile internazionale. I suoi romanzi si sono posizionati ai vertici
delle classifiche Usa, e hanno raggiunto i primi posti anche in Germania
e Regno Unito. Il suo successo è legato alla capacità di cogliere con
estrema delicatezza e con un tocco di ironia le sfumature dell'animo
femminile, dando vita a scene di grande sensualità e intensità.
La Trama
Isabel Favor è una donna di successo,
considerata in America il guru dell'auto-aiuto. La sua vita è
apparentemente perfetta: ha fama, denaro e un fidanzato che, tra una
conferenza e un libro, non trova mai il tempo di sposare. Tuttavia, a
seguito di una truffa finanziaria ordita ai suoi danni, tutto ciò che ha
costruito rischia di crollare miseramente. E mentre la reputazione di
Isabel è messa a dura prova dalle accuse pubblicate dai giornali, il
fidanzato la lascia per un'altra donna. Lei che ha sempre risolto i
problemi degli altri, scopre ora di non avere soluzioni per sé. Così,
con l'animo a pezzi, parte per l'Italia alla ricerca di un po' di
serenità. Lorenzo Gage è un celebre attore di Hollywood, in Italia per
lavoro. Da qualche tempo avverte una vaga insoddisfazione: fare sempre
la parte del ribelle dal fascino maledetto ha i suoi vantaggi, ma ha
come la sensazione di aver trascurato troppe cose nella vita. Quando
vede Isabel sorseggiare del vino al tavolino di un bar, decide che è il
momento di buttarsi in una nuova impresa: conquistare quella donna
dall'aria tanto composta. Isabel però ha altro a cui pensare: deve
ricostruire la sua vita, e le sembra difficile anche al riparo tra le
mura di pietra di un casale toscano... soprattutto se quell'uomo che ha
rifiutato non la lascerà in pace!
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