"Sei stato in ogni senso per me
tutto ciò che una persona può essere...
Se qualcuno avesse potuto salvarmi,
questo qualcuno eri tu."
Esce oggi in tutte le librerie quello che senza dubbio può essere considerato il libro dell'anno. O sarebbe anche il caso di dire "il libro perfetto" perchè è talmente un concentrato di emozioni, sentimenti e valori confezionato in uno stile sublime, semplice e straordinariamente toccante che penso sia davvero difficile incappare a breve in un altro gioiello simile. Sono riuscita a dirlo personalmente, tra le lacrime, alla stessa Jennifer Niven all'incontro con le Blogger tenutosi all'Open di Milano lo scorso sabato, 28 marzo, che ho avuto la fortuna e l'onore di moderare. Il suo è un libro indimenticabile. L'ho letto e l'ho vissuto. Ho sentito tutto.
Finito Raccontami di un giorno perfetto ho sentito che mi era rimasto qualcosa dentro che non se ne sarebbe andato mai più. Mi era entrata una scheggia di diamante nel cuore. Ha fatto tanto, tanto male. Ma quello che è rimasto dentro, intrappolato per sempre in profondità, è qualcosa di prezioso. Che rende più preziosa anche me.
Perchè sarà impossibile non ricordare e non cercare di mettere in pratica nella vita di tutti i giorni, almeno una delle tante cose che la storia di Violet & Finch mi hanno insegnato.
"Ho imparato che a questo mondo
c'è qualcosa di buono, se si sa dove cercare.
Ho imparato che non tutte le persone
sono una delusione, me compreso,
e che sopra una collina alta 383 metri
si può provare un'ebbrezza maggiore che in cima
a una torre, se hai accanto la persona giusta."
opinione di Sangueblu
"Posso farti una domanda?
Secondo te esiste un giorno perfetto?
Un giorno perfetto, dall'inizio alla fine.
Un giorno in cui non succede niente di tragico,
o di triste, o di ordinario.
Secondo te, esiste?"
- "Non lo so..." -
- "Te ne è mi capitato uno?" -
- No -
- Nemmeno a me. Ma lo sto cercando. -
Parlare di questo libro potrebbe sembrare la cosa più semplice del mondo, e invece, non lo è affatto. Non lo è non solo perchè mi è piaciuto oltre ogni misura, e paradossalmente parlare dei romanzi di cui mi innamoro mi sembra sempre un'impresa, ma perchè affronta una miriade di temi di di estrema importanza e di difficile "digestione". A farceli arrivare al cuore, con una semplicità e una potenza disarmanti, ci pensa la strepitosa Jennifer Niven che è stata capace di raccontarci una storia tanto dura e tanto vera con una ironia - in certi casi - e una brillantezza di rara maestria.
Una storia tra l'altro tragicamente molto attuale, visti anche i recenti trascorsi della tragedia dell'aereo Germanwings, perchè ha nel problema del bipolarismo e del suicidio il suo tema centrale.
Finch, il meraviglioso e straordinario Finch, soprannominato da tutti "Lo Schizzato" soffre appunto di questa terribile sindrome... Il "male di vivere"; quel senso di inadeguatezza, di insoddisfazione, di irrequietezza.... che lo fa passare da stati di assoluta euforia a momenti di totale black out, che lui definisce di sonno in cui spegne tutto tranne il cervello, che rifiuta di fermarsi su tutto quello su cui c'è da riflettere. Una sola domanda ridonda nella sua testa:
"Oggi è il giorno? E se non oggi, quando?"
Ha il chiodo fisso della morte, ineluttabile e necessaria quasi. Solo, come? Dove? Quando?
Ricerca e raccoglie ossessivamente le testimonianze sui vari suicidi e sulle varie tecniche per togliersi la vita. Ogni mattina, quando si sveglia, si chiede "Oggi è un buon giorno per morire?" .
Non smetterà di chiederselo anche quando conoscerà Violet, proprio sul cornicione del tetto della scuola, che porterà inaspettatamente nella sua vita quel raggio di sole, quelle piccole ma grandi cose che lo faranno sentire il re del mondo... Tutto d'oro e fluttuante.
Una storia meravigliosa quella fra Violet e Finch.
Raccontata a due voci in tutta la sua spontaneità e naturalezza.
In tutta la sua potenza e la sua spensierata follia.
Quella potenza, quella spensieratezza e quella follia, incondizionata e irrefrenabile, che si può provare solo a diciassette anni, quando ci si sente così fragili ma anche, paradossalmente così forti e invincibili. E di battaglie personali, da vincere Violet e Finch ne hanno fin troppe.
Lui ha alle spalle una famiglia disunita e una pesante storia di violenze domestiche.
E poi il problema più grande: il disturbo bipolare. Un male subdolo, invisibile. Un male che la gente intorno non può vedere come qualcosa di "esterno" come il morbillo o il vaiolo e pertanto è molto meno propensa a "capire", a comprendere, a vedere.
"Il fatto è che stavo male, sì, ma non per un'influenza.
La gente è molto più comprensiva se riesce a vedere la tua sofferenza,
e per la milionesima volta nella mia vita
vorrei tanto che mi venisse il morbillo,
o il vaiolo o qualsiasi altra malattia evidente,
in modo da facilitare la mia vita
e anche quella degli altri.
Qalsiasi cosa è meglio della verità.
Ho staccato la spina.
Ho avuto un black-out.
Un attimo prima viaggiavo alla grande
e un attimo dopo il mio cervello si è messo
a girare in tondo come un vecchio cane artritico
prima di accucciarsi.
Pensate a un lungo sonno senza sogni.
Dal canto suo Violet ha perso l'amata sorella in un tragico incidente d'auto e con lei sembrano essere morti anche tutti i suoi sogni, i suoi progetti e le sue speranze. Ha perso le "parole" che riempivano la sua vita e le sue giornate nel comune progetto dell' EleonorandViolet.com, il Magazine on line che gestiva appunto con la sorella scomparsa. Così comincia a vivere i suoi giorni portando la frangetta e indossando quei grossi occhiali che portava lei, per sentire meno la sua mancanza e farla sentire meno agli altri... E a contare i giorni che la separano al diploma, quando avrà finalmente la possibilità di lasciare l'odiato Indiana.
Non immaginerà mai di riscoprirne la bellezza e cominciare ad amarlo, proprio grazie a Finch e alle loro peregrinazioni.
Peregrinazioni che avranno dell'"assurdo" e del meraviglioso...
Peregrinazioni che eleveranno a straordinario l'ordinario... E che faranno scoprire ai protagonisti ma anche ai lettori l'importanza delle piccole cose e la meraviglia che spesso si nasconde in ciò che apparentemente è più insignificanti o impopolare....
Peregrinazioni che insegneranno che non serve inseguire la grandezza a tutti i costi. A volte - anzi spesso - è proprio lì, davanti ai nostri occhi, in tutto il suo splendore. Ogni posto può essere brillante (a bright place); basta saperlo guardare e, magari, condividerlo con la persona giusta.
Violet scoprirà quella persona giusta proprio in Finch.
Lo farà piano piano. Grazie alla sua intelligenza, la sua caparbietà e alle autorevoli citazioni di autori importanti e a lei tanto cari come Virginia Woolf e Cesare Pavese... (autori, guarda caso, suicidi e vittime della sindrome bipolare a cui entrambi, per motivi diversi, si sentono legati) usando FaceBook come iniziale mezzo d comunicazione.
E di nuovo ho trovato anche l'uso di questo mezzo tanto pop e abusato elevato - in questo "loro" modo - a straordinario....
Violet imparerà l'amore.
Imparerà a non sentirsi più in colpa ad essere felice.
Ma imparerà anche, una volta in più, cosa siano la sofferenza, il senso di perdita e l'impotenza.
E Finch troverà in Violet un motivo per sorridere.
Un motivo per restare sveglio.
Almeno per un altro po'.
Non posso dire di più.
Questo libro è un lungo viaggio pieno di scoperte, fuori e dentro di noi.
Forse mi sono sentita particolarmente toccata dall'argomento e che coinvolge così tanto da vicino la stessa autrice che vi ha riversato tanto di sè e delle sue esperienze personali. (Pensate che ha scritto questo libro in sole sei settimane!!!) ma sono certa che saprà trovare il modo di arrivare al cuore di chiunque, quali che siano le nostre personali esperienze.
E' un piccolo grande scrigno di valori e di insegnamenti preziosi.
Non posso che consigliarlo con convinzione a tutti. Qualunque sia la vostra età.
Perchè gli Young Adult hanno molto spesso molto da dire, a tutti.
Perchè gli Young Adult hanno molto spesso molto da dire, a tutti.
Ringrazio Valentina e Francesca che mi hanno dato l'opportunità di leggerlo e recensirlo in anteprima per voi; che mi hanno scelta per moderare il prestigioso incontro con l'autrice avvenuto sabato scorso che nelle prossime ore vi racconterò dettagliatamente, e per fare queste meravigliose scelte editoriali che ci stanno irendendo più preziose le nostre librerie!
E da ultimo, non posso che ringraziare la splendida Jennifer Niven che è davvero una donna splendida, sia dentro che fuori. E' stato un onore conoscerla, leggerla e sentirla così vicina.
La porterò nel cuore per il resto della vita.
La porterò nel cuore per il resto della vita.
le opere
Raccontami di un giorno perfetto - All the Bright places
Velva Jean learns to drive
American Blond
Becoming Clementine
The Aqua Net Diaries
Ada Blackjack
The ice master
l'Autrice
Jennifer Niven vive a Los Angeles. Ama i popcorn, i rossetti, le librerie, i girasoli, i viaggi in macchina, il sushi e la serie tv Supernatural. Ma ancora di più ama dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Raccontami di un giorno perfetto è il suo romanzo d’esordio in Italia.
* A una settimana dall'uscita, nella best-seller list del New York Times
* I diritti di traduzione del romanzo sono stati venduti in 30 Paesi per cifre da capogiro (solo in Germania il titolo è stato acquistato per 100.000 euro).
* I diritti cinematografici sono stati ceduti alla Kaplan Company. Ad interpretare il ruolo della protagonista femminile sarà la giovane star di Hollywood Elle Fanning.
RACCONTAMI DI UN GIORNO PERFETTO
editore: De Agostini
collana: Le Gemme
genere: Young Adult
pagine: 400
prezzo: 14.90 euro
Rilegato
eBook: 6.99 euro
Trama
È una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L'ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d'altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d'auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l'amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l'incanto di una storia d'amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d'incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.
Ciao,
RispondiEliminanon conoscevo il libro, non conosco l'autrice, ma mi hai incuriosito.
L'ho messo nella mia WL.
ciao
Ciao Tsukino! Sono contenta!! :-) Vedrai che sarà una lettura intensa!
Eliminauna sola parola... meraviglioso
RispondiEliminaCiao Roberta! Hai proprio ragione!! Difficile leggere nell'immediato qualcosa che ci appaghi e ci "scombussoli" così.... Un centro perfetto, nel mezzo del cuore! ;-)
EliminaGrazie per essere passata e aver lasciato la tua opinione! :-)
Letto in due giorni...bellissimo libro, emozionante
RispondiEliminaLetto in due giorni...bellissimo libro, emozionante
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