mercoledì 18 maggio 2016

NON CHIAMARMI DI LUNEDI' di Daniela Volontè - recensione

"Cosa vuoi da me?"- dice piano.
"Voglio che tu sia tutto nella mia vita.
Il solo che mi faccia ridere o piangere.
La persona con cui voglio condividere il mio letto.
Rick, voglio che tu sia mio."
"Sono già tuo, Greta.
Lo sono da tempo, avevo solo paura di dirtelo,
ma il mio cuore ti appartiene
da quando lo hai guarito dalle ferite delle sue spine."


I romanzi di Daniela Volontè sono sempre una garanzia di successo, per tutti coloro che amano le storie romance, intense ma "delicate", e che oltre a regalare grandi palpiti sanno anche portare il discorso su altri temi di maggior spessore. Temi che impreziosiscono la storia e a fine lettura lasciano qualcosa in più della semplice consapevolezza di aver trascorso qualche piacevole ora in compagnia di una bella storia. Anche con Non chiamarmi di lunedì abbiamo la possibilità di vivere una storia ricca ed entusiasmante con due personaggi molto forti ed impetuosi che troveranno conforto e compensazione l'uno nell'altra. Una storia d'amore - e di vita - tutta da gustare e dal leggere d'un fiato!

opinione di Sangueblu

Amante. L'altra donna. Sfascia famiglie. Puttana.
Ci sono molti modi per definirmi, ma in effetti
quello che mi sembra meno offensivo è proprio amante.
E mi va bene definirmi così, perchè
a tutti gli effetti è quello che sono.
Non ne vado certo fiera, ma sono anni che me ne frego
di quello che la gente pensa di me e buona parte
di questa corazza la devo proprio al mio lavoro.
Non faccio i salti di gioia nemmeno per il ruolo che rivesto,
tuttavia secondo la mia azienda sono brava a svolgere 
e mie mansioni e questo mi basta.

Non è stato facile entrare in sintonia - e in simpatia - con Greta. Un personaggio che incarna un tipo di donna che io odio profondamente. L'amante, l'altra, la sfascia-famiglie come lei stessa si definisce. E poco importa se l'uomo che ha deciso di amare e per il quale si sacrifica e si umilia sia un perfetto stronzo. Nonostante i suoi dispiaceri e le sue sofferenze non sono proprio riuscita a solidarizzare con lei. Anzi. Quasi mi veniva da pensare.. "Ben ti sta, Greta! Che cosa ti aspettavi?" "Questa è la fine per quelle che scelgono di vivere questo tipo di storie".
In più, diciamocelo: Greta non è affatto simpatica.
Vestita di una corazza impenetrabile è davvero un'algida iena, e il suo lavoro, che sembra calzarle a pennello, non ci aiuta certo a simpatizzare con lei.
Fino a quando arriva un certo Patrik....
E la maestria, l'ironia e la sensibilità della penna di Daniela Volontè non fa la magia... e ci troviamo a leggere il solito gioiellino romance che continua a decretare questa autrice come una delle mie preferite in assoluto!
Ma andiamo per gradi....

Greta vive a Milano. Patrik a Roma. Si conoscono quando lei, tagliatrice di teste,  viene ingaggiata dalla società farmaceutica in cui lavora Patrik - la Betapharma - per ridimensionare il personale data la crisi che stava attraversando l'azienda. Anche se lui occupa una posizione di prestigio all'interno della Società, per la sua giovane età e per le sue grandi capacità lavorative viene "sacrificato" e messo in mobilità proprio dalla "Lady di Ferro" come la ribattezza lui che non si lascia intimorire e che con un tagliente scambio di battute (in tipico stile "Volontè") riesce a tenergli testa, spiazzando ovviamente Greta che a questo tipo di reazioni non era abituata e che, dal canto suo, era completamente in crisi personale per via di un rapporto che non la portava da nessuna parte. Da molti, troppi anni aveva infatti una relazione con un uomo sposato che sembrava deciso a non lasciare la moglie ma che sfruttava la sua debolezza per convincerla ad accontentarsi di quel poco che, mai alla luce del sole, le dava.
Anche Patrik non viveva in amore una situazione idilliaca. E, proprio nel momento peggiore in cui si ritrova senza lavoro, arriva a fare i conti con una brutta scoperta e la fine della sua relazione.
Proprio per "distrarsi" e per riprendersi decide di prendersi una pausa ed andare a trovare degli amici sul lago d'Orta, inconsapevole che il destino gli farà incontrare proprio quella donna "arida e stizzita" che invece, sotto i fumi dell'alcol, si rivelerà tutt'altro ai suoi occhi….

Da qui in poi il romanzo decolla.
Grazie agli occhi di Patrik, che comincia a conoscere sempre meglio Greta, scopriamo insieme a lui un bel personaggio femminile che, piano piano, ci fa dimenticare le iniziali remore ed antipatie, ma che anzi ci farà vivere un'emozionante e coinvolgente storia d'amore.


Come già Daniela Volontè ci ha abituati da tre libri a questa parte, non mancheranno le scene divertenti e l'ironia che renderanno la lettura divertente ed elettrizzante. Vi basti pensare che l'avvicinamento tra i due avviene in circostanze molto particolari e con un equivoco - un vero e proprio scherzo, per meglio dire - in cui Patrik accompagnerà Greta per una settimana in un grand'hotel della Versiglia, in qualità di gigolo! Ovviamente potrete immaginare le conseguenze... nonostante l'iniziale patto che la sua unica funzione sarebbe stata quella di tenerle compagnia ed allontanarlo da Christiano - lo "stronzo" fedifrago, falso ed opportunista (avete capito quanto mi sia simpatico questo "individuo" ^_^ )!
Naturalmente man mano che passeranno i giorni entrambi si conosceranno sempre meglio e si aiuteranno a vicenda a superare le proprie fragilità. 

Un tatuaggio non più formato solo da rami e spine,
ma si è arricchito di foglie e piccoli boccioli di rose.
Il cuore di Patrik ha ripreso a battere e la linfa vitale
ha fatto germogliare un ramo che credeva arido.

Nella vita di entrambi le rispettive famiglie hanno un ruolo molto importante: Greta ha una madre che crea più problemi che altro, sempre persa dietro all'ennesimo toy-boy di turno; la ragazza è stata cresciuta dai nonni, di cui ora sente tremendamente la mancanza, e questo brutto rapporto con la madre le crea delle insicurezze emotive che le viene spontaneo trascinare in tutte le sue relazioni sentimentali. Patrik, di contro, ha una famiglia unita, che lo ama e che insieme a lui soffre per la grave perdita della sua gemella Lisbet.

Lo stile di Daniela è sempre delizioso: coinvolgente e scorrevole. Passionale ma mai volgare, adoro il suo modo di rendere su carta la tensione sessuale tra i suoi protagonisti, senza mai tralasciare la componente emotiva e sentimentale. La narrazione non è mai noiosa ma anzi incalzante, grazie allo scambio continuo dei punti di vista di Patrik e Greta e alla giostra di personaggi collaterali che contribuiscono a colorire la storia. Come posso non consigliarvelo?!
Adoro Daniela Volontè fin dal suo primo piccolo gioiello "Buonanotte amore mio", fino all'entusiasmante "L'amore è uno sbaglio straordinario". Con "Non chiamarmi di lunedì" si aggiunge un altro tassello alla "quadratura del cerchio" perchè per me i suoi romanzi rappresentano la perfezione del genere romance contemporaneo che tratta di sentimenti forti, tematiche attuali, personaggi moderni e amore a trecentosessanta gradi.
Non ne avrò mai abbastanza!

Patrik prende il mio casco, si avvicina
e fissandomi negli occhi  mi scioglie la coda liberandomi i capelli.
Poi prima di infilarmi il casco posa le labbra sulle mie.
Niente di più. Solo la sua bocca sulla mia,
eppure sento l'eco del mio cuore in tutto il corpo,
persino nella testa che resta senza pensieri.


Le Opere

1 - Buonanotte amore mio  (recensione QUI)
2 - L'amore è uno sbaglio straordinario
3 - Non chiamarmi di lunedì

L'Autrice


E' nata a Como, ha una laurea in Economia e Commercio e una in Scienze della Comunicazione, e tra l'una e l'altra ha lavorato come impiegata. Il suo sogno era diventare correttrice di bozze, per poter conciliare lavoro e famiglia. Scrive per passione, ma lo fa  atempo pieno... perchè vi dedica ogni minuto libero della sua giornata. Con la Newton Compton ha pubblicato Buonanotte amore mio, diventato subito un bestseller ai primi posti delle classifiche, e L'amore è uno sbaglio straordinario. 

Il libro

editore: Newton Compton
genere: Romance contemporaneo
pagine: 284
prezzo: 12.00 euro
Rilegato
eBook: 1.99 euro

Trama

Greta vive a Milano, Patrik a Roma. Si conoscono quando lei viene ingaggiata dalla Betapharma, la società di Patrik, per occuparsi di un ridimensionamento del personale in un periodo di crisi aziendale. E lui, giovane ingegnere con possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, è tra quelli destinati a essere messi in mobilità. Quando l'ipotesi diventa una certezza, oltre al posto, Patrik deve dire addio anche alla sua storia d'amore. Greta invece non riesce a troncare un rapporto che non la porta da nessuna parte: Cris, l'uomo con cui ha una relazione, ha una moglie e pare proprio non volerla lasciare. Quando Patrik, ormai fuori dalla Betapharma, decide di concedersi una pausa e andare a trovare degli amici sul lago d'Orta, il caso vuole che incontri proprio Greta, quella che aveva ribattezzato come "la Lady di ferro"...

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