mercoledì 5 aprile 2017

Recensione: L'AMORE ADDOSSO di Sara Rattaro

Esiste una sola cosa peggiore del dolore che stai vivendo:
non poterlo raccontare a nessuno.

Un romanzo autentico, raccontato con autenticità. Talmente vero da risultare quasi crudo. Doloroso. Talmente reale da lasciare spazio a più di una riflessione: sulla coppia, sulla famiglia, sull'amicizia. Talmente genuino da lasciare, negli occhi e nel cuore, il riverbero dei suoi personaggi, che si stagliano nitidi e corporei davanti a noi e di cui sentiremo un po' la mancanza, a fine lettura.
Brava, bravissima Sara Rattaro che ci dona un romanzo che è una sottile danza sulla "musica" dei segreti e delle cose non dette perché forse, nella nostra vita, sono proprio "le cose che non diciamo" quelle che tengono in piedi la nostra quotidianità, quello che siamo e quello che vogliamo far apparire di noi agli altri. Le cose che scegliamo di non dire sono ciò che ci fa sentire protetti, nonostante tutto; nonostante i nostri tradimenti, i nostri sbagli o i nostri dolori. 

Una storia potente e sincera, che parla di famiglia e amore,
amicizia e desideri inafferrabili.
Una storia che mette a nudo gli alibi dietro cui ci nascondiamo
per paura di ferire o essere giudicati,
le bugie che diciamo per amore ma che solo un amore vero potrà poi perdonare.
L'amore addosso è un romanzo in cui è la nostra stessa vita
a raccontarsi tra le pagine e le emozioni ci arrivano dritte al cuore.


opinione di Sangueblu

Siamo sempre noi gli unici responsabili delle nostre azioni.

Ammetto, non senza un certo rammarico ma con il fermo proposito di recuperare al più presto ogni scritto precedente di questa incredibile autrice, di aver scoperto questa penna incisiva e straordinaria proprio grazie a L'amore addosso. Una storia talmente intensa, talmente vibrante, talmente complessa che sembra quasi impossibile riesca a raccontare in poche pagine un intreccio di umanità così multiforme.
Un libro dal quale sembra impossibile staccarsi... che è quasi doloroso chiudere, oltre che sfogliare. Un libro che con le sue parole scava solchi che bruciano... parole che feriscono ma che, come il sale, disinfettano.

Un libro in cui può essere facile riconoscersi, o riconoscere la vita di qualcun altro. Perchè Sara racconta, senza falsi moralismi e nessun intento didascalico, del difficile e precario equilibrio fra quello che vogliamo e quello che vorremmo; tra la voglia di libertà e senso di responsabilità; tra il bisogno di scoprire la verità e il timore di sapere davvero per poi dover fare i conti con la realtà.
E soprattutto il velo che ci separa tra quello che diciamo - tra quello che sveliamo - e quello che invece tacciamo.
Per scelta. Per paura. Per proteggerci.
Di primo acchito L'amore addosso sembra un romanzo sul "saper tacere".  In tante sfaccettature diverse.
Un romanzo pregno di tematiche difficili e delicate che ci scorrono sotto gli occhi come un film, in immagini pennellate a colori vividi, se pure la percezione, almeno la mia personale, è che tutto sia come velato da una foschia che leva chiarezza e lucidità. Quasi un limbo di incertezze, dubbi e segreti attraverso cui si muovono tutti i personaggi. Nessuno escluso.
Perché tutti hanno un segreto. Un fardello. Una colpa. Almeno apparentemente...
Qual è il confine tra l'essere vittima e l'essere carnefice.?
Pagina dopo pagina, tutti, percorrono la loro strada, passo dopo passo, per uscire dalla nebbia e andare verso la luce, come sotto un riflettore, fino a farsi vedere davvero.

Forse è anche per questo che L'amore addosso mi è piaciuto tanto.
Forse è proprio per questo che L'amore addosso mi è piaciuto tanto.
Nonostante sia un libro che parla di tradimento, una tematica molto delicata per la mia sensibilità e alla quale mi accosto sempre malvolentieri, sono riuscita ad affrontarla con uno spirito e un coinvolgimento totalmente nuovo, grazie all'abilità narrativa dell'autrice che intesse una trama di fili sottili sui quali è facile tenersi in equilibrio non solo per il realismo, la delicatezza e la sottigliezza con cui ricama, ma perché questi fili diventano sempre più spessi, sempre più  solidamente intrecciati a formare un ponte da attraversare ...
E quando approderemo dall'altra parte, insieme a Giulia, Emanuele, Silvia e Federico ci sarà la luce. In qualche modo tutti i personaggi, nonostante le loro ombre e le cose taciute ed omesse, troveranno la loro "via" per riuscire ad "illuminarsi" e "farsi vedere".

Un romanzo bellissimo anche per il presupposto su cui si costruisce che secondo me si potrebbe riassumere con la frase: "Al destino non manca il senso dell'ironia".

"Sembra che uno strano destino ci abbia legate..."
ha detto tua moglie, ed è stata una frase carina
che poteva avere infiniti significati.
Entrambe al capezzale ei rispettivi mariti,
entrambe da loro tradite.
Mi sono chiesta se quella fragile donna
fosse esattamente quello che sembrava,
una moglie e una madre devota priva di un lato oscuro o se,
esattamente come me, fosse solo
molto brava a mentire per mantenere il controllo.

Il personaggio che ho amato di più è senza dubbio Emanuele.
Credo che, al di là di tutto, sia quello che mi ha regalato le emozioni più grandi e che mi lascerà il ricordo migliore. Il personaggio che invece non dimenticherò, e non per motivi positivi, sarà invece la mamma di Giulia perché l'amarezza e lo sdegno che mi ha lasciato dentro sarà difficile da cancellare. Se è vero che tutti noi "scegliamo di non dire" delle cose per non alterare una "percezione di sé" e degli equilibri con il resto del mondo che abbiamo cercato di costruire è anche vero che non dire certe cose - soprattutto per salvaguardare una "facciata" costruita sull'effimero e non ha giustificazioni; soprattutto quando in gioco ci sono delle vite umane e il sangue del tuo sangue.
Giulia è stata troppo condizionata dalla presenza e dalla personalità di sua madre che, se pure per le proprie ragioni, finisce per essere il vero Male, secondo me, in questa storia. L'unica a non crescere, a non elevarsi, a non migliorare e a rimanere al buio.


L'Autrice


Sara Rattaro nasce e cresce a Genova, dove si laurea con lode in biologia e scienze della comunicazione. Nel 2009 completa il suo primo romanzo Sulla sedia sbagliata che viene letto e scelto dall’editore Mauro Morellini. Il romanzo ottiene un buon successo di pubblico e critica. Nel 2011 scrive il suo secondo romanzo Un uso qualunque di te, che ben presto scala le classifiche e diventa un fenomeno del passaparola, pubblicato dalla casa editrice Giunti nel 2012. 
Non volare via è il suo primo romanzo pubblicato con Garzanti. La scrittura di Sara e la sua voce unica hanno già conquistato i più importanti editori di tutta Europa, che hanno deciso di scommettere su di lei e di pubblicarla. 
Del 2014 il romanzo Niente è come te, sempre edito da Garzanti, vince il premio Bancarella 2015; nel 2016 esce Splendi più che puoi, sempre per Garzanti.
L'amore addosso 2017 è il suo ultimo romanzo, uscito con Sperling & Kupfer.

Il libro

editore: Sperling & Kupfer
genere: narrativa contemporanea
pagine: 240
prezzo: 16.90 euro
Rilegato
eBook: 9.90 euro

Trama

Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d'ospedale. È stata lei ad accompagnare lì d'urgenza l'uomo che ora è ricoverato in gravi condizioni. È stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava per caso, dice. Non dice - non può farlo - che invece erano insieme, che sono amanti. Lo stesso giorno, in un'altra ala dell'ospedale, una donna è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d'auto. Non era con lui al momento dell'impatto; non era rintracciabile mentre la famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei. E adesso, quando la informano che in macchina con il marito cera una sconosciuta, non sembra affatto stupita. La prima donna è Giulia. La seconda è ancora Giulia. E il destino, con la sua ironia, ha scelto proprio quel giorno per fare entrare in collisione le due metà della sua vita: da una parte, quella in cui è, o sembra, una moglie fortunata e una figlia devota; dall'altra, quella in cui vive di nascosto una passione assoluta e sfugge al perbenismo di sua madre - alle ipocrisie, ai non detti, a una verità inconfessabile. Una verità che perseguita Giulia come una spina sotto pelle; un segreto che fa di lei quell'essere così tormentato e unico, luminoso e buio; un vuoto d'amore che si porta addosso come una presenza ingombrante, un caos che può soltanto esplodere. Perché l'amore è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare. L'unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente.

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