Si può entrare nella testa di un serial killer, seguirne le mosse, capirne le emozioni... senza lasciarsi incantare dal proprio lato oscuro? Lane non ne è certa, le pulsioni che sente sono molto forti, ma forse c'è un modo per imbrigliare il proprio istinto e farlo diventare una forza in grado portare giustizia...
Killer Instinct è un libro originale che appassiona ma lascia insoddisfatti. Seguite la scia (di sangue!) e leggete la mia recensione.
L'opinione di Eva Purple
Vado avanti io, allungo una mano e giro il pomello di porcellana. La porta si apre.
Urla scuotono i muri.
Sangue schizza sul soffitto.
Un raggio di sole luccica sulla lama di un lungo coltello.
Barcollo all'indietro.
Mamma mi afferra. "Lane?"
Chiudo gli occhi. Una donna bionda, gli occhi spalancati per la paura, allunga un braccio verso di me. "Aiutami."
"Lane?" Mamma mi scuote.
Mi volto ed esco di corsa dalla casa.
Killer Instinct è un libro che coniuga due generi, il New Adult con il thriller. Entriamo subito nella testa di Lane, sedicenne un po' atipica, un po' nerd e ossessionata dai serial killer. Certa di avere un "lato oscuro" latente, che prima o poi esploderà, nutre le sue curiosità cercando informazioni sui giornali, su internet (soprattutto grazie all'amica genialoide e hacker) e, quando riesce a superare la password, sul computer di mamma che, guarda caso, lavora all'FBI e si occupa proprio di assassini seriali.
Lane segue il suo istinto ma, anziché usare la pulsione verso la violenza a fin di male, decide di usarla a fin di bene rivestendo la parte - un po' inverosimile a tratti - di giustiziera, mascherandosi e agendo fin dove può per combattere le ingiustizie che le sono note (fa provare a un ragazzo tutte le torture che lui riservava agli animali domestici; libera clandestini messicani imprigionati in un magazzino da un venditore di schiavi; terrorizza un maniaco sessuale).
I problemi arrivano quando la sua morbosa curiosità si incrocia con la scia di sangue lasciata dal "Decapitatore", un killer che uccide le donne - soprattutto bionde e maestre d'asilo - riconsegnando i loro corpi a pezzi alla polizia. L'assassino infatti sa molte cose su di lei e sembra voglia coinvolgerla nel suo intricato piano...
Il romanzo, scorrevole e gradevole, funziona bene sul piano del New Adult, un po' meno bene sul piano del thriller. Mancano infatti dettagli, approfondimenti psicologici, e il finale è abbastanza prevedibile. Il punto di vista di Lane è interessante e originale, e il libro appassiona, ma è troppo breve. Poco più di duecento pagine passano veloci e alla fine della lettura si ha la sensazione che sia mancato qualcosa. Anche i personaggi di contorno avrebbero richiesto maggiore spessore, soprattutto quelli nati smaccatamente per depistare i sospetti dei lettori (non faccio i nomi ma, a lettura finita, si intuiscono molto bene).
Insomma un inizio di serie (pare che la saga continuerà con "Killer Within" in cui vedremo Lane di nuovo nei panni del "Salvatore mascherato") che, pur avendo delle buone originalità, zoppica un po'.
Il libro
editore: Mondadori
collana: Chrysalide
genere: New Adult / Thriller
pagine: 224
prezzo: 18.50 euro
Rilegato
eBook: 6.99 euro
L'Autrice
S. E. Green è lo pseudonimo di Shannon Greenland, un'autrice americana.
Lavora come insegnante e vive in Florida. Ha vinto molti premi con i
suoi romanzi, ascrivibili nella categoria «young adults» o «teen». Viene
pubblicata in Italia per la prima volta nel 2015 da Mondadori, con Killer Instinct.
La Trama
"Io
studio i serial killer. Sono gente solitaria. Soffrono di un disturbo
ossessivo-compulsivo. Non provano sentimenti e hanno fantasie di
violenza. Dotati di una grande intelligenza, visti dall'esterno sembrano
normali. È interessante questo: anch'io corrispondo al profilo. Ho
degli impulsi. Invento modi per infliggere una punizione brutale a chi
ha fatto del male ad altri. Natura contro cultura. Questo l'ho studiato,
è ovvio. Non so perché sono come sono, perché ragiono come ragiono,
perché faccio quello che faccio. La mia unica certezza è che sono
diversa. Lo sono sempre stata." Per il resto Lane è una ragazza
perfettamente normale: ha una famiglia che l'adora, a scuola non è
niente male e fa la volontaria in uno studio veterinario. Il suo "lato
oscuro" ha imparato a tenerlo a bada dedicandosi alla caccia dei serial
killer. In fondo chi li capisce meglio di lei? E così quando la polizia
fallisce ci pensa Lane a fare giustizia…Finché un giorno scompare una
giovane maestra che viene ritrovata tempo dopo fatta a pezzi. Il killer
si fa chiamare il Decapitatore, e questa volta sa benissimo chi è
davvero Lane o meglio cosa si nasconde dentro di lei. Inizia così una
caccia al topo in cui però non si sa bene chi sia il gatto e chi il
topo…
Pur non avendolo letto 224 pg mi paiono un po' pochine per dare il giusto spessore ai personaggi e avere una trama non scontata :$
RispondiEliminaPunto a favore che si esca dal solito triangolo amoroso
Esatto Alessandra! Il mescolamento tra i due generi è interessante e, anche se nel romanzo c'è una storia d'amore, non assume un'importanza centrale. Ma gli elementi consueti di un thriller (le prove, i momenti di suspense più spinti) sono troppo ravvicinati e poco approfonditi. Oltre alla superficialità nella descrizione psicologica dei personaggi già evidenziata. Insomma una bella idea un po' sprecata. Peccato.
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