martedì 6 febbraio 2018

Recensione: OLGA DI CARTA. JUM FATTO DI BUIO di Elisabetta Gnone

Tu non troverai mai la ragione che cerchi, perciò smetti di cercarla! Sei solo un essere umano piazzato su questa Terra come tanti altri, accontentati e sii felice di esserci, tanto per cominciare.


Jum fatto di buio è il secondo volume della nuova serie per ragazzi di Elisabetta Gnone, Olga di Carta. Quello di Olga è un nuovo mondo in cui, attraverso le storie raccontate da una bambina, vengono affrontati con ironia e delicatezza le fragilità, le paure e le debolezza dell’essere umano. Soprattutto in questo secondo volume l’autrice riesce ogni volta a lasciare, attraverso le storie raccontate da Olga,  un messaggio nascosto fra le righe. Ogni racconto nato dalla fantasia della bambina trasmette qualcosa di vero e profondo che emoziona e insegna qualcosa. La piccola Olga che tutti vogliono ascoltare, parla a grandi e piccini e lo fa con semplicità riuscendo ad arrivare al cuore di tutti.



Opinione di Blacksophia 

Olga Papel è la giovane protagonista della serie Olga di Carta, in questo secondo volume conosciamo meglio questa sottile bambina che vive insieme alla nonna a Balicò, un villaggio di montagna, dalla natura incontaminata. Olga ha il dono di saper raccontare delle storie con cui appassiona tutti gli abitanti della contea. Grandi e piccini aspettano con ansia che Olga inizi a raccontare e la seguono di soppiatto, nella speranza di sentire qualche nuova avventura. Il vuoto lasciato dagli alberi abbattuti nel bosco ceduo ispira i nuovi racconti della piccola Papel, che hanno come protagonista Jum fatto di buio, un essere flaccido e informe che si nutre  delle lacrime di dolore che versano coloro che hanno dentro di sé un vuoto incolmabile. Jum è fatto proprio di quel buio gelido e vuoto che si crea soprattutto in coloro che hanno perso una persona amata.
Olga lo conosce bene, è stato a lungo con lei e il suo fidato e inseparabile amico Valdo, il suo cagnolone che non l’abbandona mai. Sono stati tanti i vuoti che Olga ha conosciuto,  il padre morto prima che nascesse, la madre morta quando era piccola, ma lei ha trovato il modo di riempire quei vuoti e far andare via Jum, il mostro non sopporta la gente felice e le risate. Adesso Olga quando incontra una persona che è triste perché ha perso qualcuno o qualcosa, le racconta una storia con protagonista Jum, per scacciare la tristezza e ritrovare la luce. Tutto il paese sa che la bambina ha iniziato una nuova storia e tutti vorrebbero sapere di cosa parla, così iniziano a fare congetture e quello che doveva essere un racconto per far tornare a ridere le persone tristi viene trasformato in un racconto del terrore, Jum diventa un mostro a cui dare la caccia. La paura abbaglia gli abitanti di Balicò che ne restano suggestionati al punto da essere convinti di vedere Jum aggirarsi per i boschi, provocando uno spiacevole episodio che costringerà tutti ad aprire gli occhi e tornare alla realtà. Un romanzo commovente, che strappa qualche lacrima in più rispetto al primo volume della serie, ma in cui non manca l'ironia. Così ho pianto e riso insieme alla piccola Olga che ancora una volta mi ha stupita per la sua saggezza. Trovo molto interessante la scelta dell'autrice di creare un personaggio come Olga, una bambina, che riesce ad insegnare qualcosa agli adulti e lo interpreto come un modo per ribadire il concetto che dovremmo continuare a guardare il mondo attraverso gli occhi dei bambini che sono privi dei condizionamenti tipici dell'età adulta. In Jum fatto di buio gli adulti non riescono fino alla fine a capire il messaggio di Olga e trasformano Jum in qualcosa di concreto e fisico perché faticano a guardare dentro sé stessi.  Mentre nel primo romanzo avevano maggior risalto i personaggi incontrati da Olga di carta durante il suo viaggio, qui il lettore entra maggiormente in contatto con alcuni degli abitanti di Balicò, personaggi che di volta in volta diventano i destinatari dei racconti su Jum ma che in qualche modo ne sono anche protagonisti perché condividono lo stesso tipo di  "buio". Questo fa si che alla fine abbiamo il quadro completo di un paesino dove tutti si conoscono, in cui non mancano pregiudizi e diffidenze ma dove, nonostante tutto e grazie anche al contributo di Olga, la gente ritrova il piacere di essere una comunità unita. Oltre alla descrizione dei personaggi che animano il villaggio, il romanzo dedica anche molto spazio alle descrizioni dei paesaggi che attraverso gli occhi di Olga appaiono quasi incantati, una magia che nasce sia dalla sua fantasia che dal rapporto quasi fisico che la bambina ha con la natura che la circonda. Con un linguaggio semplice  e scorrevole che alterna il dialogo al racconto in terza persona il libro scorre bene fino alla fine e risulta adatto ad un pubblico di ogni età, riuscendo con la semplicità del racconto a lanciare un messaggio molto importante: ognuno di noi deve trovare dentro di sé la forza di riempire quei vuoti che si creano quando perdiamo qualcuno o qualcosa di importante, l’unico modo per far fuggire il buio dentro di noi è tornare a sorridere e pensare a ciò che abbiamo o potremo avere e non a ciò che abbiamo perso.

Siamo lumini che attendono di splendere, il buio non ci appartiene.

Il mio voto: 5 stelline


L'autrice

Elisabetta Gnone è nata a Genova e vive sulle colline del Monferrato. La sua collaborazione con il settimanale Topolino segna l’inizio di una carriera che lega il suo nome ai maggiori successi editoriali della Walt Disney, per la quale nel 2001 crea la serie di fumetti W.I.T.C.H., destinata ad un successo mondiale. Nel 2004 pubblica il primo libro della fortunatissima saga di Fairy Oak, che conquista il cuore di milioni di giovani lettori nel mondo. Negli ultimi anni Elisabetta si è dedicata alla scrittura del suo nuovo romanzo Olga di carta, una storia sull’importanza di raccontare le storie. Un romanzo per i lettori di tutte le età, che affronta il tema della fragilità, della vulnerabilità e dell’imperfezione che ci rende umani.

Serie Olga di carta: 
  1. Olga di carta. Il viaggio straordinario. 
  2.  Olga di carta. Jum fatto di buio.


Il libro
Editore: Salani Editore
Genere: Ragazzi, Narrativa generale
Pagine: 215
Prezzo cartaceo: 14,90€
Data pubblicazione: 6 Novembre 2017

Trama:
È inverno a Balicò, il villaggio è ammantato di neve e si avvicina il Natale. Gli abitanti affrontano il gelo che attanaglia la valle e Olga li riscalda con le sue storie. Ne ha in serbo una nuova, che nasce dal vuoto lasciato dal bosco che è stato abbattuto. Quel vuoto le fa tornare in mente qualcuno che anche Valdo, il cane fidato, ricorda, perché quando conosci Jum fatto di Buio non lo dimentichi più. È un essere informe, lento e molliccio, senza mani né piedi. La sua voce è l’eco di un pozzo che porta con sé parole crudeli e tutto il suo essere è fatto del buio e del vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo qualcuno o qualcosa che ci è caro. Jum porta con sé molte storie, che fanno arricciare il naso e increspare la fronte, e tutte sono un dono che Olga porge a chi ne ha bisogno. Perché le storie consolano, alleviano, salvano e soprattutto, queste, fanno ridere. Dopo Olga di carta - Il viaggio straordinario, ritorna la vita del villaggio di Balicò con una storia che ne contiene tante, come in un gioco di scatole cinesi, come in una farmacia d’altri tempi piena di cassetti da aprire per tirare fuori la medicina giusta per ciascuno di noi.

Per i lettori di tutte le età.




Nessun commento:

Posta un commento