Questa non è una di quelle recensioni che si possono scrivere "a cuor leggero" una volta chiuso il libro. Questo è uno di quei romanzi che, per trovare le giuste parole per parlarne, come un buon vino rosso, va lasciato decantare... Ossigenare.... Perchè è proprio di aria ciò di cui più ho sentito la necessità una volta arrivata all'epilogo. Non tanto di fazzoletti - consigliati da tenere comunque a portata di mano - o di frasi rassicuranti. Non avevo bisogno di un happy-ending - che sicuramente non mi aspettavo - ma il mio è stato (e in un certo senso lo è ancora) un autentico bisogno di ossigeno. Leggere Allegiant è stato devastante.
In ogni senso possibile del termine, sia positivo che negativo. Quindi mi scuso con tutti voi se, nonostante la promessa, ieri non sono riuscita a scrivere e a farvi leggere la mia recensione in anteprima. Ero ancora scossa... e ho dovuto prendermi del tempo.
Non definirei Veronica Roth un'autrice sadica, come ho letto più volte in alcuni commenti. La descriverei piuttosto disincantatamente geniale. E paradossalmente un concentrato di tutte quelle caratteristiche che descrive nelle sue fazioni: è candida nel sottoporre al lettore, con una potenza sconcertante, perfino le più ovvie (e profonde) verità. E' erudita nella sua analisi meticolosa e quasi chirurgica della società e dell'animo umano. E' pacifica nel suo cercare il bene assoluto, la concordia e l'armonia fra le persone (La vita ci ferisce tutti quanti. E non c'è modo di sottrarsi ai suoi colpi. Ma possiamo guarire se ci curiamo a vicenda). E' abnegante perchè non esita a sacrificare i suoi personaggi per un bene più alto e per dare un senso ad una storia che possa insegnarci qualcosa in più. E soprattutto è un' intrepida, perchè ha scritto una trilogia incredibile: dura, cruda, potente, esaltante e pregna di messaggi, insegnamenti e scelte coraggiose.
Allegiant è il finale mozzafiato della trilogia distopica che ha catturato milioni di lettori in tutto il mondo. Un amore travolgente, un’avventura al di fuori degli schemi.
Opinione di Sangueblu
"Immagino che una fiamma che brucia con tanta intensità
non sia destinata a durare".
Due anni fa mi innamorai di Divergent.
E' stato uno di quei libri che più mi hanno colpita e che più cose mi hanno lasciato dentro. Cose che hanno continuato ad avere un'echo a distanza di tempo, a cui mi piace ripensare, e che mi piace condividere con chi mi chiede consigli di lettura. Mi stupì per la sua originalità e la sua forza; per i messaggi sociologici e filosofici universali di cui si faceva, con una certa naturalezza e semplicità, portavoce per quelle nuove generazioni a cui si rivolgeva. Tant'è che spesso mi trovo ad affermare che se fossi un'insegnante di scuole superiori la proporrei ai miei studenti come lettura di gruppo perchè è senza dubbio un libro che offre molti spunti di riflessione e di discussione.
Insurgent, nonostante gli aspetti di pregio e i grossi colpi di scena e le loro implicazioni, peccava invece un po' del "difetto del libro di mezzo" e soprattutto a mio avviso sembrava concentrarsi un po' troppo sul rapporto amoroso tra Tris e Quattro ( Beatrice e Tobias ) anzichè sulla storia vera e propria e sugli aspetti sociologici e morali che invece esplodono prepotentemente - e con una potenza devastante - in quest'ultimo atto della trilogia: Allegiant.
Come ho scritto più sopra non è certo un'impresa facile scrivere una "recensione" di un libro come questo. Specialmente a caldo. Difficile trovare le parole e quasi impossibile scegliere di cosa parlare, perchè sono talmente tanti gli aspetti che vanno al di là di quello che è il concatenarsi degli eventi della trama (già di per sè ricca, densa e articolata) che quasi non saprei da dove cominciare.
Quello che sento di dire di primo acchito è che non sono affatto delusa da come Veronica Roth ha deciso di concludere il suo lavoro, la sua storia, e quella di Beatrice e Tobias.
Avrei potuto sentirmi arrabbiata, affranta, amareggiata, insoddisfatta....
Ma invece quello che mi viene da cuore di scrivere, dopo aver lasciato decantare in queste ore le molteplici emozioni che mi hanno sconquassato l'animo per cinquecentotrentatre pagine è che ho letto un libro stupendo.
Che mi ha fatto male ma che mi ha anche soddisfatta.
Perchè l'autrice è stata sia un'abile regista - che ci ha fatto vivere visivamente ogni singola scena del suo racconto - ma anche una grande sceneggiatrice. Di raro talento nel dare ai suoi personaggi una vera vita, una concreta personalità piena di sfaccettature. La sua grande sensibilità è in grado di rendere più sensibile anche il lettore stesso perchè, man mano che gira le pagine, affina la sua ricettività, il suo sesto senso, la sua empatia verso i personaggi con i quali riesce a costruire un invisibile ma sempre più forte legame, che durerà fino all'ultima pagina, e anche oltre.
E' ovvio che la gran parte della nostra attenzione - e soprattutto del nostro cuore - sarà rivolta a Tris e Quattro, ma anche tutti gli altri personaggi, buoni o cattivi che siano, avranno un ruolo importante non solo all'interno della trama come attori e motori di certi avvenimenti ma anche come delle piccole ma fortissime calamite che attireranno tutti i nostri sentimenti, della più vasta gamma possibile, dall'odio alla stima, dalla repulsione alla simpatia, dal disprezzo alla comprensione, dall'imperscrutabilità al perdono, dall'efferatezza alla dolcezza.
La trilogia di Divergent è un treno in corsa, proprio come quel treno misterioso di metallo d'argento che percorre a tutta velocità la città di Chicago, tanto noto ai suoi abitanti e tanto caro agli intrepidi...
Dal primo libro all'ultimo in un unicuum dal ritmo serrato e mozzafiato (fortunati in un certo senso quelli che avranno modo di leggerli uno dopo l'altro , ora che sono tutti a loro disposizione!..) che trascina il lettore nell'abisso di quello che può essere l'animo umano... Le guerre; le ingiustizie; le differenze che dividono e a cui sembra non esserci mai soluzione, se la soluzione devono essere il controllo e la menzogna. Un treno che viaggia in paesaggi desolati e crudeli... Che sembra portare in stazioni poco sicure e inaffidabili.
...Ed è proprio così.
La sensazione fortissima di star leggendo qualcosa di pericoloso.
Di instabile. Di devastante.
Che è vero essere proprio quello che ci aspettiamo da letture di questo genere - distopico - ma con la Roth, libro dopo libro, vale il detto che "si passa dalla padella alla brace", se me lo concedete. Lo scenario peggiora sempre più, perfino quando sembra materialmente impossibile. Abbiamo due ragazzi che nella loro breve vita hanno conosciuto solo menzogne e violenza. Sono profughi di una guerra perpetua e pedine di una rivolta che a loro sembra una guerra immensa ma non è altro che una battaglia all'interno di una Guerra più grande, che non ha mai avuto fine. Cavie umane per un insospettabile esperimento globale.
Due ragazzi che all'improvviso - come tutti i loro concittadini (e come ognuno di noi) al di là delle diversità e delle fazioni - scoprono di essere due puntini minuscoli ed insignificanti all'interno di un mondo sconosciuto, immenso e sconfinato.
Cosa, allora, potrà renderli unici?
La loro identità? Le loro azioni? I loro ricordi?
Perchè al di là di quello che possono dirci gli altri sono proprio le nostre azioni, le nostre scelte che ci qualificano e ci caratterizzano. Sono i nostri ricordi che ci danno la nostra identità.
Ed è il perdono che ci rende degni ed anche liberi.
Mi rendo conto di aver detto tutto e niente.
Allegiant e tutta la Serie di Veronica Roth è un qualcosa di difficilmente descrivibile e classificabile.
E' qualcosa che va letto. Che va sperimentato. Punto.
Sulla propria pelle.
Con CORAGGIO.
Così come lo hanno sperimentato Tris e Quattro. Mettendosi in gioco. Amandosi. Perdonandosi. Lottando. Dando il tutto per tutto pur di lasciare un segno. Anche quando la vita, la società, il mondo intero vuole schiacciarti. Perchè la vita, anche se spesso fa schifo, vale la pena di essere vissuta.
Per i momenti in cui non fa schifo.
"Ci sono così tante forme di coraggio in questo mondo.
A volte essere coraggiosi significa dare la vita
per qualcosa di più grande di te,
o per un'altra persona.
A volte significa rinunciare a tutto quello che conosci,
a tutte le persone che ami,
per un bene più grande.
A volte non si tratta che di sopportare il dolore
a denti stretti e sforzarsi,
giorno dopo giorno, di costruire
un lento cammino verso una vita migliore."
Un libro unico!
Ringrazio con tutto il cuore Francesca, Valentina e la De Agostini per avermi dato la possibilità di leggere Allegiant con anticipo e rinnovo le mie scuse per non essere riuscita a postare la mia recensione prima di questo momento perchè ero sul serio - e lo sono ancora - sopraffatta dalle emozioni che questa lettura mi ha dato.
La Serie "Divergent"
1 - Divergent ( recensione QUI )
2 - Insurgent
3 - Allegiant
L'Autrice
Vive con il marito a Chicago e si dedica alla scrittura a tempo piano. Ha esordito giovanissima con Divergent (pubblicato da De Agostini libri nel 2012). Il primo volume di una trilogia distopica a cui hanno fatto seguito Insurgent e Allegiant, bestseller mondiale che ha raggiunto i vertici della classifica del “New York Times”.
ALLEGIANT
di Veronica Roth
editore: De Agostini
pagine: 544
prezzo: 14.90 euro
Rilegato
( 3° libro Trilogia "Divergent" )
Trama
La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il “sistema per fazioni” era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.
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