lunedì 21 settembre 2015

DEATHDATE di Lance Rubin - recensione in anteprima


Sono solo stufo di aspettare che mi succeda chissà che cosa!
Ho spezzato il cuore a Taryn, tua sorella se ne è andata,
sono prigioniero in questa casa
e un poliziotto bastardo mi sta col fiato sul collo.
Cosa le aspetto a fare altre cinque ore?
Perchè non rivendicare il controllo
sull'unica cosa che è in mio potere,
perchè non fare da solo?
Non mi hai detto che dovevo morire a testa alta?

Accipicchia gente!! ... Lasciatemelo dire, che gran figata di libro!!! Una lettura arguta, briosa, originale e fuori dagli schemi! Qualcosa di veramente nuovo che si va ad affiancare a tanta letteratura YA più o meno di qualità che è uscita in questi anni ma che si distingue per la brillantezza dello stile e per la "rischiosa" originalità dei presupposti. La storia di Denton è quella di un diciassettenne che si accinge a trascorrere le ultime quarantotto ore della sua vita, poichè vive in un'epoca in cui i progressi della medicina e una precisa scelta politica hanno deciso che ogni cittadino al momento della nascita possa (e debba) conoscere la propria data di morte con una precisione infallibile. Ma è davvero possibile che conoscere un'informazione del genere possa mai giovare a qualunque essere umano quando rimane comunque impotente sugli eventi e completamente ignaro dei "modi" che porteranno alla sua dipartita? Un romanzo che fa pensare ma che diverte anche molto questo Young Adult scritto da un uomo e che si rivolge ad un vasto pubblico, sia maschile che femminile, che catturerà e soddisferà anche i lettori più "maturi". 
Da domani, 22 settembre, in libreria vi consiglio di non perdervi questa rocambolesca corsa contro il tempo, in cui niente è come sembra! Deathdate spacca, sul serio!


opinione di Sangueblu

Morirò nei prossimi cento minuti.
Non voglio morire.
Voglio altro tempo per ridere con Paolo nel bosco.
Per baciare Veronica, e sapere che lo vuole quanto me.
Per stare seduto in camera mia a non fare niente.
Per farmi innervosire da mio padre
e dalla sua tenera incapacità di esprimersi.
Per sentirmi soffocato dalla mia matrigna.
Per chiarirmi meglio con Taryn.
Per capire cosa pensa davvero Felix di me.
Tutti gli altri hanno tanto tempo a disposizione.
Non voglio più restare al ballo.
Devo trovare i miei genitori e andarmente da qui,
e godermi in pace la mia Morte Rossa.

Definire BELLO questo romanzo mi sembra assai limitativo, dal momento che è un insieme di elementi talmente azzeccati e talmente ben amalgamati tra loro - e con una notevole dose d originalità - che forse lo definirei SBALORDITIVO.
Trecentotrentatre pagine che soffiano via in una rocambolesca corsa contro il tempo che lascia quasi senza fiato e che, paradossalmente, viste la "tristezza" e la "cupezza" dei presupposti su cui si costruisce, strappa ben più di una sonora risata durante la lettura.
Uno stile impeccabile e disinvolto. Una voce, quella del protagonista, che arriva diretta, forte e chiara così come è lui: semplice e brillante. Il classico bravo ragazzo che però fa le sue belle "cavolate" poco prima della sua "data di scadenza" che gli complicheranno non poco le ultime ore di vita, nonostante abbia sempre fatto di tutto per evitare tutto ciò che avrebbe potuto portargli guai o essere qualcosa di diverso dal bravo figlio e dal bravo studente che è.
E di guai, credetemi, ce ne saranno tanti e sembreranno moltiplicarsi capitolo dopo capitolo in una fitta rete di equivoci, incidenti, rivelazioni e complotti dove fino all'ultima riga non sapremo esattamente cosa aspettarci!

La storia, sorprendentemente, si svolge in poco meno di quarantotto ore. Le ultime a disposizione di Denton che, fin dalla sua nascita, sa di dover morire a diciassette anni, nella data che per puro caso, coincide con quella del Ballo scolastico. Ma proprio questa importante ricorrenza diventerà un dei presupposti più importanti che permetteranno a Denton di realizzare qualcosa di molto importante: spargere Amore; infondere sicurezza e trovare un contatto positivo con tutti quelli che sono stati i suoi compagni e i suoi amici che probabilmente, da quel momento in poi, lo ricorderanno in maniera molto differente da quella che potrebbe essere una normale "morte" prematura...
Tutto acquista un maggior significato e qualunque momento Denton ha avuto a disposizione - dal Funerale al momento della "Seduta" - avranno la funzione liberatoria e catartica per Denton di tirare fuori tutti i suoi sassolini dalle scarpe ma soprattutto, lo ripeto, di cercare contatti positivi e di capire qualcosa in più di sè stesso e della sua storia.
Un uomo misterioso infatti spunta ad un tratto a complicare le cose e a lasciare strani indizi.
Strani indizi che si sommano ad una situazione - anche fisica - sempre più strana.
(Come se già sapere di dover morire, partecipare al proprio funerale e chiudersi in una stanza di casa con tutta la famiglia e gli amici più stretti non fosse già abbastanza strano!... ^_^)

Ho avuto in mano un biglietto vincente fin da quando avevo
cinque anni, fin da quando ho scoperto che sarei morto
prematuramente, e per tutto questo tempo ho cercato
di "fare una vita normale".

Se sapessimo con precisione la data della nostra morte cosa faremmo? Sicuramente la nostra vita sarebbe costantemente influenzata dalla consapevolezza che moriremo in quel preciso momento. Presto, nel caso di una previsione come quella di Denton. Vivremmo al "massimo" bruciando tappe e neuroni senza pensare a risparmiarci e ci faremmo concessioni speciali o, di contro, ci imporremmo rinunce in nome del realismo e della ineluttabilità della situazione? Cosa altro si potrebbe fare se non ragionare sempre e solo in funzione di quello; del fatidico "momento"?!?
Ovvio che per la quasi totalità di noi la risposta è... meglio non saperlo!

"Cioè, tipo... Prima, quando nessuno sapeva la sua data di morte,
poteva succedere in qualunque momento.
E tu non ne avevi la minima idea.
Chissà quante domande restavano senza risposta.
E poteva capitarti ovunque: al supermercato,
a scuola, durante un compito in classe,
o che ne so, persino al bagno.
Non c'era tempo per prepararsi."
"Già"
Ma non sono convinto che tutto questo tempo
per prepararsi sia utile.
"E poi non potevi neppure andare al tuo funerale"
"Già"
Non sono neppure sicuro di aver fatto bene ad andare al mio.

Quindi, ricapitolando: in questa imprecisata epoca del futuro in cui negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania è obbligatorio conoscere la propria data di morte, a meno di essere in stato catatonico per colpa di qualche malattia o incidente si ha la possibilità di partecipare al proprio Funerale e aspettare la Morte che avverrà nell'arco delle ventiquattro ore pronosticate, nella tranquillità della propria casa, circondati da parenti e amici. Potreste pensare, come minimo, ad una noia mortale ma visto che si tratta di "quella" di Denton Little è tutto il contrario!
Si troverà a perdere inconsapevolmente la verginità sotto l'effetto dell'alcool non con la sua fidanzata bensì con la sorella del suo migliore amico. Verrà minacciato più volte, dal bullo sfigato della scuola ed ex ragazzo della sua attuale fidanzata nonchè dal nonno di lui definito - a ragione, perchè davvero inquietante - "l'Orrido sbirro".
Scoprirà che la mamma del suo migliore amico nasconde in un cassetto segreto foto ed importanti documenti di cui non riesce ad interpretare il significato. Incontrerà uno strano individuo amico della madre defunta e che lo ha fatto nascere che è a conoscenza di un misterioso segreto. Avrà finalmente un dialogo con suo padre che consterà più delle solite dieci parole e che gli permetterà di avere finalmente qualche informazione in più sulla sua madre naturale. Conoscerà un aspetto del fratello che non avrebbe mai sospettato esistesse. Sfiorerà decine di incidenti e verrà contaminato da una strana eruzione cutanea che gli tingerà - letteralmente - la pelle di viola.

Sono riuscita ad incuriosirvi abbastanza?
Vi assicuro che quello che vi aspetta non ve lo potete neanche immaginare!
Il tutto accompagnato da una carrellata di personaggi stupendi.
Correte dunque a prenotare la vostra copia che sarà disponibile da domani, in tutte le librerie!

Grazie alla De Agostini innanzitutto per questa ennesima bellissima pubblicazione (vi prego non fateci attendere troppo l'uscita del seguito perchè a questo punto ne ho davvero BISOGNO!!) e come sempre di avermi concesso di leggerlo in anteprima! 
Un'ulteriore ringraziamento per la bella sorpresa che ci avete dedicato e per il CONCORSO indetto. Se ne volete conoscere il REGOLAMENTO vi basterà cliccare QUI



Serie "Denton Little"

1 - Deathdate - Denton Little's Deathdate
2 - Denton Little's Birthdate


L'Autore


Lance Rubin si è laureato alla Brown University e ha lavorato come attore e come sceneggiatore. Ora si dedica a tempo pieno alla scrittura. Deathdate è il suo indimenticabile romanzo d’esordio.

Il Libro

editore: De Agostini
genere: Young Adult
pagine: 331
prezzo: 14.90 euro
Rilegato
eBook: 7.99 euro

Trama

Denton Little ha diciassette anni e una sola certezza: morirà la notte del ballo di fine anno. Ma - escluso il pessimo tempismo - nulla di strano. Perché il mondo di Denton funziona così: tutti conoscono la data della propria morte, e tutti aspettano il fatidico momento contando i minuti. Per questo, fino a oggi, la vita di Denton è stata piuttosto normale: la scuola, gli amici e Taryn, la fidanzata. Ma ora mancano due giorni al ballo... e Denton sente di non avere più un secondo da sprecare. Non soltanto perché vuole collezionare più esperienze possibili in meno di quarantotto ore - la prima sbronza, la prima volta, e il primo tradimento - ma anche perché le cose sembrano essersi improvvisamente complicate. Chi è l'uomo sbucato fuori dal nulla che dice di avere un messaggio da parte di sua madre, morta ormai da molti anni? È soltanto un pazzo? E allora perché suo padre ha iniziato a comportarsi in modo tanto bizzarro? D'un tratto le ultime ore di Denton Little si trasformano in una corsa contro il tempo, una disperata ricerca della verità. E forse di una via d'uscita.

2 commenti:

  1. Bellissima recensione!
    Mi hai veramente incuriosita e non vedo l'ora di poterlo leggere.

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  2. Ciao!
    Io ho recentemente finito Deathdate e l’ho trovato parecchio gne. Una storia originale, ma inverosimile, perché è impossibile prevedere il destino di una persona analizzandole semplicemente il sangue, suvvia, condita da dei triangoli amorosi fastidiosissimi a mio parere. L’unica cosa che salvo è l’umorismo di Denton che dà senso all’intero libro, senza dubbio. Diciamo che come esordio non è folgorante, ma è abbastanza gradevole.
    Poi solo a me pare che nelle ultime 100 pagine il nostro Lance si sia messo a scrivere di fretta, di frettissima?
    Trovi il mio parere “esteso” qui se vuoi dargli un’occhiata :3.
    Rainy

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