mercoledì 31 maggio 2017

Blogtour: YOUNG COWBOYS di Elena Kedros

Cari giovani lettori è proprio a voi che ci rivolgiamo oggi con questo blogtour volto a presentarvi un romanzo avventuroso e avvincente ambientato nel west. Cinque ragazzi molto diversi ma con un comune nemico e un unico obbiettivo percorreranno la Abilene Trail, la più famosa e pericolosa pista del west per condurre una gigantesca mandria di più di duemila mucche! Tra scenari mozzafiato, tramonti infuocati e gli agguati di pistoleri senza scrupoli vi godrete le avventure di Rain, Soledad, Lee, Cole e Kansas.



Nella seconda tappa del blogtour per conoscere meglio questa storia, noi abbiamo deciso - come se non bastasse la bellissima copertina - di farvi venire l'acquolina in bocca con l'incipit del romanzo.


Caldo, sole, polvere. Fuori dalla diligenza in marcia non c'era altro.
Dentro era peggio. Aleggiava puzza di sporcizia, sudore e whisky scadente. Il sedile di legno era unticcio e scomodo.
Le tendine parasole luride.
Aperte, lasciavano entrare polvere e sole.
Chiuse, esaltavano caldo e odori.
Quanto ai suoi compagni di viaggio...
la maggior parte erano mosche. Poi c'erano tre uomini armati.
Alla sua destra il tizio barbuto perennemente attaccato alla bottiglia le dava una gomitata ad ogni sorso, quindi spesso.
Più o meno ogni volta che la signora elegante a sinistra sbuffava
e allargava la gonna che già occupava mezzo sedile. 
Ormai Reannon Amandine Mulligan aveva capito perchè la mamma non aveva mai voluto muoversi dalla loro città,
nemmeno per portarla a conoscere il padre.
Lei diceva che fuori città
c'erano solo pericoli:
ladri e banditi, pistole e fucili, assassini e selvaggi.
Diceva che fuori città la vita non valeva niente. 
Che ci abitavano solo avanzi di galera dall'anima nera.
Che il più gentile avrebbe ucciso la madre per un pugno di dollari.
Non aveva accennato al caldo micidiale, alla polvere soffocante, alla scomodità e alla puzza. A Reannon erano bastati per decidere che la città era meglio.
Lei, però, non poteva più tornarci. Non aveva più una casa.
Non aveva più la mamma. Non aveva più niente.
La sola speranza era raggiungere il padre che faceva il medico
a Wichita, un posto sconosciuto a chissà quante miglia da lì.
E il suo viaggio era soltanto all'inizio.
"Su con il morale, ragazzina! Nn manca tanto a Bisby!"
le disse Mike Bullard, il vecchio allevatore con la pancia tonda
e il sorriso gioviale seduto di fronte a lei. 
Portava una pistola enorme, ma era l'unica persona gentile di quella diligenza. Quando si erano fermati sotto il sole per aggiustare una ruota, le aveva regalato il suo cappello.
Lei non se l'era più levato.
"Cosa succede a Bisby?" gli domamdò.
"Parecchie cose" le rispose l'uomo con un sorriso.
"Io arrivo a casa e la diligenza fa una sosta.
Ripartirà domani mattina con i cavalli freschi e riposati."
Reannon trasalì. Dove avrebbe passato la notte? Nella valigia che aveva sistemato sul tettuccio della carrozza aveva nascosto tutti i soldi che possedeva, ma erano pochi e dovevano bastarle per l'intero viaggio. "Il postiglione a assetta mi farebbe dormire nella diligenza?" chiese a Mike.
"Te lo trovo io un posto per dormire, biondina" sibilò il tipo ossuto e sudaticcio seduto di fianco all'allevatore. E lo disse con uno sguardo così viscido che lei si sentì costretta ad abbassare gli occhi. "Se vuoi, ci..." "A Bisby c'è il Saloon di Fiona" intervenne Mike, coprendo con voce perentoria le parole del Viscido. "Lei è una mia  vecchia amica. Ha un paio di camere. Dalle una mano a lavare i bicchieri e ti ospiterà gratis."
"Laverei tutti i bicchieri da qui a Santa Fe per dormire in un letto!" esplose Rannon, ma si pentì subito della sua sfacciataggine. 
"Allora è deiciso" sorrise Mike. "E poi Bisby potrebbe piacerti"
"Bisby è una fogna" si intromise il Viscido: Mike lo trafisse con un'occhiata dura
e proseguì gentile rivolto a lei. "Se deciderai di fermarti per un po',
farai amicizia con Marion, la figlia di Fiona. E io potrei chiedere a mia moglie di trovarti qualche lavoretto." "Devo arrivare a Wichita, da mio padre" sorrise la ragazza, intenerita dalla proposta.
"Me lo hai detto... ma è molto lontana" bofonchiò il vecchio "Comunque pensaci fino a doman..."
"Ya-hoo!" Il grido del postiglione l'interruppe.
La diligenza strappò, sobbalzò e prese a correre all'impazzata.
L'Ossuto aprì la tendina e guardò fuori. "Dannazione!"
Poi sfoderò la pistola e cominciò a sparare. 
Mike estrasse l'arma scattando in piedi,
prese Rannon per un braccio
e la spinse sotto al sedile. Anche lui iniziò a sparare.
"Non muoverti da lì!" le intimò. Lei non contava di farlo.
I colpi che partivano dalla diligenza le rimbombavano nel cervello,
quelli provenienti dall'esterno la riempivano di terrore.
La donna elegante si nascose sotto l'altro sedile e per la prima volta la guardò. Mormorò qualcosa di incomprensibile, chiuse gli occhi e pianse in silenzio.
Si mise a singhiozzare quando, tra gli spari, si sentirono le risate convulse dell'ubriacone barbuto.
"Ah! Ah! Ah! Questo è un buon giorno per morire"ripeteva battendo i piedi in fondo alla carrozza "Ma seppellitemi con la bottiglia! Ah! Ah! Ah!"
"Stai giù!" gli gridò Mike, ma quello
continuava a ridere e pestare i piedi.
Spari, spari, spari e ancora spari. La diligenza filava troppo veloce.
Sbalzi e rimbalzi. Nitriti e terrore.
Reannon pensò ai cavalli sferzati e schiumanti.
"Inutile che vi copriate il volto, maledetti bastardi!" urlò Mike.
Altri spari. Qualcosa cadde con un tonfo di fronte a lei. 
Non qualcosa. Qualcuno. L'Ubriacone.
Reannon pensò che avesse ceduto all'alcol.  Poi notò il sangue che gli colava dalla fronte al pavimento. Spari. Le ci volle tutto il suo coraggio per allungare una mano e scuotere l'uomo. Il poveretto non reagì. Era un buon giorno per morire. 
Lei ritrasse la mano. Le venne un groppo in gola. 
Era come diceva sua madre. Solo pericoli. Ladri e banditi,
pistole e fucili. Non avrebbe mai dovuto partire. 
La diligenza sobbalzò violentemente. Reannon finì contro l'Ubriacone, poi dalla parte opposta e in su. Non capì più dove fossero l'alto, il basso, la destra o la sinistra.
La testa le cozzò contro qualcosa.
Buio. 


editore: Mondadori
genere: ragazzi (dagli 11 anni)
pagine: 252
prezzo: 17.00 euro
Rilegato
eBook: 8.99 euro

Trama


Rain viene dalla città per cercare un padre che non ha mai conosciuto. Soledad vuole vendicare la sua famiglia. Lee ha una missione da compiere. Cole deve dimenticare il padre sceriffo ucciso in circostanze misteriose. Kansas la Rossa vorrebbe essere presa sul serio. I cinque ragazzi hanno un comune nemico: Nathan Mallory, il proprietario terriero senza scrupoli che opprime la piccola comunità di Bisby. Esiste solo un modo per salvare il villaggio: guidati dal vecchio Chance Dexter, i giovani cowboy dovranno condurre una mandria di più di duemila mucche lungo la leggendaria Abilene Trail, la più famosa e pericolosa pista del West, insidiata da pistoleri senza scrupoli e incendiata da tramonti scarlatti come sogni. Età di lettura: da 11 anni.

Continuate a seguire le altre tappe, sulla Abilene Trail! Appuntamento a martedì prossimo su Book's Angels blog

4 commenti:

  1. sembra un'avventura davvero adatta a me! ;)
    Luigi Dinardo
    luigi8421@yahoo.it

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Mi sta piacendo sempre di più! Partecipo più che volentieri al giveaway.
    Ecco la mia mail: sandymercado@hotmail.it
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