giovedì 25 gennaio 2018

Recensione: LA SCIARPA RICAMATA di Susan Meissner

Tutte le cose belle hanno una storia da raccontare


I libri non capitano mai per caso. Sia che ci "chiamino" o che arrivino all'improvviso, è perchè hanno qualcosa da dirci, sono quelli "giusti" al momento "giusto" e sanno entrare profondamente in sintonia con una parte del nostro spirito, perfino con quella più insospettabile. Non finisce mai di accadere e stavolta per me, il titolo "magico" è stato La sciarpa ricamata di Susan Meissner in uscita oggi per Tre60.
Un romanzo delicato, nonostante i temi che fanno da sfondo e su cui si sviluppa la vicenda siano molto potenti e tristi di per sé (un grave incendio nel grattacelo Asch building nel 1911 e il crollo delle Torri gemelle dell' 11 Settembre 2001). Due diverse tragedie accomunano due donne a distanza di un secolo: una meravigliosa sciarpa ricamata le unisce e, con le storie incredibili che cela e che sembrano intessute nel suo stesso ordito, diventa un qualcosa di prezioso e benefico. Quasi magico per la forza del destino di cui sembra farsi tramite.
Una storia non d'amore ma sull'amore: quell'amore che ci viene dato non perché ci aggrappiamo a lui o ci nascondiamo da lui, ma perché possa essere donato. 



opinione di Sangueblu

La persona che completa la nostra vita
non è quella che passa con noi tanti anni,
bensì quella per cui è valso la pena di vivere
indipendentemente dalla quantità di tempo
che ci è dato di stare insieme

Sarà che ho un debole per i romanzi ambientati a New York...
Sarà che essendo stata di persona ad Ellis Island quest'estate con un mio parente che è figlio di un mio zio che su quell'isola ci è arrivato - più o meno negli anni in cui La sciarpa ricamata è ambientato - e che mi ha spiegato per filo e per segno quello che su quell'approdo di speranza puntualmente accadeva rendendomi ancor più vivida e realistica la lettura... 
Sarà perché la galanteria, il sentimento, il mistero e la forza del destino che permeano le sue pagine lo rendono ai miei occhi un romanzo straordinario ma... l'ho veramente adorato.

Presente e passato si intrecciano per dare vita ad una storia intensa... che può sembrare statica per via dell'esilio fisico e psicologico autoimposto dalle due protagoniste, ma che in realtà è in continuo movimento... una marcia verso l'elaborazione del lutto, del sentimento, di un sogno spezzato sul nascere per cause troppo grandi, troppo ineluttabili, troppo imprevedibili.
E' un percorso delle due protagoniste per venire a patti col destino. Perché se pure può riservare dei brutti momenti e proponendo sentieri che non si vorrebbe mai percorrere, di contro può anche compiersi in modi inaspettati. 

In questo romanzo il Destino di Lily e di Taryn si condensa in una sciarpa dai colori del fuoco e riccamente ricamata di calendule. Una sciarpa che porta su scritto un nome: Lily ma che farà parte della storia anche di altre donne... E che toccherà anche due diversi uomini.
Un semplice pezzo di tessuto che pregno di un valore ben più grande di quello per cui era stato creato in origine, si chiuderà in un grande cerchio immaginario per contenere le vite di tutti loro portando a ciascuno - in un cerro senso - proprio quello di cui avevano bisogno. 

Quello che accomuna Clara e Taryn a distanza di un secolo è l'aver perso la persona amata in una tragedia ed essere rimaste rinchiuse - nonostante la loro reale grande forza interiore, celata da un'apparente fragilità - in una sorta di limbo per cercare di sfuggire al dolore e al senso di colpa e di impotenza. Per Lily questa "zona intermedia" è Ellis Island, dove lavora come infermiera da sei mesi e dalla quale non è mai scesa neanche una volta... Per Taryn è la sartoria di Manhattan in cui lavora, dove la proprietaria le affitta anche il piccolo appartamento sovrastante.
Due fatti accadono a "sconvolgere" quella che è diventata la loro routine: l'arrivo ad Ellis di un paziente malato di scarlattina (Andrew Gwynn) e una fotografia scattata l'11 settembre con un fioraio (Mick Demetriu) ed entrambi hanno a che fare con questa sciarpa. 
Per scoprire il perché non vi resta che leggere questo libro in cui conoscerete tanti personaggi (personalmente ho adorato Dolly e il dottor Ethan Randall ), vi ritroverete curiosi e attivi insieme alla giovane infermiera a ricostruire tutti i fili che compongono la complicata storia intessuta tra le trame e l'ordito di questa sciarpa... e rifletterete non solo sull'Amore ma anche sulla Verità, altro nodo centrale del romanzo. La verità va rivelata? Anche quando è portatrice di brutte notizie e può smascherare le illusioni? La verità può essere considerata buona o cattiva o è semplicemente "la verità"? E, come sosteneva il poeta Keats in Ode sopra un'urna greca - citata nel romanzo - l'attesa di qualcosa può essere migliore del suo compimento?
E infine: Si può amare una persona appena incontrata?
Ve lo svelerà Susan Meissner nel suo bellissimo romanzo.

Voto: Quattro stelle e mezzo

Non scegliere di abbandonare l'amore perché hai paura che ti annienti.
L'amore è l'unica vera costante in un mondo fragile.
Non disperare.
Sii felice.
Scegli la speranza.

L'Autrice


E' nata a San Diego, in California, e si è laureata alla Point Loma Nazarene University. E' sposata con un cappellano militare dell'Areonautica e ha quattro figli. Oltre a scrivere romanzi - di grande successo - organizza gruppi di scrittura creativa e di lettura.

Il libro

editore: Tre60
genere: narrativa
pagine:354
prezzo: 16.90 euro
Rilegato
eBook: 7.99 euro

Trama

Ellis Island, settembre 1911. Dopo aver perso l'uomo che amava, Clara ha scelto di prendersi cura degli emigranti che ogni giorno approdano all'isola, in attesa di ottenere il visto d'ingresso negli Stati Uniti. Un giorno, tra le migliaia di persone, un uomo attira la sua attenzione. Ha la febbre, forse è destinato a morire, e non si separa mai da una bellissima sciarpa con un motivo floreale su cui è ricamato un nome: Lily. Manhattan, settembre 2011. Taryn lavora in un negozio di tessuti nell'Upper West Side. Rimasta vedova, è faticosamente riuscita a trovare un nuovo equilibrio e un po' di serenità. Ma non riesce a cancellare il ricordo del giorno in cui le Twin Towers sono crollate, seppellendo suo marito. E neppure a cancellare il senso di colpa: lei infatti si è salvata grazie a uno sconosciuto che ora, a distanza di dieci anni, bussa alla sua porta, portando con sé la sciarpa che Taryn aveva quel giorno: una sciarpa antica, con un motivo floreale.

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