martedì 22 gennaio 2019

Recensione: LA DONNA DI GHIACCIO di Robert Brynzda


Un thriller deve donare al lettore delle emozioni forti: deve essere convincente, deve intimorire, deve far provare qualche brivido. Le  pagine de “La Donna di Ghiaccio” di Robert Bryndza assolvono indiscutibilmente e fin dalle prime righe al proprio dovere. L’autore da subito ci fa calare nei panni della ragazza vestita leggera che cammina da sola in una strada deserta di una fredda notte inglese e trasforma la nostra paura in terrore quando un’auto dai vetri oscurati le si affianca a passo d’uomo. E’ soltanto il prologo, che finisce come già ci aspettiamo. Ma siamo già coinvolte: dobbiamo capire perché la ragazza sia stata uccisa e da chi. Ed è per questo che divoriamo pagina dopo pagina, mai sazie, alla ricerca delle risposte...


opinione de La Rossa


Con La donna di ghiaccio si apre la fortunata serie dedicata alle indagini del detective Erika Foster, che ha conquistato il pubblico inglese.
La protagonista indiscussa è infatti proprio questa poliziotta: un personaggio maturo ma irrisolto dalla devastazione psicologica dovuta alla recente perdita del compagno. Non ha paura di infrangere le regole per seguire una pista, è impulsiva e non si lascia distrarre dai superiori più attenti alle pubbliche relazioni e alla stampa che alla risoluzione del caso vero e proprio.

“... devi imparare a tenere la bocca chiusa.
Ti ho assegnato questo caso perché sei una brava poliziotta.
Una delle migliori che conosco.
 Anche se adesso mi sto chiedendo
se per caso non sia stato un errore”

Erika si scontra con l’opportunismo dei vertici della polizia ma soprattutto con la divisione rigida fra classi sociali che caratterizza da secoli la Gran Bretagna. La vittima infatti appartiene alla nobiltà inglese e le indagini sono ostacolate per paura degli scandali.

“Detective Foster, qui abbiamo a che fare con persone in vista.
La stampa non vede l’ora di riempirli di fango,
Lord Douglas-Browun e sua moglie e la sua famiglia … “

Ma la Foster non si lascia intimorire e comincia a scavare chiedendosi come una ragazza giovane, bellissima e molto ricca, trovata morta sotto una lastra di ghiaccio in un parco cittadino, possa avere connessioni con personaggi della malavita dei bassifondi. Erika è sulla giusta pista oppure la divisione in classi così rigidamente esercitata dalla società non è altro che apparenza ingannatrice? L’assassino è nascosto fra il lusso di un’auto sportiva e stanze vittoriane oppure è un omicidio casuale di una ragazza che si è trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato?
Queste sono le domande che si pone la protagonista ed è con tenacia ed arguzia che le sue domande trovano parziale risposta quando riesce a trovare una connessione con altri omicidi che presentano lo stesso modus operandi:


“.. Tutte sono state violentate e strangolate,
con le mani legate e gettate in acqua alla periferia di Londra
Capelli strappati, nude dalla vita in giù”

Erika sente di trovarsi sulla pista giusta e quando la sospendono dal servizio per aver infranto l’ennesima regola e aver messo in imbarazzo il Comando, non si arrende e, da sola, prosegue la sua indagine. Rischiando la propria vita.

“La detective Foster mi ha forzato la mano.
Credo che dovrò ucciderla.”

Eppure Bryndza non ci svela il volto dell’assassino e la sua identità rimane celata fino alle ultime pagine, perché un thriller è questo: è supposizione, è congettura, è un’indagine privata con il libro in mano.
In questo l’autore colpisce nel segno: con la sua scrittura lineare, caratterizzata da frasi scorrevoli e veloci e da un linguaggio concreto e descrittivo, ci immerge nell’atmosfera del suo noir, ci fa percepire il freddo dell’inverno continentale e la brutalità degli omicidi a cui ci fa assistere impotenti. Ma nulla è come appare e tutto viene capovolto. E chi sembra colpevole non lo è. E la ricchezza e la posizione sociale diventano la colpa di chi si sente troppo in alto per guardare in basso, dove invece si può precipitare.

Il mio voto: 3 stelline e 1/2

L'Autore


Dopo anni dedicati alla scrittura, si è conquistato una fama incredibile con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio, che in pochi mesi ha scalato le classifiche ed è in corso di traduzione in 28 Paesi. I romanzi incentrati su Erika Foster sono bestseller internazionali che contano oltre 2,5 milioni di copie vendute. Dopo La donna di ghiaccio e La vittima perfettaLa ragazza nell’acqua è il terzo romanzo della serie. Robert è inglese e vive in Slovacchia con suo marito Ján. Per saperne di più: robertbryndza.com


"Le indagini del detective Erika Foster"

1 - La donna di ghiaccio
2 - La vittima perfetta
3 - La ragazza nell'acqua


Il libro

editore: Newton Compton
genere: Thriller 
pagine: 374
prezzo: 12.90 euro
economica Gold: 4.90 euro
eBook: 1.99 euro

Trama

Il corpo congelato. Occhi spalancati e labbra socchiuse. Come se fosse morta mentre era sul punto di parlare... Quando un ragazzo scopre il cadavere di una donna sotto una spessa lastra di ghiaccio in un parco di Londra, la detective Erika Foster viene subito incaricata dell'indagine sull'omicidio. La vittima, giovane, ricca e molto conosciuta negli ambienti della Londra bene, sembrava condurre una vita perfetta. Ma quando Erika comincia a scavare più a fondo tra le pieghe nascoste della sua esistenza, trova degli strani punti di collegamento tra quell'omicidio e l'uccisione di tre prostitute, assassinate secondo un macabro e preciso rituale. Ma chi era veramente la ragazza nel ghiaccio? Quali segreti nascondeva? Il ritratto che ne dà la famiglia corrisponde alla verità? Erika ha l'impressione che tutti gli elementi cui si aggrappa nel corso delle ricerche le scivolino via dalle dita, ma è cocciuta, determinata e disposta a qualunque cosa pur di arrivare a capire che cosa si cela dietro quella morte violenta...

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