lunedì 15 febbraio 2016

LA DONNA PERFETTA di Amabile Giusti - recensione

Ce l’ho con Guido, anche se non ha senso avercela con lui,
ma ce l’ho comunque.
Detesto che, dopo poco più di tre settimane dal bye-bye di Anna,
e i singhiozzi e la flebo di canzoni napoletane,
gli sia bastato incontrare una Silvia qualsiasi per tornare in ballo.
Intendiamoci, sono contenta che Anna sia sparita
come un vampiro nel sole,
e non avrei avuto da ridire se si fosse semplicemente divertito
con qualche sgallettata mordi e fuggi,
ma che abbia rivolto parole tanto intense a una gatta morta
che non sussurra nemmeno ah mentre fanno l’amore,
mi fa andare in bestia.
Per giunta, è chiaro che le ha dato le chiavi di casa,
perché quando lui è rientrato da solo lei era già qui.
Dunque è una cosa tragicamente seria.

Andrà in onda questa sera su Sky il film da cui è stato tratto il libro, o meglio il romanzo che è nato di pari passo alla sceneggiatura di Ma che bella sorpresa e da questa ha preso ispirazione. E per renderlo magico e accattivante non poteva essere scelta una "penna" migliore: ovvero quella di Amabile Giusti che una volta ancora dà prova del suo incredibile talento e della sua scrittura sensibile e delicata, non priva di momenti di sottile comicità. Sia che non abbiate ancora visto il film al cinema, sia che non abbiate letto ancora il libro accettate il mio consiglio e cogliete l'occasione di farlo! Avrete l'occasione di partecipare ad una storia dilettevole, spassosa ma che riempie anche di tenerezza. Un affresco realistico e molto italiano che racchiude gioie e dolori, illusioni e sogni infranti, romanticismo e amicizia. Davvero bello e ben scritto!


l'opinione di Sangueblu

Quando un vaso si rompe,
i giapponesi non lo buttano.
Lo riparano e fanno risaltare la crepa
con una colata di oro fuso,
a dimostrare che una caduta non è una sconfitta
ma un'evoluzione.
Vale lo stesso per il mio cuore.
Non voglio negare che è caduto e si è fatto in mille pezzi,
ma adesso è protetto da impunture scintillanti.

E' uscito ormai un anno fa ma, visto che proprio oggi andrà in onda il film dal cast stellare (Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti, Ornella Vanoni e Renato Pozzetto) diretto da Alessandro Genovesi dal titolo Ma che bella sorpresa, voglio approfittare di proporvi la mia recensione, dato che mi sono accorta di non averlo ancora fatto (nonostante lo abbia letto quasi contemporaneamente alla sua uscita nelle librerie! e nonostante aver partecipato alla bellissima presentazione che c'è stata lo scorso Aprile alla Mondadori in Piazza Duomo a Milano a cui aveva partecipato Amabile insieme al regista e al cast del film che stava per uscire nelle Sale!)
Mi sembrava doveroso recuperare questa lacuna ed invogliarvi a leggere, qualora non lo aveste ancora fatto, questo piccolo gioiellino uscito dalle mani di una delle mie autrici italiane preferite in assoluto che è Amabile Giusti. La sua sensibile e brillante penna è stata capace di regalarci ancora una volta un romanzo semplicemente delizioso. Una commedia romantica che sa farci riflettere su quello che in amore è reale e quello che non lo è; su quanto qualche volta un difetto sincero sia meglio di un'incredibile perfezione...


Ambientazione tutta italiana e macchiette tipiche della nostra tradizionale commedia sono i primi tratti che colpiscono e che incatenano alla lettura. Non c'è niente da fare... sarà inevitabile sentirsi in qualche modo coinvolti sia da "attore" che da "spettatore" ciascuno di noi troverà almeno un tratto in cui riconoscere sè stesso, o un amico, o un parente...
Guido Masetti, milanese di origine vive e insegna in un liceo a Napoli. Fidanzatissimo con Anna è un tipo molto romantico e sognatore - legge  e scrive poesie - e sembra quasi un uomo d'altri tempi. Ama follemente la sua ragazza con la quale convive e puntualmente, ogni venerdì, dopo il lavoro prima di tornare a casa, si ferma sempre dal solito fioraio per comprarle un mazzo di fiori. La sua vita sembra perfetta, ha tutto quello che vuole: un buon lavoro, una casa, due genitori che gli vogliono bene seppure lontani e una fidanzata che ama. In un venerdì qualunque, rincasato un po’ prima del previsto, con in mano il solito mazzo di rose, la sua vita nella frazione di un secondo cambia e si trasforma in un inferno. La sua Anna in lacrime gli comunica che è stufa di quella vita, del loro rapporto, del suo modo di essere e di fare. Gli confessa che non lo ama più e che la loro storia è giunta al capolinea. Guido si lascia prendere dalla disperazione. Inizialmente non riesce a capire... non trova spiegazioni plausibili perchè secondo lui era tutto perfetto. Le spiegazioni non tarderanno ad arrivare e ben presto sarà costretto ad aprire gli occhi. Nel frattempo, al di là del muro, rintanata nella sua casetta c'è qualcuno che ha ascoltato tutto: la vicina di casa di Guido, Giada. Giada una trentaseienne che, nonostante la sua cocente delusione amorosa dopo il naufragio del matrimonio "lampo" con un uomo spregevole, non vuole smettere di credere nell'amore . Da brava scrittrice di fiabe quale è sogna ancora di poter vivere la sua vita a lieto fine accanto al Principe Azzurro.
Principe che lei sembra aver trovato proprio in Guido, scoprendolo grazie proprio a tutti quei gesti e quelle parole che lui dedicava alla sua fidanzata e che stupidamente - pensava lei - non apprezzava. 
Quando finalmente trova il coraggio di farsi avanti e provare a consolare il suo amato Guido, ecco che arriva Silvia. Una donna che ama Van Gogh, sa tutto di calcio ed è una sfegatata tifosa milanista, che non si scompone se le capita di dover fare le pulizie in ligerie o che gradisce mangiare anche una semplice scatoletta di tonno. Chi è questa nuova spasimante? E come fa Guido ad amarla già così profondamente? E poi lui, non era in “lutto” per il suo amore perduto? 
Silvia arrivata proprio nel momento peggiore, quello dove tutto era nero, in cui faceva fatica a razionalizzare il dolore. Silvia è la donna perfetta. La donna che secondo Guido tutti gli uomini vorrebbero avere al loro fianco. 
Ma nella sua perfezione c’è qualcosa di strano. Quel qualcosa che non si riesce a cogliere immediatamente ma che, come una nebbia, a poco a poco si dirada e fa realizzare che, nella realtà, la perfezione non esiste. 

Impossibile non entrare in empatia con Guido ed immedesimarsi nel suo stato d'animo.
La rottura con Anna, per un uomo della sua età, è una vera e propria deriva.
La fine della sua storia è un colpo inaspettato; ancora più duro da digerire perchè è consapevole di non essere più giovane, né bello, né ricco e soprattutto perché su quella storia aveva investito sogni e progetti. (Anche se poi si trovava a vivere tutto in estrema monotonia e di fatto senza portarne a termine neanche uno). Nonostante i suoi difetti però Guido sa farsi apprezzare dal lettore (e non solo da Giada) proprio grazie alla sua sensibilità e gentilezza d'animo. Ho adorato il suo essere sognatore e la sua fervente fede nel vero amore.
Accanto a lui personaggi esilaranti, come il maestro di ginnastica Paolo; l'allievo Gaetano o i genitori di Guido.
E' stata bravissima l'autrice a condurci per mano in questo gioco in cui inizialmente sono stata tratta in inganno e in cui, con semplicità ed ironia, ci fa riflettere su tante cose.

Ognuno di noi ha la sua barca ad affrontare il mare, nella bonaccia e nella tempesta. E ognuno di noi è sia nocchiero che passeggero.
Anche Guido, alla fine, troverà chi lo aiuterà a governare la sua, nella sua verace ed impicciona vicina che si rivelerà davvero perfetta per lui con la sua solarità, la sua generosità, la sua dolcezza, con la sua determinazione e la sua saggezza.

Giada è perfetta per me.
E' lei la mia vera parte mancante.
Non è una persona che mi assomiglia,
non è un Guido senza pene e con un bel sedere,
ma una donna reale, uguale solo a sè stessa,
che a ogni parola mi fa entrare in un mondo diverso dal mio.
E con un bel sedere, comunque.
Non abbiamo gli stessi gusti,
non siamo l'uno la copia dell'altra,
ma questa differenza non crea conflitto,
bensì fusione.
Siamo ingredienti diversi che danno vita a una buona pietanza.

Personaggi sinceri e indimenticabili.
Sentimenti genuini.
Ritmo incalzante e stile coinvolgente.
Questi gli ingredienti di questo romanzo che arriva dritto al cuore. E fa ridere di pancia!

Non perdetevi da questa sera su Sky lo strepitoso Bisio che interpreta Guido e soprattutto fatevi trascinare dalla scrittura e dall'immaginazione di Amabile Giusti!


le Opere

Trent'anni e li dimostro (Mondadori)
La donna perfetta (Mondadori)
Cuore Nero  (Dalani)

Odyssea  oltre il varco incantato
Odyssea  oltre le catene dell'orgoglio
Odyssea  oltre i confini del tempo
Odyssea  oltre il coraggio del sacrificio

Solo non si vedono i due liocorni
Non c'è niente che fa male così
L'orgoglio dei Richmond
Tentare di non amarti

l'Autrice


Amabile Giusti è nata in Calabria ed è lì che vive ancora oggi. 
Fa l'avvocato ma non si sente avvocato, scrivere è la sua vera vita. 


LA DONNA PERFETTA

editore: Mondadori
genere: narrativa
pagine: 209
prezzo: 15.00 euro
Rilegato
eBook: 7.99 euro

Trama

Visto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. E Silvia, giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia come appare?

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