sabato 4 luglio 2015

DOV' È FINITA AUDREY di Sophie Kinsella



Il primo libro  della regina del Chick-lit dedicato ad un pubblico giovane  è un esperimento ben riuscito, divertente e carino riesce anche a far riflettere su un argomento serio come il bullismo. 
In realtà più che del bullismo il libro parla delle conseguenze che certi comportamenti possono avere sulla vita degli adolescenti e delle loro famiglie. Un libro in cui spesso si ride o si sorride perché la protagonista è una ragazza straordinaria che nonostante la situazione dolorosa che ha dovuto subire non ha perso il senso dell’umorismo e la voglia di vivere. E’ un libro che parla di un argomento serio e drammatico ma lo fa con garbo e delicatezza e per questo è molto adatto ad un pubblico giovanissimo che può ricevere un insegnamento e divertirsi allo stesso tempo.  

Opinione di BlackSophia

Non avevo ancora letto nessun libro di Sophie Kinsella quindi non so dirvi se sia meglio come autrice Chick-Lit o Young Adult ma posso dire che questo libro le è riuscito decisamente bene. È un libro brillante e divertente che pur trattando un tema così spinoso come il bullismo fra gli adolescenti riesce ad essere leggero ma senza sminuire il problema. La protagonista , Audrey è una ragazzina di quattordici anni che ha subito atti di bullismo da parte di alcune sue coetanee a causa dei quali ha dovuto affrontare una brutta depressione che ancora non ha superato. E’ un personaggio che nonostante le difficoltà e la particolare situazione riesce ad divertire e risultare una ragazza forte e intelligente. Audrey racconta il suo presente senza mai entrare  nei particolari di ciò che le è stato fatto. La depressione l'ha portata ad avere paura di tutto ciò che la circonda soprattutto delle persone, non esce mai di casa se non per andare dalla dottoressa Sarah, la sua terapeuta, e non guarda nessuno negli occhi, neppure i suoi familiari, per questo indossa sempre un paio di occhiali neri da sole.

" La mia parte razionale sa che gli occhi non fanno paura. Sono soltanto piccoli ammassi di gelatina. Tutto lì, una minuscola frazione della nostra superficie corporea. Li abbiamo tutti. E allora perché mi inquietano tanto? Ma ho avuto un sacco di tempo per pensarci, e secondo me la gente sottovaluta gli occhi. Tanto per cominciare sono potenti. Hanno una grande estensione. Puoi concentrare lo sguardo su qualcuno che sta a tre te metri, attraverso una folla di gente, e questa persona sa che la stai guardando. Quale altro pezzetto di anatomia umana può fare altrettanto? In pratica è come essere paranormale. Ma sono anche dei vortici. Sono infiniti. Guardi una persona negli occhi e in un nano secondo ti senti risucchiare l'anima. La sensazione è questa. Gli occhi degli altri sono senza limiti e per questo fanno paura."

Il percorso di guarigione di Audrey è ancora lungo ma lei è sempre più determinata a superare le sue paure e tornare ad una vita normale. Nel frattempo osserva la sua famiglia un po' strampalata, con una mamma ossessionata dal Daily-mail i cui articoli la guidano nella vita di tutti i giorni, un papà succube di sua moglie debole ma buffo, un fratello maggiore, Frank, che è completamente dedito ad un videogioco e infine Felix il dolce fratellino minore ignaro di tutto quello che accade intorno concentrato solo su se stesso come tutti i bimbi piccoli. Per aiutarla a superare la difficoltà a guardare la gente negli occhi la dottoressa Sarah invita Audrey ad osservare gli altri attraverso l'obiettivo di una telecamera. Così attraverso la trascrizione dei video sembra di leggere la sceneggiatura di un film in cui  possiamo osservare da vicino le vicende familiari dei Turner.  Quella di Audrey è una famiglia un po’ pazza ma vera, in cui si litiga ma che è unita dall'amore reciproco dei sui componenti. Il libro inizia in un momento di piena crisi familiare in cui  la  mamma ispirata da un articolo letto sul Daily mail tenta di guarire il figlio maggiore Frank dalla  dipendenza da LoC un  videogioco. Grazie a LoC Linus, un amico di Frank e compagno di squadra nel gioco, inizia  frequentare la loro casa e così entra in contatto con Audrey. Il primo incontro la sconvolge e le crea ansia ma Linus riesce con  costanza e delicatezza a stabilire un dialogo con lei, prima attraverso dei bigliettini poi a piccoli passi arrivano ad avere un dialogo e un contatto vero e proprio. Il rapporto con Linus da a Audrey una spinta in più per guarire e tornare ad essere la ragazza di un tempo, tanto da accelerare troppo i tempi e rischiare di mandare in frantumi tutti i progressi fatti fino a quel momento. La strada verso la perfetta guarigione è ancora lunga ma adesso Audrey  è consapevole che a sostenerla in questo suo lungo percorso ci sono la sua famiglia e Linus. La storia fra Linus e Audrey è dolce e romantica come dovrebbero essere tutti i primi amori adolescenziali.
La cosa che più mi ha colpita di questo romanzo è stata la capacità dell'autrice di immedesimarsi benissimo nei panni di un’adolescente tanto che pensavo fosse molto più giovane. E’stato molto divertente leggere ciò che Audrey pensa dei suoi genitori, un quadretto di come ci vedono gli adolescenti che è esilarante e che penso farà fare un po’di sana autocritica a qualcuno. 

“ E’ che gli adulti sono così. Sono ignoranti ma hanno il potere. E’ una cosa da pazzi. I genitori hanno il controllo su tutta la tecnologia della casa e sulle ore passate davanti a uno schermo e sui social network, poi però se il loro computer ha qualcosa che non va diventano come bambini e chiedono: “ cos'è successo al mio documento?” “non riesco ad andare su Facebook”, Come si caricano le foto? Doppio clic come? Che vuol dire?”. E siamo sempre noi a dover sistemare le cose.”

Consiglio questo libro a tutti i genitori in particolare a coloro che hanno a che fare  con i problemi tipici dell’adolescenza, fra cui il bullismo, la dipendenza dagli strumenti tecnologici e le prime relazioni sentimentali un mix che può spaventare  ma che qui viene trattato in modo da risultare perlomeno affrontabile. Come ho già detto all'inizio è una lettura adatta anche ai più giovani che magari troveranno in Audrey una fonte di ispirazione e grazie al suo coraggio e la sua ironia avranno qualche arma in più per affrontare le prime difficoltà della vita.

Mi pare di aver capito una cosa, e cioè che la vita e questo, salire e poi scivolare più giù, e ricominciare a salire. Le scivolate non contano. L’importante è che il percorso nel suo insieme vada più o meno verso l’alto. E’ il massimo che si può chiedere. Più o meno, salire.


L'Autrice

Sophie Kinsella (pseudonimo di Madeleine Wickham, Londra, 1969), prima di diventare una scrittrice di successo, è stata una giornalista economica. Per Mondadori ha pubblicato I love shopping (2000), che è diventato in breve tempo un bestseller sia in Italia che all'estero, I love shopping a New York (2002), I love shopping in bianco (2002) e Sai tenere un segreto? (2003), I love shopping con mia sorella (2004) La regina della casa (2005), I love shopping per il baby (2007),Ti ricordi di me? (2008), La ragazza fantasma(2009), I love mini shopping (2010), Vacanze in villa(2011), Ho il tuo numero (2011) e Una ragazza da sposare (2012). Con il suo vero nome, Madeleine Wickham, ha pubblicato La signora dei funerali(2008) e La compagna di scuola (2010). Nel 2009 ha vinto il Glamour Women Of The Year Award come migliore scrittrice dell'anno. Vive a Londra con il marito e cinque figli.

DOV'È FINITA AUDREY 
di Sophie Kinsella
Editore: Mondadori Chrysalide
Genere: Young Adult
Pagine: 180
Prezzo: € 16,00
Prezzo Ebook: € 6,99


Trama
Audrey ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo che l'ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d'ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre nevrotica, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Ma quando Audrey incontra Linus nasce in lei qualcosa di diverso... deve poter trovare un modo per comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa scintilla romantica ad aiutare non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride tanto e ci si commuove e in cui Sophie Kinsella riesce magistralmente a alternare momenti di puro humour a momenti più seri e teneri con grandissima sensibilità.

1 commento:

  1. Ciao,
    io l'ho letteralmente divorato in tre giorni e l'ho trovato un libro davvero carino, allegro, ironico e frizzante.
    Ho letteralmente adorato Frank e Linus, ma sinceramente sin dalle prime pagine la madre cominciava a preoccuparmi e la conclusione è una sola: pazza psicopatica ahah.
    Non so tu, ma io ho trovato meravigliosa la metafora (molto concreta in realtà) degli occhiali *-* E dire che io pensavo che i libri della Kinsella fossero scialbi e privi di alcun significato... Come mi sbagliavo! Libri della Kinsella da consigliare?
    Se ti va di leggere cosa ne penso di questo libro ti lascio il link alla mia recensione: Raggywords: Recensione 'Dov'è finita Audrey' .
    Scusa per l'eventuale spam indesiderato,
    _Rainy_

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